Sri Lanka, elefanti affamati cercano cibo in una discarica di plastica

Virali le immagini girate dal fotografo Tharmaplan Tilaxan nel distretto orientale di Ampara. I rifiuti ingeriti possono causare la morte di questi animali

di DOMENICO GUARINO -
18 giugno 2023
Elefanti affamati cercano cibo in una discarica di plastica

Elefanti affamati cercano cibo in una discarica di plastica

Un branco di elefanti selvatici in cerca di cibo tra montagne di rifiuti di plastica: le immagini girate dal fotografo Tharmaplan Tilaxan nel distretto orientale di Ampara, nello Sri Lanka (circa 200 chilometri a est della capitale Colombo) hanno fatto il giro del mondo, documentando una realtà purtroppo sempre più diffusa. A causa, infatti, della perdita e del degrado del loro habitat naturale, questi pachidermi finiscono per nutrirsi di rifiuti e materie plastiche prelevandoli dalle enormi discariche illegali che sorgono ai margini della giungla, mettendo a rischio la loro salute.
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I grandi mammiferi nella discarica in cerca di cibo (Instagram)

Si stima che una buona parte di questi animali con la proboscide dello Sri Lanka vivano in questo modo. Non solo: alcuni di loro sono diventati oramai irrimediabilmente dipendenti dalle discariche di rifiuti come dimostrano le rilevanti quantità di materie plastiche e altre sostanze tossiche ritrovate negli escrementi e nelle carcasse di questi animali.

Plastica, elefanti a mangiare spazzatura già nel 2018

Già nel 2018 l’esperta di questi grandi mammiferi asiatici Jayantha Jayewardene dichiarava all’agenzia Afp che centinaia di questi mammiferi dello Sri Lanka si nutrivano di rifiuti. “Lo Sri Lanka considera questi animali un tesoro nazionale, ma vediamo questi animali ridotti a mangiare spazzatura: non si nutrono più nella giungla. Sono come animali da zoo. È uno spettacolo triste vedere i tesori nazionali raccogliere i rifiuti in decomposizione” raccontò allora l’esperta.
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Hanno fatto il giro del mondo le immagini girate dal fotografo Tharmaplan Tilaxan nel distretto orientale di Ampara, nello Sri Lanka (Instagram)

Aggiungendo che “questi mammiferi si ammalano mangiando materie plastiche, e anche se non abbiamo ancora prove post mortem che il politene abbia causato decessi, è qualcosa che comunque ci preoccupa molto”. Da allora ben poco è stato fatto.

Sri Lanka, le mosse contro i rifiuti plastici

Vero è che nel 2017 il governo dello Sri Lanka ha vietato lo scarico di rifiuti in aree aperte vicino ai santuari per animali e a più di 50 discariche sono state applicate recinzioni elettriche attorno al loro perimetro. Inoltre, i funzionari hanno vietato le importazioni di materie plastiche nello Sri Lanka nel tentativo di proteggere i loro pachidermi selvatici e altri animali, ma al momento la situazione continua ad apparire fuori controllo.
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Il ministro dell’ambiente Mahinda Amaraweera (Instagram)

Tanto che il ministro dell’ambiente Mahinda Amaraweera spiega: “I materiali plastici stanno provocando danni incalcolabili alla nostra fauna selvatica, agli elefanti, cervi e altri animali, dobbiamo agire immediatamente per arrestare questa situazione”. Gli abitanti di Ampara sono scettici sulle misure prese dal governo per affrontare il problema dei grandi mammiferi. “Non esiste un piano adeguato o un sistema per questo” dichiara, infatti, alla Reuters PH Kumara di un collettivo agricolo locale.
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Secondo l'ultimo censimento, questi grandi mammiferi sono attualmente circa 7.000 contro i 12.000 contati all'inizio del 1900

La testimonianza del fotografo Tilaxan

Secondo quanto risulta non sono stati i grandi mammiferi a invadere la discarica, ma la discarica, che aumenta ogni giorno di più, ad aver invaso il loro habitat naturale fino a che i cumoli di spazzatura non hanno attratto i pachidermi che vanno in giro in cerca di cibo. “Una discarica – situata vicino a un’area conosciuta come ‘Ashraf Nagar’ vicino alla foresta al confine con l’area di Oluvil-Pallakadu nel distretto di Ampara – è considerata la causa di questa nuova, distruttiva e malsana abitudine”, ha scritto il fotografo Tilaxan nel suo blog.
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Il branco visto e immortalato dal fotografo conta circa 25-30 esemplari (Instagram)

E ha spiegato che il branco di animali selvatici da lui ritratto, circa 25-30 esemplari “sono ora abituati a nutrirsi così vicino all’habitat umano e hanno anche iniziato a invadere le risaie e i villaggi vicini in cerca di altro cibo aggiungendo ulteriore tensione al già teso rapporto tra gli abitanti del villaggio e gli animali selvatici”. Quella delle discariche di rifiuti plastici non è infatti la sola mina che rende arduo se non proibitivo il cammino per la sopravvivenza degli ultimi esemplari nel Paese asiatico, dove i pachidermi, secondo l'ultimo censimento, sono attualmente circa 7.000 rispetto ai 12.000 all'inizio del 1900. Come se non bastasse la devastazione dei loro habitat, molti di loro infatti vengono avvelenati da agricoltori che cercano di tenerli lontani dalla loro terra.