In Francia annunciato il congedo di 6 mesi retribuiti per entrambi i genitori

Il Capo dello Stato ha parlato un piano di "riarmo" che passa anche per il contrasto al calo delle nascite, giù del 6,6% nel 2023

di MARIANNA GRAZI -
18 gennaio 2024
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Non più congedo parentale ma congedo di nascita e non cambia solo il nome, ma anche la sostanza: in Francia sarà di sei mesi per entrambi i genitori, con retribuzione proporzionale allo stipendio ma che si annuncia essere tra i più alti nel panorama europeo. Ad annunciarlo il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso della conferenza stampa di inizio anno all'Eliseo nel giorno in cui l'Insee, l'Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato un forte calo della natalità, il più basso dal dopoguerra (meno di 700.000 bebè nati nel 2023). L'inquilino dell'Eliseo ha poi sottolineato che i dati sulle nascite sono in diminuzione "anche perché l'infertilità maschile e femminile progredisce facendo soffrire molti uomini e donne". Parlando di "tabù del secolo", ha inoltre annunciato un "grande piano" contro questo "flagello".

Congedo di nascita: 6 mesi per entrambi i genitori

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Il congedo parentale in Francia diventa congedo di nascita: 6 mesi di permesso per entrambi i genitori

Più in generale quello di cui il 16 gennaio ha fatto menzione Macron è un piano di "riarmo" della nazione, così l'ha chiamato, a sei mesi dalle elezioni europee di giugno, con interventi in campo economico, sociale e demografico. "La nostra storia di progresso non è finita" ha dichiarato infatti durante la conferenza stampa, annunciando in questo contesto le nuove regole per neo mamme e papà. A novembre, Aurore Bergé, allora ministra della Solidarietà, aveva promesso che questo "nuovo diritto" per le famiglie sarebbe stato creato entro il 2025. Il congedo "sarà meglio retribuito e consentirà a entrambi i genitori di stare con il proprio figlio per sei mesi, se lo desiderano", ha dichiarato il Capo dello Stato. Bergé aveva spiegato che l'aiuto sarebbe stato calcolato "in proporzione allo stipendio" e un rapporto parlamentare proponeva allora che fosse pagato il 67% di questo durante il permesso.

Come funziona attualmente il congedo parentale

Attualmente il congedo parentale, che può essere richiesto dalla fine di quello di maternità o di adozione fino al compimento del terzo anno di vita del bambino, può durare fino a un anno, stando a quanto riportato sul sito web del governo.
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Il congedo parentale, finora, in Francia, andava dalla fine di quello di maternità o di adozione fino al compimento del terzo anno di vita del bambino

Poi può essere rinnovato massimo due volte, per un totale di tre anni. I genitori impiegati nel settore privato che usufruiscono di questo regime si vedono sospendere lo stipendio e possono ricevere un sostegno assistenziale pari di 428,71 euro al mese. Un sistema che, secondo i critici tra cui l'ex presidente Sarkozy, "crea molta ansia perché è estremamente breve e mal retribuito" e la sua durata potenziale, fino a tre anni, terrebbe "molte donne fuori dal mercato del lavoro". L'attuale congedo parentale è utilizzato solo dallo 0,8% dei padri, rispetto al 14% delle madri, secondo uno studio dell'Observatoire français des conjonctures économiques pubblicato nel 2021. Con l'annuncio dei giorni scorsi il presidente Macron sta cercando dunque di "eliminare gli ostacoli economici e sociali al desiderio di avere figli", ha fatto sapere l'Eliseo all'AFP.

Uno sguardo al futuro

Una decisione che arriva sull'onda del calo delle nascite fotografato in modo impietoso dall'Insee ma pensando anche alla scuola, all'economia e senza dimenticare l'avanzata nei sondaggi del Rassemblement National di Marine Le Pen in vista del voto in Ue.   A pochi giorni dalla nomina del nuovo esecutivo di Gabriel Attal, 34 anni – premier più giovane della storia della Quinta Repubblica, dichiaratamente gay – il capo dello Stato vuole guardare al futuro con ottimismo, promettendo una batteria di misure per l'avvento di un Paese "più forte e più giusto".
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Il Primo ministro francese Attal e il Capo dello Stato Macron

I preoccupanti numeri della denatalità d'Oltralpe, per anni una sorta di 'faro' al livello europeo, dicono però che nel 2023 le nascite sono state appena 678.000, in calo del 6,6% rispetto allo scorso anno, il livello più basso dalla fine della Seconda guerra mondiale. Per ovviare a questa situazione, Macron ha così annunciato l'introduzione del nuovo regime: "Dopo l'estensione del congedo di paternità - ha precisato - credo profondamente che l'introduzione di un nuovo congedo di nascita possa essere un elemento utile di una tale strategia". Tra le misure annunciate per la scuola e per i giovani, inoltre, il capo dell'Eliseo pensa alla regolamentazione dell'uso degli schermi "per i nostri bambini", sulla base di un rapporto di esperti riuniti la settimana scorsa. Vuole anche potenziare l'insegnamento dell'educazione civica a scuola, ma anche il teatro e la storia dell'arte.

Nelle scuole francesi partirà anche la sperimentazione in un centinaio di istituti di una "tenuta vestimentaria unica" per studenti e studentesse

Annunciata anche la sperimentazione in un centinaio di istituti di una "tenuta vestimentaria unica" per studenti e studentesse, in vista di una eventuale generalizzazione nel 2026. Macron ha poi lungamente insistito sulla sicurezza, la lotta all'islam radicale e l'approfondimento del processo di integrazione comunitaria. 

Il piano contro il "flagello dell'infertilità"

Il leader d'Oltralpe promette infine un "un grande piano" nazionale contro il "flagello" dell'infertilità, definita "grande tabù" dei nostri tempi visto che colpisce oltre tre milioni di persone in Francia (secondo un rapporto consegnato all'esecutivo a febbraio 2022) e rappresenta un problema sanitario mondiale.  Circa una coppia su 4 col desiderio di avere figli non riesce infatti ad ottenere una gravidanza dopo 12 mesi o più, termine corrispondente alla definizione di infertilità da parte dell'Oms. "In Francia, come nell'insieme dei Paesi industrializzati, l'aumento dell'infertilità è dovuta anzitutto all'aumento dell'età" in cui si intende procreare. In quattro decenni, "questa età è aumentata di cinque anni", sottolinea il rapporto, ricordando che la fertilità comincia progressivamente a declinare dopo i 30 anni. Altre cause possono essere dovute a problemi medici (endometriosi, sindrome delle ovaio policistico per le donne...), stile di vita (fumo, assunzione di alcol, obesità) o ad un calo della qualità dello sperma, possibilmente legato in modo parziale a fattori ambientali.