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Sport e disabilità: l'avversario non è solo quello in campo

La puntata speciale del programma "O anche no" ci porta in Ucraina, per ascoltare le testimonianze delle persone disabili che vivono in un contesto di guerra

di LISA GIORNI -
4 dicembre 2023
Screenshot 2023-12-04 alle 16.52.28

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"La guerra fabbrica di disabilità", non è solo il titolo della puntata speciale andata in onda venerdì 1 dicembre su Rai 3, del programma "O anche no", condotto da Paola Severini Melograni ma purtroppo anche un terribile dato di fatto. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio 2022, il territorio e la popolazione locali sono stati devastati. A poche ore dalla Giornata Internazionale dedicata alle persone disabili, domenica 3 dicembre, d'obbligo una riflessione: come si affronta la disabilità in un contesto di guerra? Quanto lo sport è influenzato dal contesto sociale e quanto quest'ultimo influisce sulla vita di uno sportivo?

Il programma

La tv può svolgere un ruolo educativo nella società, questo è sicuramente il caso di  "O anche no", un talk di infotainment, scritto e condotto dalla giornalista Paola Severini Melograni, che racconta attraverso gli occhi di chi vive tutti i giorni la disabilità.
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La conduttrice Paola Severini Melograni

La trasmissione ha debuttato su Rai 2 nel 2020. Dal giugno 2022 il format si è spostato su Rai 3, con un appuntamento a cadenza settimanale. Famosi ospiti ci accompagnano alla scoperta della vita di persone che,  nonostante gli ostacoli e le barriere, inseguono i loro sogni. A farci compagnia in questo spaccato di vita le musiche rock dei Ladri di Carrozzelle, band ormai affermata, ospite anche al festival di Sanremo, composta da artisti con disabilità. Sullo sfondo le vignette di Stefano Disegni, illustratore umorista che "commenta" con la sua arte, il tema. Il programma, ormai alla sua quarta stagione, in tutti questi anni si è fatto portavoce di battaglie sociali e ha rivendicato a gran voce i diritti fondamentali delle persone con disabilità; in ogni appuntamento, Paola Severini e tutti i suoi ospiti approfondiscono un argomento diverso con accuratezza e autenticità.

La puntata speciale

La puntata "La guerra fabbrica di disabilità", del programma "O anche no", è andata in onda venerdì 1° dicembre: questa volta l'appuntamento settimanale ha fatto aprire gli occhi e riflettere sul tema, in un contesto estremamente attuale, seppur diverso dal solito, quello della guerra in Ucraina.
 
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Ospite speciale della trasmissione è stato Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan, vincitore del Pallone d'Oro nel 2004, già allenatore della nazionale giallo blu, impegnato oggi per chiedere a gran voce la fine della guerra in Ucraina e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Shevchenko ha accompagnato il pubblico nell’ospedale pediatrico Ohmatdyt e al centro riabilitativo Recovery. Protagonisti dell'episodio anche i violinisti per la pace Ksenia Milas e Oleksandr Semchuk, lei russa e lui ucraino, che si sono sposati nel 2009, lo scrittore Eraldo Affinati con i suoi alunni della scuola d'italiano per stranieri "Penny Wirton". A seguire ci sono state l'intervista al filosofo e psicanalista Miguel Benasayag e la testimonianza dello scrittore, attivista ed ex militare statunitense Ron Kovic, che ha ispirato Oliver Stone nel suo film "Nato il 4 luglio". Mieczysław Mokrzycki, vescovo di Leopoli ha accompagnato i telespettatori a scoprire le realtà cattoliche della città con le testimonianze di padre Andriy dei Salesiani e di don Egidio degli Orionini.

Sport e disabilità

In passato il programma si è occupato anche del ruolo dello sport come strumento per promuovere l'inclusione e la solidarietà. Riguardo a questo tema, questione controversa, e proprio per questo molto discussa, quella della possibile riammissione degli atleti russi e bielorussi (compresi quelli paralimpici) nelle competizioni sportive internazionali. Esclusi ormai dal 28 febbraio 2022, pochi giorni dopo l'avvenimento che ha completamente stravolto gli equilibri in Europa orientale, l'invasione russa dell'Ucraina.
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La nazionale paralimpica di sport invernali ucraina

Tra le polemiche e i sostenitori della riammissione, il risvolto è uno: l'Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale, il 28 marzo 2023, ha deciso che gli sportivi russi e bielorussi potranno tornare a gareggiare nelle competizioni internazionali. Chiaramente Il Comitato esecutivo ha messo dei paletti ed ha subito chiarito che gli atleti dovranno rispettare alcuni requisiti, pena la possibilità di accreditarsi nelle prossime gare. I campioni dovranno competere in forma individuale e sotto bandiera neutrale. Durante gli eventi sportivi non dovranno apparire: bandiere, inni o qualunque altro simbolo di identificazione dei loro Paesi. Gli sportivi e il personale di supporto non dovranno essere sostenitori dichiarati della guerra o avere un contratto con agenzie militari e o di sicurezza russe o bielorusse. Infine, nessun funzionario del governo o statale potrà assistere alle gare internazionali. Riguardo all'evento sportivo più atteso del 2024, le Olimpiadi di Parigi, la decisione finale se atleti russi e bielorussi potranno partecipare verrà presa in un secondo momento anche in base agli sviluppi internazionali.