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Alluvione Emilia Romagna, la sindaca incinta tra la sua gente

Isabella Conti: "Le persone colpite dalla catastrofe, così come quelle che hanno temuto di esserne vittima, stanno vivendo un trauma psicologico"

di EDOARDO MARTINI -
24 maggio 2023
Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, con la panciona in visita al Farneto, uno dei punti più colpiti dall'alluvione (Instagram)

Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, con la panciona in visita al Farneto, uno dei punti più colpiti dall'alluvione (Instagram)

Un pancione di sette mesi e mezzo e in prima linea per l'alluvione dell'Emilia Romagna. E' in questo modo che Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, ha deciso di andare tra la sua gente sull'argine dei fiumi.
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Il primo cittadino insieme al sindaco metropolitano Matteo Lepore per spiegargli cosa è accaduto e le priorità per i cittadini colpiti dalla catastrofe (Instagram)

"Le ferite di questa catastrofe rimarranno per anni"

Qualche giorno fa, Isabella Conti sui social aveva scritto: "Stamattina ero al Farneto, tra i punti più colpiti nel nostro territorio. Moltissimi volontari, tra i quali aziende di San Lazzaro si sono messe al lavoro gratuitamente per aiutare la cittadinanza a svuotare le case dal fango" "Voglio dire ai cittadini di mandare al comune tutte le fatture e le spese che stanno sostenendo per la pulizia dal fango e il ripristino: faremo noi da collettore di queste spese, ci adoperiamo immediatamente per ottenere i rimborsi" sempre le parole della sindaca. "Ieri sera abbiamo portato pasti caldi a tutti in questo borgo così colpito, le pulizie continuano senza sosta. Danni incalcolabili per le famiglie, tre di queste verranno ospitate in luoghi sicuri e belli, nella nuova struttura di 'Bimbo Tu' che come al solito non fa mai mancare un sostegno concreto nei momenti di difficoltà. Forza", le parole su Instagram. Molti sono stati i commenti degli utenti che hanno apprezzato il suo gesto. Questo il più significativo: "Mi fa piacere infatti averla vista questa mattina, forse i nostri urli e pianti trasformati in frasi forti hanno sortito la presenza" E, ancora: "Eravamo soli fino a questa mattina, ad arrangiarci. Con tutto rispetto per la sua maternità, le chiedo di fare di tutto per noi perché abbiamo perso moltissimo". E continua: "La mia auto è da rottamare quella di mia figlia anche. Tutti qui hanno perso tantissimo. Il nostro garage era allagato fino al tetto cantina compresa. La prego di assicurarci rimborsi perché è veramente dura ora recuperare quanto perso". Il messaggio si chiude così: "Ovviamente la priorità l’hanno le persone che hanno subito anche perdite umane. Non discuto, anzi. Ma non dimenticatevi di noi. Soprattutto da oggi in poi. La presenza questa mattina è stata gradita ma credo anche doverosa. Un saluto". Infine un giorno fa, sempre sui social, il primo cittadino ha voluto mettere in risalto le difficoltà che tutti i cittadini hanno dovuto affrontare durante l'alluvione. "La catastrofe ambientale che stiamo affrontando non ha soltanto risvolti economici, amministrativi, giuridici o sociali. Le persone colpite dalle alluvioni, così come quelle che hanno temuto di esserne vittima, stanno vivendo un trauma psicologico. Gli esiti di queste ferite non sono visibili come le crepe sui muri o il fango sui pavimenti ma sedimentano e rimangono per anni se nessuno se ne prende cura". "Per questo abbiamo attivato uno sportello di supporto psicologico in collaborazione con l'Ausl. Se conoscete persone che possono avere bisogno di sostegno o se voi stessi sentite la necessità di un incontro per affrontare con maggiore serenità quanto di drammatico sta avvenendo, potete contare sul nostro Sportello Sociale" spiega la donna. "Potete chiamare il numero 051.6228255 oppure scrivere una email: [email protected]. Insieme superiamo tutto", conclude la sindaca.
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La sindaca durante un abbraccio con un suo cittadino (Instagram)

I danni del "nuovo terremoto" che ha scosso l'Emilia Romagna

Oltre 7 miliardi di euro di danni, 15 morti, quasi 40mila sfollati, 23 fiumi esondati contemporaneamente, oltre 280 frane, di cui 120 particolarmente importanti, più di 100 comuni coinvolti, quasi 5mila uomini della protezione civile impegnati giorno e notte ad assistere la popolazione. Causa inondazioni e frane, risultano totalmente chiuse 544 strade tra comunali e provinciali. Temporaneamente chiusi anche alcuni tratti delle linee ferroviarie che collegano la Romagna a Bologna. Sono i numeri della seconda ondata dell'alluvione che in questo mese di maggio ha colpito l'Emilia-Romagna. "Un nuovo terremoto" come il presidente della Regione Stefano Bonaccini l'ha definito paragonando i danni dell'acqua a quelli del terremoto che, proprio nel maggio del 2012, colpì il cuore dell'Emilia tra Reggio, Modena, Bologna e Ferrara.