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Esce dal carcere perché ipovedente e in carrozzina: scoperto al ristorante mentre legge il menù, è latitante

Valerio Morrone, detenuto per spaccio e autoaccusatosi dell'omicidio di una prostituta a Milano, era considerato malato e bisognoso dei domiciliari. Smascherato, ha fatto perdere le sue tracce prima di rientrare in cella

14 ottobre 2022
Mr. Magoo

Mr. Magoo

Se la fortuna è cieca, come si sul dire... la jella ci vede benissimo. Lo ha scoperto a proprie spese un ipovedente uscito dal carcere proprio per il suo deficit visivo (inoltre è costretto su una sedia a rotelle): una situazione fisica non rosea, tanto che che nella casa circondariale genovese di Marassi, a Genova, un detenuto era addetto al suo accompagnamento. La sfortuna ha voluto che l’uomo (Valerio Morrone) sia stato stato scoperto leggere il menu e camminare tranquillamente in un ristorante di Livorno. La notizia, anticipata dal sito dell’emittente televisiva ligure Primocanale e riportata da lanazione.it, riguarda un detenuto quarantenne di Monza in carcere per spaccio di droga e omicidio che, ristretto per anni nella casa circondariale di Genova, in realtà ci vede benissimo e cammina perfettamente. La prova è in un video a circuito chiuso del ristorante di Livorno dove l’uomo, appena tornato libero per le patologie da cui sembrava afflitto, si è recato con la figlia: nelle immagini viene visto muoversi senza sedia a rotelle tra le sedie della sala, sedersi al tavolo, si siede e leggersi tranquillamente il menù.

Il primo miracolo: la vista ritrovata

Ad accorgersi del ‘miracolo’ è stato un agente della polizia penitenziaria che era a cena nello stesso ristorante. Da qui la segnalazione al tribunale di sorveglianza di Firenze che ha subito fissato un’udienza in cui, alla presenza del detenuto e dei suoi legali, tutti hanno potuto vedere il video del ristorante che testimonia il “miracolo“. Il quarantenne deve scontare undici anni per reati pesanti: associazione a delinquere per reati di droga commessi a Milano ed è anche accusato dell’omicidio, risalente ad alcuni anni fa, di una prostituta nigeriana uccisa con un colpo di pistola. La ‘miracolosa’ guarigione da cecità e infermità ha sorpreso anche il suo avvocato Cristiano Mancuso dello studio legale Iavicoli di Genova.

Il secondo miracolo: la sparizione del finto cieco in carrozzina

Valerio Morrone, detenuto per spaccio e autoaccusatosi dell'omicidio di una prostituta a Milano, era considerato malato e bisognoso dei domiciliari. Smascherato, ha fatto perdere le sue tracce prima di rientrare in cella

Valerio Morrone, detenuto per spaccio e autoaccusatosi dell'omicidio di una prostituta a Milano, era considerato malato e bisognoso dei domiciliari. Smascherato, ha fatto perdere le sue tracce prima di rientrare in cella

Dopo l'immediata la segnalazione al tribunale di sorveglianza di Firenze che ha subito fissato un’udienza in cui, alla presenza del detenuto e dei suoi legali, durante la quale tutti hanno potuto vedere il video del ristorante che testimonia il “miracolo”, il secondo... miracolo. Quello delle sparizione. Dopo l’udienza, in attesa della decisione dello stesso tribunale di rimetterlo in cella, Morrone però ha fatto perdere le proprie tracce. Tanto che il suo legale Cristiano Mancuso ha ricevuto una telefonata da parte dei familiari, che vivono ad Arcore, e che dicono di non sentirlo né vederlo da giorni. Al momento, dunque, è latitante.

Chi è l’ipovedente

Vengono considerati ipovedenti coloro che possiedono: acuità visiva non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore nonostante la migliore correzione ottica; residuo perimetrico binoculare inferiore al 60%. I dati del 2016 parlano di circa 246 milioni di ipovedenti nel mondo e più di 1,2 milioni solo in Italia (fonte: IAPB).

Le cause

Le cause principali nel mondo occidentale si distinguono in: degenerazione maculare legata all’età (AMD); retinopatia diabetica (RD); retinite pigmentosa (RP); glaucoma