Bruciata la bandiera lgbtqia+ a Pontassieve: “È un segnale di odio”

Il vessillo era stato messo accanto alla bandiera della pace dall’associazione Ruinart-artisti associati, che organizza il festival Apriti cielo, dedicato all’attività teatrale per l’infanzia. Daniele Bonaiuti, presidente di Arcigay Firenze: “Un atto diretto contro un obiettivo specifico”

di MARIANNA GRAZI -
16 luglio 2024
La bandiera lgbtqia+ bruciata a Pontassieve (Fi)

La bandiera lgbtqia+ bruciata a Pontassieve (Fi)

A Pontassieve, provincia di Firenze, nella notte è stata strappata e bruciata la bandiera lgbtqia+ (o progressive, simbolo del Pride e del movimento).

“Attenzione a sottovalutare certi gesti o rimanere in silenzio” denunciano dall'associazione Ruinart, che organizza in paese il festival Apriti Cielo. “Ieri avevamo messo, insieme alla bandiera della pace che si vede in lontananza – scrivono in una storia sul profilo social @gaecarducci, da dove è partita la denuncia – la bandiera del Pride nei giardini allestiti per il festival Apriti Cielo. stanotte qualcuno l’ha divelta, arrampicandosi sul palo, e l’ha bruciata. L’intolleranza – aggiungono gli organizzatori – spesso si manifesta di nascosto, nel buio, forse perché ci si vergogna di quello che si asta facendo”. E annunciano: “Ne metteremo un’altra”. 

La denuncia è stata immediatamente raccolta da Arcigay Firenze, che ha ricondiviso in un post l’immagine della bandiera ridotta a brandelli e sbruciacchiata. “La bandiera arcobaleno è simbolo di orgoglio, di dignità e di libertà. Sradicare e bruciare una bandiera lgbtqia+ non è una bravata, è un atto consapevole e diretto contro un obiettivo specifico” dichiara su Instagram. E poi puntano il dito verso chi ha scelto di compiere questo gesto meschino e codardo durante la notte, protetto dal buio e dall’assenza di eventuali testimoni, negli spazi di un festival teatrale dedicato all’infanzia.

"Quello che è successo a Pontassieve è un segnale chiaro di odio contro la nostra comunità e contro le rivendicazioni per i nostri diritti che portiamo avanti giorno dopo giorno nel sempre più difficile contesto sociale e politico che stiamo vivendo" commenta Daniele Bonaiuti, presidente di Arcigay Firenze. “Sottovalutare questo atto e declassarlo a semplice vandalismo sarebbe miope. Rimanere in silenzio significherebbe avallarlo”. E poi esprime la propria solidarietà e di tutta l’associazione a Ruinart, facendo appello alle istituzioni di Pontassieve perché sia condannato con forza e senza esitazione quanto accaduto, “di lavorare ancora di più per promuovere una cultura del rispetto e della pace sul proprio territorio per il benessere delle proprie cittadine e dei propri cittadini”.