![La piccola Loujin. Fonte: Fanpage La piccola Loujin. Fonte: Fanpage](https://luce.lanazione.it/image-service/version/c:NjY4YWZiOGQtOGJmNC00:Nzc2N2Q4/la-piccola-loujin-fonte-fanpage.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
La piccola Loujin. Fonte: Fanpage
Un'altra tragedia si è verifica tra i migranti. Questa volta è toccato ad una bimba siriana di 4 anni di nome Loujin Ahmed Nasif, morta di sete su un barcone bloccato da giorni in mezzo al Mediterraneo. Nonostante i ripetuti appelli di Alarm Phone, nessuno è infatti intervenuto per soccorrere il barcone, da dieci giorni alla deriva in mare.
![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/09/192c3c71f6a4a40b29cbf64f6dfc09f1.jpg)
Sul barcone oltre alla piccola Loujin c'erano altre 60 persone
"Il nostro cuore è in cenere"
La piccola era partita dal Libano alla volta dell'Europa insieme ai genitori e alla sorella di un anno e mezzo. A riportare la notizia è stata l'attivista Nawal Soufi, che da anni vive in Sicilia e si occupa di salvataggi. "Il suo pianto inconsolabile avrebbe commosso anche i sassi. Avete idea di cosa significhi per un genitore vedere morire una figlia in questo modo atroce?", ha commentato il padre, Ahmad Adbelkafi Nasif, come riporta La Stampa. I membri della famiglia, siriani rifugiati in Libano che sognavano una nuova vita in Italia, si trovavano in un barcone con altre 60 persone. "La barca si trovava nella zona Sar (Search and rescue) di Malta e ho subito avvertito le autorità di La Valletta. Dopo un giorno di silenzio mi è stato risposto che c'era una nave in avvicinamento: 'Il salvataggio è solo questione di tempo', mi è stato detto". Ma così non è stato ha spiegato Soufi che ha ricevuto l'Sos. "Svuotavamo lo scafo con i secchi, era evidente che stavamo naufragando", racconta invece Nasif. Solo dopo aver vagato fra le acque di Grecia, Cipro e Malta, l'imbarcazione finalmente ha ricevuto aiuto dalle autorità greche, ma la piccola Loujin, ormai era morta. L'altra bimba è ricoverata in gravi condizioni, perché avrebbe bevuto troppa acqua di mare, pensando di potersi dissetare. La mamma, invece, è riuscita a salvarsi ma non ha saputo trattenere il dolore: "Il nostro cuore è in cenere", ha commentato.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/09/nawal3_2955776.jpg)
L'attivista Nawal Soufi che da anni si occupa di salvataggi