Il Duomo di Torino inaccessibile per i disabili

La soluzione c'è ma sarebbe stata negata per 'ragioni di estetica'. E il mondo della politica insorge: "E' un fatto che non possiamo più accettare"

di EDOARDO MARTINI -
13 settembre 2023
Il Duomo di Torino è inaccessibile per i disabili (Ansa)

Il Duomo di Torino è inaccessibile per i disabili (Ansa)

Costretti a strisciare sugli scalini perché il Duomo di Torino è inaccessibile ai disabili in sedia a rotelle. E' questa l'umiliante storia di coloro che in carrozzina vogliano raggiungere la chiesa. Un problema noto, ormai irrisolto da 30 anni, e che non sembra interessare a nessuno.
 
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Il problema per i disabili

Nella chiesa dedicata al patrono della città, San Giovanni Battista, dove è custodita la Sindone è presente solo un piccolo ascensore laterale. E qui arriva il primo problema: per attivarlo bisogna citofonare e aspettare l'addetto. In sostanza, in modo autonomo le persone in carrozzina non posso entrare. La denuncia è arrivata dalla Consulta per le persone in difficoltà (Cpd) con in prima fila il direttore Giovanni Ferrero che si è recato davanti al Duomo insieme a due disabili, che sono saliti sul sagrato, sedendosi su ogni gradino della scalinata e aiutandosi con le braccia per evidenziare "la gravità della situazione non solo per le persone con disabilità, ma anche per gli anziani e le famiglie con un passeggino". A causa di questa spiacevole situazione c'è chi magari ha dovuto rinunciare ad un messa, chi magari non è riuscito ad arrivare in tempo ad un funerale e chi ha paura di non potere accompagnare all'altare per il matrimonio la propria figlia.
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"Una persona con disabilità motoria non può stare sul sagrato per colpa della scalinata", la rabbia del direttore Ferrero (Instagram)

La soluzione

E la soluzione ci sarebbe: basterebbe infatti una rampa per permettere a una persona in carrozzina, autonoma e sola, di entrare in Duomo. E invece, al netto di un progetto già messo nero su bianco, non cambia nulla perché la Soprintendenza "per ragioni di estetica" ha sempre bocciato la proposta avanzata dalla Consulta per le Persone in Difficoltà e accettata dalla Curia. Lo stesso direttore Ferrero ha dichiarato: "Una persona con disabilità motoria non può stare sul sagrato per colpa della scalinata, una barriera insormontabile che sicuramente non risponde al messaggio 'beati gli ultimi perché saranno i primi' se gli ultimi sono quelli che hanno più difficoltà. Purtroppo il messaggio che arriva oggi dal Duomo di Torino è che le persone con disabilità non sono prese in considerazione".

Le reazioni del mondo della politica

Sulla vicenda è intervenuta anche Chiara Foglietta, assessora ai Trasporti del Comune di Torino, che ha cercato di trovare una soluzione: "La Cpd rivendica la possibilità dell'installazione di una rampa diretta al Duomo, a lati della chiesa stessa. Pare ci sia un'ostatività da parte della Soprintendenza". "Quello che la Giunta può fare è cercare di riaprire un tavolo per capire quali sono le criticità relative all'eventuale installazione della nuova rampa. Vogliamo far sì che anche le persone con una disabilità e senza accompagnatore possano entrare liberamente in Duomo senza fare giri tortuosi che ledono la dignità", le sue parole.
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L'assessora ai Trasporti del Comune di Torino, Chiara Foglietta (LinkedIn)

Durissimo invece il commento di Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale, che ha fatto sentire la propria voce: "Che il principale luogo di culto di Torino, la cattedrale di San Giovanni Battista, non sia accessibile dall'ingresso principale è un fatto che non possiamo più accettare. Facciamo convintamente nostre tutte le richieste della CPD". "Ci sorprende che, da anni, il dibattito sia fermo allo stesso punto, come se chiedere il diritto di tutti a entrare in chiesa fosse una pretesa assurda. Il Duomo di Torino esiste dal XV Secolo: da oltre cinquecento anni l'accesso alle persone con disabilità motoria non è di fatto consentito dalla scalinata che si affaccia sulla piazza".
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La speranza del politico Magliano: "Ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni" (Instagram)

E conclude con un augurio: "Da qui – e non da ingressi laterali – ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni. Non possiamo immaginare funzioni, battesimi o matrimoni ai quali non tutti (magari gli sposi stessi o i genitori del battezzando) possano accedere dall'ingresso principale". "Lo dobbiamo a tutti i cittadini e in particolare ai tanti che hanno portato avanti questa battaglia, a partire dal compianto Presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero. Una città la cui cattedrale non è accessibile non può e non potrà mai definirsi una città accessibile in senso assoluto".