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Sospeso don Giulio Mignani, il prete rivoluzionario a favore di eutanasia e famiglie arcobaleno

Il religioso: "Le posizioni che ho assunto non hanno mai voluto essere offensive né polemiche nei confronti della Chiesa"

di EDOARDO MARTINI -
4 ottobre 2022
Don Giulio, il parroco 'ribelle' è stato sospeso

Don Giulio, il parroco 'ribelle' è stato sospeso

E' arrivata la sentenza del Tribunale ecclesiastico della Diocesi della Spezia su Don Giulio Mignani, il parroco di Bonassola. Non avendo mai fatto mistero delle sue posizioni a favore delle famiglie arcobaleno, dell'aborto e dell'eutanasia non potrà più predicare e celebrare la messa.

Don Giulio è stato sospeso da celebrazioni pubbliche di sacramenti e sacramentali

"Le mie posizioni non volevano offendere la Chiesa"

"Don Giulio Mignani a seguito del ripetersi negli anni di una serie di sue esternazioni pubbliche non conformi al Magistero della Chiesa, nel mese di dicembre 2021, era già stato richiamato dal Vescovo con atto formale all'osservanza degli impegni pastorali e canonici liberamente assunti con la Sacra Ordinazione e con l’esercizio dell’ufficio di parroco, stabilendo che se ciò non fosse stato osservato sarebbe incorso, latae sententiae, nella sospensione dalla celebrazione pubblica dei sacramenti e sacramentali, e dalla predicazione. Purtroppo, don Giulio, negli ultimi mesi ha continuato a rilasciare ulteriori esternazioni e, pertanto, si è dovuti giungere a dichiarare che è incorso nella suddetta sospensione", si legge nella sentenza. Il parroco ha voluto ringraziare tutti per l'affetto ricevuto: "Buongiorno a tutti. È mio dovere comunicarvi che, a partire da lunedì 3 ottobre, sono stato sospeso 'a divinis', sono stato cioè sospeso dal mio ministero. Vuol dire che rimango prete e non sono scomunicato, però non posso più realizzare alcuna celebrazione pubblica di sacramenti e sacramentali e non posso predicare. Per la messa domenicale, provvisoriamente verrà un prete a sostituirmi, in attesa della nomina di un mio successore. Colgo l'occasione per ringraziare tutti per l'aiuto, l'affetto umano, la stima e la vicinanza che mi avete donato in questi anni", dice lo stesso don Giulio. Dopo la decisione del Tribunale ecclesiastico, Don Giulio ha poi espresso delle considerazioni personali: "Le posizioni che ho assunto non hanno mai voluto essere offensive né polemiche nei confronti della Chiesa. Ciò che mi ha sempre mosso è la preoccupazione che la Chiesa possa essere considerata sempre più marginale e sempre meno credibile nella società contemporanea: eventualità a mio parere molto reale qualora non maturi la capacità di mettere in discussione quegli aspetti che in passato possono anche aver assolto una funzione storica, ma che nel presente, cambiate le conoscenze e le sensibilità, rischiano di essere causa di allontanamento quando non addirittura di rifiuto. Per ovviare il pericolo che la Chiesa si chiuda in una sterile autoreferenzialità mi sembra che la via sia quella di permettere a tutti i suoi membri, clero compreso, di poter esprimere liberamente il proprio desiderio di cambiamento".

Il sindaco di Bonassola, Giorgio Bernardin

Tutta la vicinanza del sindaco e della comunità

Il sindaco di Bonassola, Giorgio Bernardin, dopo aver saputo del provvedimento con cui la Diocesi spezzina ha sospeso ‘a divinis’ don Giulio Mignani, ha espresso così il suo enorme dispiacere: "Come cittadino e credente è un dispiacere grande. Ha fatto battaglie dentro la Chiesa per cambiare quello che secondo lui non va, è apprezzabile. Più che un parroco, per molti di noi è un amico". La comunità, invece, si è divisa, tra chi ritiene eccessive le posizioni del religioso e chi invece lo sostiene. E' anche nata una pagina Facebook dal nome chiaro "Io sto con con Giulio". "Abbiamo creato questo gruppo per scambiarci idee e opinioni sulla vicenda, nota a tutti, successa in questi giorni per via delle dichiarazioni di Don Giulio, parroco di Bonassola e Framura. Per chi non sapesse, il parroco ha preso le distanze dallo 'sportello anti-gender'. Al don va tutto il nostro appoggio e la nostra stima", si legge nello spazio web.