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Comunità Lgbt+, diritti sotto attacco in tutto il mondo

In Francia annullato il concerto dell'icona queer Bilal Hassani, in Russia arrestato un blogger cinese accusato di fare propaganda gay

di BARBARA BERTI -
7 aprile 2023
In America i diritti della comunità queer sono sotto attacco

In America i diritti della comunità queer sono sotto attacco

Comunità Lgbt+ sotto attacco, dalla Francia alla Russia senza dimenticare gli Usa. Negli ultimi tempi, in ogni parte del mondo, si moltiplicano le situazioni che minacciano la comunità queer: in Uganda il Parlamento ha approvato una legge che punisce l’omosessualità con la pena di morte, in molti stati americani – Florida in testa - è in atto una vera e propria crociata contro gay e transgender. Per non parlare dell’Italia dove il governo ha detto stop al riconoscimento dei figli delle coppie gay.

Le famiglie arcobaleno in piazza a Milano contro lo stop al riconoscimento dei figli delle coppie gay

L’ultima censura alla comunità Lgbt arriva dalla Francia dove è stato annullato il concerto di una cantante icona della comunità queer, Bilal Hassani, che doveva esibirsi mercoledì 5 aprile in una chiesa sconsacrata di Metz, nell’est della Francia. Hassani, ex bandiera della Francia all'Eurovision, ha rinunciato a esibirsi nella chiesa sconsacrata trasformata in sala concerti per la pressione di movimenti cattolici tradizionalisti locali che denunciavano una “profanazione” durante la Settimana santa. Le minacce contro il cantante di 23 anni hanno indotto la procura di Metz ad aprire un'inchiesta giudiziaria contro ignoti, tra l'altro, per “incitamento all'odio” e incitamento “a commettere un crimine o un delitto” per orientamento sessuale. Inoltre, le associazioni Stop Homophobie e Mousse hanno denunciato l'associazione cattolica tradizionalista Civitas per discriminazione di genere. Da parte sua, il sindaco di Metz, François Grosdidier, ha deplorato che i produttori di Hassani, la multinazionale Live Nation, abbiano ceduto a “una forma di terrorismo intellettuale a scapito della cultura”.
La cantante icona della comunità queer, Bilal Hassani (Instagram)

La cantante icona della comunità queer, Bilal Hassani (Instagram)

Già nel giugno 2021, il cantante Eddy de Pretto, dichiaratamente gay, era stato oggetto di attacchi online dopo un concerto nella chiesa parigina di Saint-Eustache. Nel dicembre 2022, 11 persone vennero condannate con pene dai tre ai sei mesi di carcere con la condizionale nell'ambito di quella campagna d'odio. Se in Francia il cantante ha dovuto rinunciare al concerto, in Russia (dove recentemente è stata aggravata la legge anti-Lgbt), un blogger è stato addirittura arrestato e probabilmente sarà espulso dal Paese perché colpevole di aver diffuso “propaganda Lgbt”.
Haoyang Xu con il fidanzato Gela Gogishvili (Instagram)

Haoyang Xu con il fidanzato Gela Gogishvili (Instagram)

Un tribunale distrettuale di Kazan ha disposto l’arresto di Haoyang Xu, blogger cinese 21enne, studente dell'Università Statale, come riportano diversi media, tra cui "MoscowTimes" e "NewsWeek". Xu era stato fermato insieme al fidanzato russo Gela Gogishvili. I due sono attivi su TikTok, dove hanno 380mila follower, Instagram e Telegram, con pagine in cui pubblicano momenti della loro vita di coppia. Per questo erano stati minacciati e in seguito denunciati. L'arresto è avvenuto mercoledì 5 aprile all'uscita da un museo. Gli agenti li hanno fermati chiedendogli i documenti, ma Xu non li aveva con sé. Dopo aver mandato Gogishvili a prenderli, i due sono stati portati alla stazione di polizia di Yapeyeva e accusati ai sensi dell'articolo 6.21 del Codice dei reati amministrativi della Russia, altrimenti noto come legge sulla “propaganda gay”, entrata in vigore il 5 dicembre scorso. I due ragazzi sono stati accusati anche di aver pubblicato video in cui “si toccano su diverse parti del corpo, compresi gli organi sessuali”, e la corte ha anche affermato che Xu “ha promosso il sesso tra i minori”. L'avvocato del blogger ha contestato le affermazioni, sostenendo che non ci sono prove che gli abbonati di YouTube siano minorenni e che il canale gestito dai giovani è etichettato come ‘per adulti’.