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Home » Attualità » Il calendario della rinascita 2022: contro la violenza sulle donne e per sostenerle 365 giorni l’anno

Il calendario della rinascita 2022: contro la violenza sulle donne e per sostenerle 365 giorni l’anno

Donne di tutte le etnie, fisicità ed età. Sarajò Mariotti e Rebecca Goetze lanciano il calendario della rinascita 2022, anche con il sostegno della regione Toscana, della provincia di Pisa e del comune: "Il primo passo per un contatto tra soggetti chiamati a lavorare insieme"

Enrico Salvadori
16 Novembre 2021
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Può un calendario sensibilizzare le coscienze e toccare le corde giuste a proposito di un problema dolorosissimo purtroppo sempre di più agli onori della cronaca con un’escalation drammatica? Decisamente sì. Ed è quello che si augurano le autrici del progetto “Calendario della rinascita 2022” soprattutto sull’onda dell’entusiasmo della prima edizione caratterizzata da un grande successo. Anche perché i fini sono nobili. Ne citiamo solo due: la sensibilizzazione verso un pubblico sempre più vasto su un problema che ci angoscia tutti i giorni quando ascoltiamo la terribile sequenza delle violenze di cui sono oggetto le donne e il fatto, non secondario, che il ricavato delle vendite delle copie del calendario andrà devoluto in beneficenza alla “Casa della Giovane”, una onlus internazionale che ha una sede anche a Pisa e che lavora con impegno sul territorio. L’auspicio di una rinascita era presente non solo nel titolo ma anche nell’animo degli ideatori poco più di un anno fa, quando si era usciti dalla prima, devastante, ondata della pandemia. Così le due ideatrici diedero corpo alla prima edizione. Ma si stava profilando la seconda ondata di contagi e la pandemia non ha allentato la sua morsa e men che meno i casi di violenza domestica che il Covid 19 con i suoi disagi ha alimentato: abusi fisici, emotivi, psicologici che necessitano di un ulteriore sforzo per inviare un concreto messaggio di speranza.

È per questo che Rebecca Goetze  – una presentatrice di eventi live e televisivi, fotomodella, indossatrice e attrice, di nazionalità statunitense, che vive e lavora da più di dieci anni a Pisa e Sarajò Mariotti modella – indossatrice che ha lavorato e opera ancora per i marchi più prestigiosi della moda italiana e non, come Versace, Valentino, Ermanno Scervino, Michael Kors e Mariella Burani – propongono per il secondo il Calendario della rinascita. “Tutti noi – dicono Rebecca e Sarajò – dobbiamo rinascere, sperando di dare la forza ad un messaggio chiaro: la vita può e deve migliorare, e domani è sempre l’opportunità di una rinascita, mano nella mano, tutti insieme”. I primi a crederci sono stati i rappresentanti delle istituzioni e anche questa è una notizia: Regione Toscana, Provincia di Pisa, amministrazioni comunali di Pisa, San Giuliano Terme, Cascina non hanno fatto mancare il loro sostegno. Tra poche settimane sarà presentato il nuovo prodotto: dodici immagini per altrettanti mesi con l’obiettivo primario di far capire a chi sfoglia quelle pagine appese a un muro che per tutti i 365 giorni all’anno è il 25 novembre, il giorno in cui si celebra la lotta contro la violenza sulle donne. Non un giorno solo, ma sempre.

Regione toscana, comune e provincia sostengono il progetto

Nel calendario le frasi di auspicio di una rinascita dopo i momenti bui nella vita, sono abbinate alle immagini eleganti e mai volgari di donne di tutte le etnicità, età e fisicità. E in tutti gli scatti dei vari mesi del 2022 compare il simbolo universale della lotta alla violenza sulle donne: le scarpe rosse. Le modelle selezionate, aspiranti professioniste, sono affidate a fotografi e videomaker di valore e a un team di hair stylist e truccatrici. Il progetto quest’anno viene realizzato a livello nazionale, con shooting in diverse città importanti sul tutto il territorio dello Stivale. E può essere interpretato anche come il primo passo per un contatto tra soggetti chiamati a lavorare insieme in eventuali nuove esperienze lavorative future. Per Rebecca Goetze il progetto vale ancora di più a livello personale perché è stata lei stessa vittima di una violenza da ragazza e si sente particolarmente vicina alle donne che soffrono per un trauma che è molto difficile da superare.

