Firenze, 29 ottobre 2024 – In Consiglio comunale a Firenze c’è forse il più giovane spettatore della storia. Gabriele, nato lo scorso 24 settembre, è il figlio dell’assessora a sport, politiche giovanili e tradizioni popolari Letizia Perini (30 anni) e dell’ex vice presidente dell’assemblea cittadina Emanuele Cocollini. Lei Pd, lui centrodestra. Perini se lo porta in aula, pure in giunta. In passeggino, verso Palazzo Vecchio. Non parliamo di ‘super mamma’ perché ora dovrebbe essere la normalità poter lavorare e gestire un figlio. “Eppure ancora non tutti lo capiscono”, confessa.
Perché?
“A volte io mi sono sentita giudicata da chi mi parlava. Qualcuno me lo ha detto chiaramente: meglio se dedichi questo tempo a tuo figlio anziché lavorare. Parole di chi proviene da una cultura diversa. Oggi ci sono ancora troppe mamme che devono prendere part time o addirittura smettere di lavorare nel momento in cui diventano madri”.
Come ha reagito a certi commenti?
“Mi hanno dato la forza di andare avanti. Poi io sono fortunata: ho una famiglia numerosa, siamo tre sorelle e ho un fratello. Facciamo i turni per Gabriele, anche con i miei genitori e i miei suoceri. Io ed Emanuele ci stiamo dividendo i compiti il più possibile e questo mi aiuta nel lavoro: lui è un libero professionista e può farlo, ma non tutti sono nella nostra condizione”.
Qualcuno, in Comune, riteneva che non avrebbe potuto fare l’assessora?
“No, su questo nessuno ha avuto dubbi. I miei colleghi mi hanno sostenuto, come la sindaca Sara Funaro che ringrazio: nessuna pressione, mi hanno detto di prendere il tempo necessario per organizzarmi”.
Ora che fase è?
“Mio figlio ha solo un mese e passiamo molte notti in bianco: ha bisogno di attenzioni, è normale. Poi tutto cambierà, già a tre mesi”.
E Gabriele segue la giunta.
“Sì, è un bambino buono. Dopo una settimana dal parto io sono riuscita già a fare le prime riunioni online, sempre prendendo i momenti necessari per il bambino: gli strumenti smart mi hanno aiutato”.
Suo padre è presidente di Publiacqua. Da piccola la portava alle riunioni di partito. Farà lo stesso con Gabriele?
“Se ne avrà piacere, perchè no. Poter trasmettere la passione al proprio figlio è meraviglioso”.
Prima dell’intervista mi ha detto: non parliamo di me solo come mamma. E allora: quando nascerà lo stadio Padovani?
“I lavori partiranno a primavera 2025. I lavori della tribuna dovrebbero durare 9 mesi ma serviranno altri interventi, in base a dove verranno fatte le aree di cantiere: il cronoprogramma preciso lo avremo solo dopo aver incontrato la ditta incaricata di svolgere i lavori”.
Non sono un po’ troppi 10 milioni di euro di fondi comunali per ristrutturare un impianto per il rugby?
“No, le posso garantire che tutto il mondo del rugby a livello nazionale sta aspettando questo evento. Si potranno ospitare le partite della nazionale femminile e dell’under 20. E pure le gare europee delle Zebre di Parma”.
Non ci verrà la Fiorentina.
“Vero”.
Del restyling allo stadio Franchi si occupa la sindaca Funaro. Ma lei ha incontrato il presidente Commisso?
“No, quando Funaro ha avuto la riunione con lui, io ero ricoverata in ospedale. Poi è ripartito per gli Stati Uniti. Ci vedremo appena tornerà”.
Novità sulla piscina Paganelli?
“L’8 novembre faremo un sopralluogo per stabilire un cronoprogramma effettivo sui lavori. Ci sono state criticità, che vogliamo risolvere. Lavoriamo sodo. A novembre avvieremo ad esempio la nuova palestra alla Barsanti, entro febbraio sarà finita. Sul tema delle tradizioni popolari poi stiamo mettendo la testa sulla creazione della Fondazione del Calcio Storico: l’iter è partito”.