"Ci sono più ‘gay’ che uomini": commenti omofobi per il contest #ILovePienza

Sotto la foto dei vincitori, una coppia omosessuale, postata sui social della Pro Loco di Pienza sono apparsi molti commenti offensivi e discriminatori

di MARIANNA GRAZI -
13 gennaio 2024
contest pro loco Pienza

contest pro loco Pienza

Omofobia, ci risiamo. Non sono bastati gli insulti a gay e disabili nella recensione di un cliente della pizzeria Le Vignole, in provincia di Lodi, che hanno fatto il giro del web, ripresi e commentati anche sui principali media italiani. No, perché, come abbiamo premesso in quell'articolo, spesso è sui social che si trova l'espressione massima (di solito in negativo) della libertà di parola e di opinione. Un contest sulla pagina Instagram della Pro Loco Pienza, come se ne vedono tanti, si rivela più eloquente di un sondaggio di opinione: sapete, ad esempio, che "Prima non c’erano tutti questi gay" in giro, e invece il mondo "adesso ne è pieno"? Tanto che può capitare addirittura di imbattersi in una coppia che si bacia, magari immortalata in un romantico scatto che poi viene pubblicato sui social proprio per partecipare a un concorso... O mio Dio! Che scandalo! Ma come si sono permessi? Pensate poi se questa foto, o peggio ancora se questa scena la vedessero dei poveri, ingenui bambini. sarebbe un bel problema, rischierebbero di essere danneggiati, confusi, o peggio ancora influenzati. Almeno a detta di un utente che si è preso la briga di commentare sotto il post esprimendo il suo pensiero. Che poi, non contento, si prende pure la briga di rispondere a chi gli fa notare quanto quel pensiero sia offensivo e discriminante.

Il contest #ILovePienza

La cornice, è proprio il caso di dirlo, è Pienza, la bellissima cittadina toscana perla della Val d'Orcia. La Pro Loco locale, ha deciso di organizzare un contest fotografico per le feste di Natale. Il concorso consisteva nel postare sulla propria pagina Instagram una foto di un bacio in paese, nella panchina allestita in Via del Bacio, nei giorni dall'8 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, con l’hashtag #ilovepienza.
 
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Un post condiviso da ProLocoPienza (@prolocopienza)

La coppia che otteneva il maggior numero di interazioni al post in questione, annunciata sul profilo della Pro Loco, avrebbe vinto un romantico weekend per due persone da trascorrere nel borgo. Ad aggiudicarsi il premio sono stati due giovani uomini, una coppia gay insomma, con la foto del loro bacio pubblicata su @TheWanderlustBackpackers, e il messaggio "Innamorati di #pienza", che ha collezionato (al 7 gennaio, data di scadenza) ben 455 "mi piace" e potrà quindi tornare, a spese dell'associazione, per un fine settimana a Pienza all'insegna dell'amore. Che i protagonisti siano due uomini e non un uomo e una donna non è certo un fattore dirimente per il contest. Né la Pro Loco di Pienza, almeno, che l'ha indetto. Ma c'è stato chi ha avuto da ridire.

I commenti omofobi

"Siamo ognuno liberi di esprimere la propria opinione? Ebbene io dico viva il generale Vannacci", scrive una persona. "Bastardi di me**a", commenta un altro e ancora "Disagio. W la vergogna". "Diciamo che io non amo le manifestazioni amorose in pubblico... poi ognuno può fare ciò che vuole della sua vita. Però lo facesse in privato". Peccato – e forse questo utente non sapeva bene di cosa si parlasse ma tanto che scrollava la home ha deciso di commentare – che si trattasse proprio di una strada pubblica in cui è stata installata una panchina per una manifestazione pubblica del proprio affetto!
contest-Pienza-coppia-gay

Lo scatto vincitore del contest #ILovePienza è di @TheWanderlustBackpackers

Sotto il post di Facebook pubblicato qualche ore fa in cui si annuncia la foto vincitrice, sulla pagina dell'associazione pientina, i commenti continuano a fioccare. E tra questi, guarda caso, non ci sono solo apprezzamenti. Gelosia per non essersi aggiudicati il premio in palio? No, quella che emerge è cattiveria. Semplice cattiveria.

