Trascrivono i certificati di nascita dei bambini nati all’estero dalle coppie gay. Sono sempre di più i sindaci che si aggiungono alla lista dei “
disobbedienti“ dopo la circolare del ministero dell’Interno che ha bloccato il certificato di filiazione europeo. Al caso del sindaco di Padova,
Sergio Giordani, si aggiungono ora anche la prima cittadina di San Lazzaro di Savena,
Isabella Conti e di Santarcangelo di Romagna,
Alice Parma. “Io continuerò a riconoscere i
figli delle coppie omogenitoriali - afferma Isabella Conti - non solo i figli delle coppie composte da due mamme ma anche i figli di quelle composte da due papà, lo faccio perché come sindaca sono la massima autorità sanitaria nel mio Comune, quindi spetta a me la tutela del benessere dei bambini, che viene prima di tutto“. [caption id="attachment_79965" align="aligncenter" width="598"]
La sindaca Alice Parma. A Santarcangelo due trascrizioni, nel 2019 e nel 2022: "La tutela dei bambini viene prima di tutto. La sentenza della Cassazione non ci fermerà, ma è necessaria quanto prima una legge"[/caption] Stessa cosa a Santarcangelo di Romagna, l’unico Comune della Provincia di Rimini che continuerà la trascrizione dei figli delle coppie gay. “Non credo che ci siano le condizioni per interrompere il riconoscimento di un diritto che prima di tutto è del fanciullo, come è sancito dalla Convenzione europea dei diritti del fanciullo e soprattutto dall’ordinamento internazionale e dalla Convenzione di New York - spiega
Alice Parma- . In quanto sindaci siamo responsabili anche della tutela dei diritti delle persone che non possono ovviamente essere tutelate senza il nostro intervento“. “Abbiamo agito nel rispetto delle regole“.
La proposta dell'Associazione Luca Coscioni
In Italia sono quasi 150mila figli di coppie omogenitoriali
Intanto dall’Associazione
Luca Coscioni arriva la
proposta per una legge che istituisca la Gestazione per altri “solidale“ anche in Italia, subito raccolta dal segretario di
+Europa, Riccardo Magi: “Sono pronto a depositarla in Parlamento“. La proposta, che ha raccolto per ora
oltre 5mila firme sul sito dell’Associazione, prevede una Gpa “libera, autonoma, volontaria, altruistica e solidale“. “Qui non ci sono criminali“, ha spiegato Filomena Gallo, segretaria dell’Associazone Coscioni, presentando il provvedimento in una conferenza stampa dove è stata portata la testimonianza di
due copppie omogenitoriali protagoniste di percorsi di maternità surrogata rispettivamente in Ucraina e negli Stati Uniti. “Siamo tutti contrari ad ogni forma di sfruttamento - ha sottolineato
Filomena Gallo -, la legge che proponiamo prevede la piena consapevolezza e disponibilità“. La proposta, già presentata nelle scorse legislature ma mai portata in discussione, prevede, spiega Gallo, “un accordo lecito, solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale ed è sottoposta a test medici e psicologici. È previsto che
la donna non abbia più di 42 anni, è prevista una polizza, il
rimborso delle sole spese che riguardano la gravidanza, un registro nazionale delle gestanti e un massimo di due volte. Inoltre, la gestante deve essere autosufficiente economicamente e resta il divieto di Gpa commerciale in conformità con il quadro normativo italiano“.
Circolo Mario Mieli: "Domenica in piazza"
Ed ancora in risposta allo
stop delle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme, Famiglie Arcobaleno, Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli, Arcigay Roma, Rete Lenford - Avvocatura per i diritti lgbti e Agedo Roma, hanno indetto a Roma scenderanno in piazza domenica 26 marzo alle 16 in piazza Santi Apostoli, a Roma: “Per la piena uguaglianza di tutte le famiglie, per i diritti dei nostri figli e delle nostre figlie“, annunciano.
Stop delle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme: domenica associazioni in piazza
“La decisione governativa di accanimento contro le famiglie arcobaleno è crudele nei confronti dei bambini stessi, un atto vile su cui daremo battaglia non arretrando di un millimetro - le parole del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli - . Chiediamo a tutta la comunità arcobaleno, alle associazioni Lgbt+, e alla società civile di scendere in piazza con noi“. “In difesa delle famiglie arcobaleno, per una legge che riconosca fin dalla nascita i diritti delle bambine e dei bambini nati nelle coppie omogenitoriali - prosegue la nota - . Chiediamo ai Sindaci e alle Sindache, e in particolare al Sindaco di Roma Gualtieri, che ha fermato le trascrizioni da ben prima del governo di destra ormai un anno fa, di continuare a iscrivere e trascrivere le nostre figlie e i nostri figli. I diritti non possono aspettare“.
In piazza con una penna
La manifestazione delle famiglie arcobaleno in piazza della Scala a Milano
“Durante la
manifestazione la alzeremo insieme stringendola in un pugno - sottolineano dal Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli - . Simbolo di tutte le firme, di tutte le autorizzazioni e di tutti i documenti che per un genitore sono la normalità, ma che per un genitore non riconosciuto diventano decine e decine di ostacoli. Vogliamo assicurare i diritti negati ai bambini, vogliamo i doveri di tutti gli altri genitori".