“È un’idea che poco più di un anno fa nacque come una scommessa – spiega Rebecca Goetze – ma ora è qualcosa di importante. Riceviamo tante adesioni e tante richieste del calendario. Noi sottolineiamo la qualità del nostro gruppo di lavoro in ogni suo componente. E l’edizione 2022 del Calendario della rinascita avrà una dedica particolare: quella per Gianna Gambaccini, assessore al sociale dell’amministrazione comunale pisana venuta a mancare in questi mesi e che ha molto creduto sin dall’inizio nel progetto. Lavoriamo anche per ricordarla. Anzi per noi Gianna è sempre qui con il gruppo, a credere in quello che facciamo e sostenerci con i suoi incitamenti”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Può un calendario sensibilizzare le coscienze e toccare le corde giuste a proposito di un problema dolorosissimo purtroppo sempre di più agli onori della cronaca con un’escalation drammatica? Decisamente sì. Ed è quello che si augurano le autrici del progetto “Calendario della rinascita 2022” soprattutto sull’onda dell’entusiasmo della prima edizione caratterizzata da un grande successo. Anche perché i fini sono nobili. Ne citiamo solo due: la sensibilizzazione verso un pubblico sempre più vasto su un problema che ci angoscia tutti i giorni quando ascoltiamo la terribile sequenza delle violenze di cui sono oggetto le donne e il fatto, non secondario, che il ricavato delle vendite delle copie del calendario andrà devoluto in beneficenza alla “Casa della Giovane”, una onlus internazionale che ha una sede anche a Pisa e che lavora con impegno sul territorio. L’auspicio di una rinascita era presente non solo nel titolo ma anche nell’animo degli ideatori poco più di un anno fa, quando si era usciti dalla prima, devastante, ondata della pandemia. Così le due ideatrici diedero corpo alla prima edizione. Ma si stava profilando la seconda ondata di contagi e la pandemia non ha allentato la sua morsa e men che meno i casi di violenza domestica che il Covid 19 con i suoi disagi ha alimentato: abusi fisici, emotivi, psicologici che necessitano di un ulteriore sforzo per inviare un concreto messaggio di speranza. È per questo che Rebecca Goetze  - una presentatrice di eventi live e televisivi, fotomodella, indossatrice e attrice, di nazionalità statunitense, che vive e lavora da più di dieci anni a Pisa e Sarajò Mariotti modella - indossatrice che ha lavorato e opera ancora per i marchi più prestigiosi della moda italiana e non, come Versace, Valentino, Ermanno Scervino, Michael Kors e Mariella Burani - propongono per il secondo il Calendario della rinascita. “Tutti noi – dicono Rebecca e Sarajò - dobbiamo rinascere, sperando di dare la forza ad un messaggio chiaro: la vita può e deve migliorare, e domani è sempre l’opportunità di una rinascita, mano nella mano, tutti insieme”. I primi a crederci sono stati i rappresentanti delle istituzioni e anche questa è una notizia: Regione Toscana, Provincia di Pisa, amministrazioni comunali di Pisa, San Giuliano Terme, Cascina non hanno fatto mancare il loro sostegno. Tra poche settimane sarà presentato il nuovo prodotto: dodici immagini per altrettanti mesi con l’obiettivo primario di far capire a chi sfoglia quelle pagine appese a un muro che per tutti i 365 giorni all’anno è il 25 novembre, il giorno in cui si celebra la lotta contro la violenza sulle donne. Non un giorno solo, ma sempre.

Regione toscana, comune e provincia sostengono il progetto

Nel calendario le frasi di auspicio di una rinascita dopo i momenti bui nella vita, sono abbinate alle immagini eleganti e mai volgari di donne di tutte le etnicità, età e fisicità. E in tutti gli scatti dei vari mesi del 2022 compare il simbolo universale della lotta alla violenza sulle donne: le scarpe rosse. Le modelle selezionate, aspiranti professioniste, sono affidate a fotografi e videomaker di valore e a un team di hair stylist e truccatrici. Il progetto quest’anno viene realizzato a livello nazionale, con shooting in diverse città importanti sul tutto il territorio dello Stivale. E può essere interpretato anche come il primo passo per un contatto tra soggetti chiamati a lavorare insieme in eventuali nuove esperienze lavorative future. Per Rebecca Goetze il progetto vale ancora di più a livello personale perché è stata lei stessa vittima di una violenza da ragazza e si sente particolarmente vicina alle donne che soffrono per un trauma che è molto difficile da superare. “È un’idea che poco più di un anno fa nacque come una scommessa – spiega Rebecca Goetze – ma ora è qualcosa di importante. Riceviamo tante adesioni e tante richieste del calendario. Noi sottolineiamo la qualità del nostro gruppo di lavoro in ogni suo componente. E l’edizione 2022 del Calendario della rinascita avrà una dedica particolare: quella per Gianna Gambaccini, assessore al sociale dell’amministrazione comunale pisana venuta a mancare in questi mesi e che ha molto creduto sin dall’inizio nel progetto. Lavoriamo anche per ricordarla. Anzi per noi Gianna è sempre qui con il gruppo, a credere in quello che facciamo e sostenerci con i suoi incitamenti”.
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