Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Gerard Depardieu e le frasi oscene su una bambina. Il tracollo di un mostro (non più) sacro da tempo

Non è la prima volta che Gerard Depardieu finisce sotto accusa: negli anni sono state tante le donne che hanno dichiarato di essere state abusate dall'attore

di RICCARDO JANNELLO -
9 dicembre 2023
Depardieu shock, commenti sessisti anche su una bimba

Depardieu shock, commenti sessisti anche su una bimba

Viene strano pensare a quando in una delle sue interpretazioni più iconiche e pluripremiate, il Cyrano di Bergerac da Edmond Rostand nel film omonimo diretto da Jean-Paul Rappeneau (1990), Gerard Depardieu pronuncia una delle frasi più dolci della storia della letteratura di ogni tempo - “Ma poi che cos’è un bacio? Un apostrofo roseo fra le parole t’amo” - facendo da sensale fra Cristiano e Roxane, se le confrontiamo a quelle che ha pronunciato in Corea nel 2018, ma rese note solo ora da un programma d’inchiesta del secondo canale della Tv francese.

Frasi sessiste nei confronti di una bambina

L’attore quasi settantacinquenne (li compirà il 27 dicembre) si lascia andare in un maneggio a considerazioni volgari, sessiste, offensive sulle donne, fuori da qualsiasi logica, spiegando, a suo dire, perché le femmine amino montare a cavallo. La cosa spregevole e che “fa vomitare”, come molte hanno commentato, è che gli strali di Depardieu non si rivolgono solo alla sua interprete maggiorenne (“Le donne che fanno equitazione amano anche altro...”), ma anche a una bambina di dieci anni: “Se il cavallo va al galoppo, lei gode”. Senza ormai più limiti dopo una vita fatta di grandi successi artistici, ma anche di eccessi e alcol, fino al limite delle denunce per violenza sessualeSono almeno sedici le donne che hanno accusato Depardieu di abusi sessuali. L’attore è indagato dal 2020 per stupro ai danni dell’attrice Charlotte Arnould ed è stato accusato più di recente dalla collega Hélène Darras per una presunta aggressione sessuale perpetrata nel 2007 durante le riprese del film “Disco”. Intitolata “Gérard Depardieu: la caduta dell'orco”, l’ultima puntata della trasmissione di Tv2 i “Complèment d'Enquete” è stata vista da 1,52 milioni di telespettatori inorriditi.
gerard-depardieu-frasi-oscene

Gerard Depardieu al festival del cinema di Venezia ANSA/ETTORE FERRARI

Una vita di eccessi e scandali

Ma d’altronde tutta la vita dell’attore francese abbondante nelle sue esternazioni (“Sono 124 chili ma perché non ho un’erezione sennò sarei 126”) è stata percorsa da eventi paralleli a quelli artistici che hanno fatto sobbalzare sulle sedie i suoi connazionali. Quasi a introdurre la sua sfrenata sessualità, l'indimenticabile scena di “Novecento”, il capolavoro di Bernardo Bertolucci (1976), nella quale il ménage à trois con Robert De Niro e Stefania Casini rappresenta la perversione massima nella provincia italiana di allora. Nudo è apparso anche in altri film come “L’ultima donna” e “Ciao maschio” entrambi del nostro Marco Ferreri.  Ma non è solo il sesso che ha accompagnato una vita artistica piena di grandi soddisfazioni con interpretazioni uniche sia nella commedia sia nei drammi. Anche da un punto di vista sociale e politico Depardieu riesce a sconvolgere. E’ nota la sua fuga dalle tasse quando nel 2012 ha preso prima la residenza in un paesino del Belgio alla frontiera con la Francia, Néchin, e poi ne ha ottenuto la cittadinanza perché in patria Hollande aveva tassato del 75% i grandi patrimoni. A seguito di questo fatto restituì il passaporto e mise in vendita per 50 milioni di euro la sua casa di Parigi. Fu allora che si fece avanti il presidente russo Vladimir Putin dicendosi disponibile a consegnare a Depardieu il passaporto russo: la firma per la concessione della nazionalità è avvenuta il 3 gennaio 2013. E il 6 gennaio l’attore ha effettivamente raggiunto quel Paese dove, oltre a ricevere il suo passaporto, ha avuto l'occasione di pranzare con lo stesso Putin sul Mar Nero in vista delle festività natalizie ortodosse.
gerard-depardieu-frasi-oscene

L'attore prima di una conferenza stampa a Lisbona nel 2016 (Ansa)

Depardieu e la politica

A causa del sostegno al governo di Mosca nel caso dell’annessione della Crimea, nel 2015 è stato inserito nell'elenco delle persone a cui è stato vietato l'ingresso in Ucraina. Ma ancora prima, nel 1970, si era convertito all’Islam salvo poi recedere nel 1972. Il suo legame con la sinistra francese era storico e fondato, ma improvvisamente, nel 2017, si espone per il candidato del Front National di Marine Le Pen contro gli esponenti di En Marche e del Partito comunista.  E poi c’è l’alcol che l’ha accompagnato in diverse vicende, la più eclatante il 16 agosto 2011 quando un volo CityJet da Parigi a Dublino è stato ritardato di un’ora e mezzo perché Depardieu, ubriaco, al diniego di usare la toilette in fase di decollo ha urinato nel corridoio di fronte a tutti i passeggeri.  L’attore ha una vita sentimentale molto movimentata, quattro figli da tre donne diverse (con il dramma che uno di loro è morto di polmonite a meno di 40 anni) e tre nipoti, ma di certo questi ultimi episodi coreani possono pesare molto sulla considerazione dei francesi e non solo. “Mi fa vomitare – ha dichiarato Justine Becattini, presentatrice del programma “La France a un incroyable talent” -. Se noi cavallerizze montiamo a cavallo, è perché quegli animali sono molto più umani, intelligenti e rispettosi di lei”. E giocando con le paole e con i precedenti giudizi della critica, un’altra attrice ha commentato: “Depardieu è un mostro, ma non più sacro”.