I 25 Alfieri del Lavoro italiani
Istituito nel 1961 dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, il Premio Alfieri del Lavoro è destinato ogni anno a 25 studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri, a rimarcare la continuità dell'impegno nello studio e nella vita. Agli studenti va l'attestato d'onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica. Queste le 25 giovani eccellenze:I requisiti necessari
Per il 2023 i dirigenti scolastici hanno segnalato 3.563 studenti, di cui 3.296 possedevano tutti i requisiti richiesti per il riconoscimento: votazione minima di 9/10 al diploma di licenza media, almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi quattro anni della scuola superiore e 100/100 all'esame di Stato. I venticinque alunni sono scelti non più di uno per provincia, fra i migliori segnalati dai presidi delle scuole di tutto il Paese. Undici Alfieri vivono e studiano nelle province del Nord Italia, quattro in quelle del Centro e dieci arrivano dal Sud e dalle Isole, per un totale di 16 regioni coinvolte. E ancora, per dare qualche altro numero significativo anche per quanto riguarda l'abbattimento di pregiudizi e stereotipi legati alla provenienza e al genere, dei premiati 15 sono donne e 10 uomini, e tutti tranne uno (che ha in tasca un diploma tecnico) hanno conseguito la maturità al liceo (con voti che vanno da 9,83 a 10 e tutti con la lode all'esame di Stato).Cavalieri del Lavoro, il traino dell'economia nazionale
Istituita nel 1901, l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei settori dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'attività creditizia e assicurativa.
Da una recente indagine elaborata da Crif, agenzia internazionale di rating, è emerso che le aziende dei Cavalieri del Lavoro, pur rappresentando il 3% del campione nazionale di imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, sviluppano dal punto di vista occupazionale il 20% di addetti.
Negli ultimi anni, dal 2017 al 2021, le aziende di quest'ultimi hanno mostrato una costante crescita occupazionale e una costante crescita degli investimenti in innovazione, ricerca e risorse umane anche negli anni del Covid. Questa è una forte evidenza rispetto al fatto che queste aziende siano traino dell'intera economia.