"Ci sono più ‘gay’ che uomini. Potrebbero danneggiare i bambini"

Il culmine, però, arriva in un altro messaggio, in replica a una signora indignata dai commenti omofobi. Due risposte apparse in mattinata e poi rimossi  dai gestori della pagina. "Ci sono delle persone rispettose e delle persone ignoranti, poco tempo fa passeggiai con la mia ragazza e vidi una coppia di ragazzi gay e mi è venuto spontaneo guardarli, ma non fissarli... Gli occhi sono fatti per questo o sbaglio??". Per carità, non ci sarebbe nulla di male a guardare. In teoria. Uno sguardo veloce, di passaggio, non avrebbe niente di offensivo. Però leggendo come continua il commento qualche dubbio se fosse proprio un'occhiata innocente sorge. "Sa cosa ha detto il gay?? "Che ca**o hai da guardare” allora se sei il primo a sentirti diverso sei tu non rompere i cog**oni alle persone perché poi se scoppia un litigio o qualcosa del genere come per magia ti fanno passare per omofobo e mostro!".
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Il primo commento sotto il post della Pro Loco, prima che venisse rimosso

Beh, certo, sentirsi osservati come animali allo zoo non è proprio piacevole, ci sarebbe da ricordare al suddetto utente. Lui cosa avrebbe fatto a parti invertite, se due ragazzi si fossero fermati a guardare lui e la fidanzata? "C’è anche chi non fa nulla di male e ha anche rispetto altrui e non fa vedere queste cose ai bambini..." ecco l'inghippo: il problema è se i bambini vedono una coppia gay "perché ancora incoscienti potrebbe confondere o danneggiarli...". Poveri bimbi, chissà che trauma nel vedere due persone tenersi per mano, oppure abbracciarsi o scambiarsi una carezza o un bacio. Ma non basta, l'uomo insiste: "Prima non c’erano tutti questi gay, adesso ne è pieno facciamoci una domanda?? Secondo voi è normale che con il passare del tempo ci sono più ‘gay’ che uomini!? E dico gay che se dico nell’altro modo mi denunciano subito". Quale sia l'altro modo è facilmente immaginabile. Cosa si aspetta, un grazie per essere stato educato nel suo messaggio intriso di ignoranza, omofobia e discriminazione non utilizzando magari la parola "fr*ci"? "No che non è normale perché con il passare del tempo non ci sarà nemmeno più la riproduzione (nel leggere certe parole viene da pensare che meriteremmo l'estinzione, ma questo è un altro conto, ndr) questo passo, e sto dicendo quello che penso non me ne frega nulla se tu a casa tua o in privato sei gay.. Ma io non sono d’accordo nemmeno col il fatto dell’adottare figli perché al 90% diventano gay anche loro! Vuoi chiamarmi omofobo per questo?? Sono pensieri di cui ne faccio un espressione libera..".
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L'utente poi ha replicato ancora alle proteste per le sue parole, sottolineando come certi "atteggiamenti" possano danneggiare i bambini

La libertà di rispettare l'altro

Eccola là, la libertà. Di espressione, di opinione troppo spesso confusa con la libertà di insultare, di offendere, di discriminare. La libertà che ci è tanto cara, che rivendichiamo dalle nostre case, comodamente seduti dietro uno schermo, pronti a puntare il dito, pronti a giudicare questo e quello per il loro orientamento sessuale, per la loro religione, per la loro disabilità. In una parola, pronti a giudicare il 'diverso' da loro, da quello che considerano normale. Roberta Rondini, presidente della Pro Loco Pienza, è chiara: "Commenti assurdi, che abbiamo immediatamente rimosso. Alcuni ci hanno accusato addirittura di aver favorito quell'immagine perché i protagonisti sono due uomini, altri invece li hanno presi di mira per il loro orientamento sessuale. Ma basta leggere il regolamento del concorso: ha vinto lo scatto più votato, quello che aveva più mi piace, senza alcuna preferenza da parte nostra. La foto stessa dei vincitori è molto bella, non ci trovo nulla di strano - aggiunge -. Ho sentito i ragazzi qualche giorno fa, per annunciare in anteprima la vittoria. Loro sono felicissimi e torneranno presto a Pienza per trascorrervi il weekend in palio nel contest". C'è un confine sottile, tra la libertà di esprimere pubblicamente la propria opinione e l'offesa. Un limite chiamato rispetto per l'altra persona. E con anche un briciolo di ritegno nel tenere per sé pareri e considerazioni che potrebbero – se valutate con un minimo di coscienza – magari offendere qualcuno. Un limite che troppo spesso viene superato, senza conseguenze. Per questo è fondamentale non lasciar correre, non passare oltre, non scorrere al prossimo post. E, anzi, un piccolo invito: ogni tanto, sentiamoci liber* di stare zitt*, di tenere per noi quello che pensiamo, pensando invece a come potrebbe reagire chi riceve le nostre parole, mettendoci nei suoi panni. È un esercizio che fa bene, a tutt*...