Campus più caro per bimba disabile, famiglia paga educatore di sostegno

La mamma: “E’ un’ingiustizia, ho speso 725 euro in più per il centro estivo”. Il Comune: “Coperto l’85% dei costi”

di MANUELA PLASTINA -
18 settembre 2024
centro estivo

Un centro estivo in una immagine d’archivio

Per permettere a sua figlia di frequentare i centri estivi comunali di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, una mamma ha dovuto pagare di più rispetto alle altre famiglie. La cifra richiesta è particolarmente gravosa: un costo complessivo di 2100 euro in più per tre settimane di attività, con un esborso effettivo di 725 grazie ad alcune misure di sostegno. Questo perché la sua bambina necessita di un educatore di sostegno per la sua disabilità. Un costo aggiuntivo che va pagato.

Il servizio per le prime tre settimane di attività, ha raccontato la mamma, è stato a carico del Comune, ma per le tre successive no: le è stato richiesto il pagamento di 730 euro in più a settimana, ossia 2100 euro in tutto, per coprire il costo dell’educatore di sostegno. La famiglia è riuscita a ridurre la spesa grazie a varie misure di sostegno ma ha comunque dovuto pagare di tasca propria circa 725 euro, "portando quindi il costo del centro estivo – sottolinea la mamma della bambina – a quasi il doppio rispetto agli altri partecipanti. È un’ingiustizia”.

La pensa così anche il Movimento 5 Stelle di Bagno a Ripoli, che chiama in causa l’amministrazione: “E’ un’ingiustizia che nei centri estivi del Comune si debba pagare un costo aggiuntivo per l’educatore di sostegno, rendendo quindi il prezzo più gravoso rispetto a chi non ha figli con disabilità”.

“Conosciamo molto bene la situazione, un tema che riguarda purtroppo tutti i Comuni – spiega il sindaco Francesco Pignotti –. Lo scorso anno la nostra amministrazione ha introdotto le fasce Isee per i centri estivi proprio per cercare di dare risposta a casi come questo, evitando che costi eccessivi ricadano sulle famiglie dei bambini con disabilità. Nonostante questo non siamo riusciti a coprire al 100%, ma solo all’85% il costo del servizio per tutte e sei le settimane di centro estivo frequentate dal bambino”.

Nei centri estivi comunali ripolesi, sottolinea il primo cittadino, “i ragazzi con disabilità trovano un servizio di qualità e la presenza costante di educatori dedicati. Ma questo servizio ha dei costi importanti: per ogni settimana di educatore servono circa 750 euro. Il Comune ha coperto oltre la metà delle spese con risorse proprie; un altro 30% è stato finanziato dalla Società della Salute attraverso fondi dedicati”.

Alla famiglia è stata richiesta una compartecipazione pari a circa il 15%. “Siamo tra i pochi Comuni a garantire i centri estivi per sei settimane, per bambini con disabilità e non. E siamo tra i Comuni che più di tutti si sono adoperati per ridurre il più possibile l’aggravio delle famiglie con bimbi disabili. Stiamo cercando gli strumenti per azzerarlo a partire dal prossimo anno”.