Il Governo giapponese ha allo studio l'innalzamento dell'età per
i rapporti sessuali consenzienti con minori da 13 anni (si tratta dell'età più bassa tra i Paesi del G7)
a 16. La revisione del codice penale prevede di trasformare in reato il rapporto sessuale con le persone di età inferiore ai 16 anni, così come il fenomeno del
voyeurismo, con l'obiettivo di
proteggere i minori più vulnerabili da parte degli adulti. Entro l'estate la riforma legislativa dovrebbe passare.
Inasprimento delle pene
A questo riguardo il
Consiglio legislativo del ministero della Giustizia ha presentato al numero uno del dicastero,
Ken Saito, le bozze sull'inasprimento delle pene, che comprendono anche la punizione delle
attività di riprese segrete delle parti intime dei minori e la condivisione pubblica delle immagini. L'età del consenso in Giappone è rimasta invariata dalla sua promulgazione nel 1907, e si confronta con i 16 anni negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, i 15 di Francia e Grecia e i 14 in Italia e Germania.
Manifestazioni in Giappone per la revisione del codice penale
Sentenze più consistenti
Per limitare le difficoltà a provare l'aggressione sessuale in situazioni in cui la vittima non può opporre resistenza, le revisioni comprenderanno diverse valutazioni delle impossibilità di difendersi dalla violenza subita: tra cui l'intossicazione, l'utilizzo di droghe, e i vari abusi legati alla forza fisica e la sudditanza psicologica. I termini di prescrizione dell'azione penale saranno inoltre estesi da 10 a 15 anni per
i rapporti sessuali forzati e l'accusa di stupro, e da 15 a 20 anni per gli atti osceni con lesioni. Il ministro della Giustizia,
Yusuke Asanuma ha dichiarato: "Non significa rendere più semplice o difficile per le vittime vincere una causa di stupro, ma le sentenze saranno certamente più consistenti".
Il dibattito interno e le ondate di protesta
Nel 2017 il governo aveva rivisto il codice penale sui reati sessuali per la prima volta in più di un secolo, ma
gli attivisti avevano giudicato insufficienti i tentativi di riforma. Due anni, nel 2019, dopo una serie di assoluzioni in casi di stupro aveva innescato
manifestazioni a livello nazionale. Ora le organizzazioni per i diritti civili hanno accolto positivamente la proposta della commissione, sebbene resterebbe comunque in vigore un’eccezione per le coppie in cui tutte e due le persone hanno almeno 13 anni e la differenza di età con il o la partner è inferiore a 5 anni.