Alessio e Mariassunta stanno insieme da dieci anni. Il 25 maggio del 2022 si sono uniti civilmente, ma adesso la loro unione è stata temporaneamente sospesa su disposizione del tribunale di Trento che ha appunto ordinato la sospensione degli effetti derivanti dallo scioglimento dell’unione civile. Questo perché Alessio sta affrontando un percorso di transizione di genere. Ora i due dovranno risposarsi e lo dovranno fare entro 180 giorni dalla sentenza affinché appunto vengano riconosciuti tutti i diritti che derivano dall’unione civile. “Per noi – ha detto Alessio in un’intervista al Corriere – sarebbe stato più semplice la conversione dell’unione civile, ma non è possibile. Ci risposeremo quindi, appena i documenti saranno pronti. Amo mia moglie Mariassunta oggi come ieri e la risposerei mille volte. Lo dico perché è la verità assoluta e quindi ci risposeremo il prima possibile. Per mia moglie, la mia felicità è la sua e mi ha sempre sostenuto, stiamo insieme da dieci anni e questo percorso lo abbiamo deciso insieme".
Alessio oggi ha 31 anni e ha affrontato un lungo percorso di transizione di genere, è nato in un corpo femminile ma fin da subito si è sentito un maschio. A 17 anni ha trovato il coraggio di parlare con la madre di ciò che stava provando e sentendo e fortunatamente la sua famiglia in tutti questi anni lo ha sostenuto aiutandolo e supportandolo nel suo percorso di transizione. Un percorso che ha iniziato a 17 anni permettendogli di modificare il suo corpo e arrivare a essere chi voleva. "Sono stato molto fortunato – ha detto – la mia famiglia ha subito compreso e mi ha sempre sostenuto, non è così per tutti, ci sono persone che combattono ancora oggi contro chi non riesce a comprendere. Per me prevale la felicità di ognuno, l’ho sempre detto e sono stato compreso, mi ritengo fortunato”.
Alessio e Mariassunta si sono conosciuti nel 2014 e dopo hanno deciso, nel 2022 appunto, di unirsi civilmente. E ora Alessio sogna di diventare papà. "La recente sentenza della Corte Costituzionale è un po’ discriminatoria – ha spiegato l’avvocato Alexander Schuster, con cui nel maggio 2023 Alessio ha presentato ricorso al tribunale per chiedere il riconoscimento del cambio di sesso nei documenti ufficiali – perché non permette la conversione dell’unione civile, ma fissa solo un tempo determinato entro il quale è possibile sposarsi, con il rischio che vengano meno le tutele”.
Il 22 aprile scorso la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo l’articolo 1 della cosiddetta legge sulle unioni civili, nella parte in cui stabilisce che la sentenza di rettificazione anagrafica per cambiamento di sesso determina lo scioglimento automatico dell’unione civile senza prevedere, laddove le parti ne facciano richiesta, la possibilità di convertire l’unione civile in matrimonio, passando così dall’una all’altro senza interruzione. Secondo la legge, il matrimonio si trasforma automaticamente in unione civile se i coniugi ne fanno richiesta, mentre l’unione civile non può tramutarsi in matrimonio, neppure a seguito del cambiamento di sesso di uno di essi. Dato che l’unione civile, per legge, non è parificata al matrimonio, la Corte ha deciso di sospendere gli effetti derivanti dallo scioglimento dell’unione civile per il tempo necessario affinché le parti celebrino il matrimonio, sempre che entrambi abbiano manifestato questa volontà davanti al giudice nel corso del giudizio di rettificazione del sesso.