Una serata all'insegna del divertimento, quello per antonomasia, che sancisce un nuovo inizio, è finita per diventare un incubo. La denuncia arrivata da una studentessa di vent'anni che ha raccontato di
una violenza sessuale subita a Milano, la notte di Capodanno, a quanto pare non è l'unica.
La scena si ripete in provincia di Massa Carrara: il copione è lo stesso, la vittima, però è ancora più piccola. È adolescente. M
olto probabilmente quello era il suo primo veglione con le amiche, libera dai genitori.
Capodanno da incubo per una ragazzina
Dormirà a casa di una delle compagne, dopo aver trascorso la serata a ballare e a divertirsi in giro per il lungomare. Una serata che, invece, si rivela un incubo a cielo aperto. Il locale dove vanno le tre giovanissime è pieno di ragazze e ragazzi, alcuni coetanei, altri più grandi. È affollato e chiassoso, per questo il gruppetto a un certo punto decide di uscire, cercando un po' di intimità con alcuni ragazzi conosciuti poco prima. Nulla di male, è il bello di quell'età e degli amori di una notte, che ti fanno battere il cuore anche solo per il tempo di un fuoco d'artificio. Se non che, quello che accade in una spiaggia lì vicina, lascia segni ben più profondi.
La ragazza ha raccontato tutto alle amiche e il giorno dopo ai genitori (foto di repertorio)
La violenza in spiaggia in provincia di Massa Carrara
A un certo punto, infatti, la protagonista della vicenda si allontana dalle altre e rimane sola con un ragazzo. Quando torna, però non è la stessa. Nel giro di pochi minuti si sarebbe consumata la violenza. Ne parla con le amiche, ma inizialmente non coi genitori. A loro racconta tutto il giorno dopo, visibilmente ancora sotto choc. Saranno le sue amiche ad aiutarli a ricostruire la vicenda, quando capiscono che nella figlia qualcosa si è irrimediabilmente spezzato. La mattina successiva, dopo aver dormito con le amiche, la ragazzina torna a casa. I parenti, vedendola turbata, hanno iniziato a chiederle se fosse successo qualcosa. Con il passare delle ore la famiglia avrebbe iniziato ad avere un quadro più preciso, anche sentiti i racconti delle amiche. I parenti si sono immediatamente attivati e hanno portato la ragazzina nel pronto soccorso della città ligure, dove ha avuto le prime cure mediche e il primo sostegno. Nel giro di pochi minuti si è attivato il
Codice rosa e la vicenda è ora in mano ai
carabinieri della Spezia, che dovranno fare chiarezza sull'accaduto la sera tra San Silvestro e Capodanno.
Le indagini dei carabinieri: le telecamere potrebbero aver ripreso tutto
A violentarla sarebbe stato uno dei ragazzi conosciuti nel locale, più grande di lei, probabilmente maggiorenne. La ragazzina, quindi, è stata portata in una clinica in provincia di La Spezia, dove ha ricevuto tutta l'assistenza necessaria in questi casi, sia medica che psicologica. Sarebbe infatti molto provata dall'accaduto, e anche dall'aver dovuto raccontare tutto ai genitori prima e ai carabinieri poi, i quali hanno avviato immediatamente le indagini. I militari dovranno visionare le immagini delle telecamere interne ed esterne del locale sul lungomare, in cui potrebbero esserci dettagli preziosi sull'incontro tra le amiche e i ragazzi con i quali poi sarebbero uscite dirette alla spiaggia. L'analisi si concentra anche sui drink che potrebbero aver bevuto, non si esclude la possibilità che sia stata usata la cosiddetta “droga dello stupro”. Tutto è al vaglio degli inquirenti, ma intanto per l'adolescente il 2024 è iniziato nel peggiore dei modi. E anche per l'umanità intera, il nuovo anno non parte certo con i migliori auspici. Di fronte a queste storie di violenze, è difficile non perdere quel briciolo di fiducia rimasto, a fatica.