Bandiera della Palestina, boom di vendite dall’inizio del conflitto

Incremento del 70, 80% nei primi mesi della guerra a Gaza. Richieste soprattutto in concomitanza con manifestazioni, ordini da tutta Italia

di MAURIZIO COSTANZO -
17 giugno 2024
Bandiera della Palestina

Bandiera della Palestina

Per manifestare la propria appartenenza o vicinanza a uno Stato servono simboli e la bandiera rappresenta da sempre la carta d’identità di un popolo. In tempo di Europei di calcio vanno a ruba, richiestissime dai tifosi internazionali, ansiosi di sventolarle con orgoglio allo stadio in un tripudio di colori.

Ma le bandiere possono anche ricordare gli elementi culturali che uniscono un popolo straniero, ed essere usate per supportare coloro che stanno vivendo il dramma della guerra in un’altra nazione. È il caso ad esempio delle bandiere della Palestina. “Non appena è esploso il conflitto sono state super richieste – spiegano da Italiana Bandiere -. Le bandiere palestinesi si vendono sempre, ma in occasione delle manifestazioni se ne vendono di più. Abbiamo registrato un incremento di ordini, nei primi due mesi del conflitto, anche del mille percento. Per smistare tutti gli ordini che ci sono arrivati di colpo, ci siamo prodigati nel realizzarle in tempi record. Il picco è stato in quel periodo, ora invece registriamo un incremento del 5% degli ordini, che dunque si sono assestati. C’è stata un’esplosione di richieste anche delle bandiere dell’Ucraina a suo tempo, ora meno”.

Abbiamo contattato anche Ideabandiere, ma loro “Rifornendo soprattutto organi istituzionali non abbiamo registrato un significativo aumento”. In generale, non appena la popolazione è stata informata attraverso televisioni, giornali e canali online di quello che stava accadendo a Gaza, le richieste si sono moltiplicate, perché sempre più persone volevano dimostrare il loro supporto alle vittime.

Sempre per quanto riguarda le bandiere palestinesi, Angelo Librera di AL Production, azienda con sede a Benevento, precisa che: “Le richieste ci sono arrivate e ci arrivano da tutta Italia, in particolare in concomitanza con manifestazioni ed eventi. Nel primo mese e mezzo dallo scoppio del conflitto abbiamo registrato un incremento del 70-80%, ora invece il dato si è attestato intorno al 10-15%. Molti clienti ce le hanno fin da subito chieste come segni riconoscibili di sostegno alla causa palestinese. Le abbiamo vendute non solo alla clientela musulmana, ci sono arrivati ordini da ogni parte d’Italia”.