
lucky il cane fortunato salvato dagli attivisti in cina

Lucky, il cane fortunato salvato da alcuni attivisti cinesi dal macello di Yulin (Foto Credit Humane Society International)
Gli attivisti: "Probabilmente Lucky è stato rubato dalla casa di qualcuno"
"Dai suoi comportamenti socievoli e dall’abitudine a stare al guinzaglio è evidente che un tempo sia stato un cane da compagnia — spiegano dalla Humane Society International, che ha rilanciato la sua storia e che da tempo è impegnata nelle campagne contro questa cruenta abitudine — . Con tutta probabilità era stato rubato". Una sorte che tocca a molti cani in questa parte della Cina, che nel resto del mondo ha conquistato notorietà proprio grazie al "Festival del litchi e della carne di cane", che celebra una tradizione che anche in Estremo Oriente sta ormai scomparendo ma che è ancora viva in alcune aree rurali. Il festival in realtà non è poi così tradizionale: è stato lanciato nel 2010 per questioni potremmo dire di marketing, proprio per rilanciare un’abitudine alimentare sempre più in disuso."La maggior parte delle persone in Cina non mangia i cani — sottolinea una nota della Hsi — e anche a Yulin i sondaggi dimostrano che il 72% degli abitanti non se ne nutra regolarmente, malgrado gli sforzi dei commercianti di promuoverla. In tutta la nazione si registra una significativa opposizione al commercio di carne di cane e cresce la sensibilità per il benessere degli animali, quelli da compagnia in particolare». Era stato proprio il governo di Pechino, tramite il ministero dell’Agricoltura, a diramare una dichiarazione ufficiale, nel 2020, per sottolineare che cani e gatti non vanno considerati bestiame per il consumo umano. In due grandi città della Cina continentale, Shenzhen e Zhuhai, il consumo di carne di questi animali è stato del tutto vietato, con il consenso del 75% della popolazione.

Alcuni cani rinchiusi in un negozio cinese prima di essere macellati per il festival di Yulin (Foto Credit Humane Society International)
"Lucky si è salvato per un pelo"
La tradizione dunque non è più sentita dalla maggior parte dei cinesi. Tuttavia, il festival di Yulin riscuote ancora un notevole successo, con appassionati e curiosi che ogni anno arrivano da tutta la Cina per assaggiare un po' di carne di cane. "Lucky si è salvato per un pelo perché nel negozio era rimasta in vendita solo una carcassa, facendo di lui il prossimo — spiega Peter Li, specialista di politica cinese di Hsi —. Ma si tratta solo di uno tra milioni di cani che soffrono per mano dei commercianti in tutta la Cina e uno dei migliaia che finiscono a Youlin per l’evento del solstizio d’estate. Molti di questi sono rapiti dai cortili delle abitazioni o addirittura dagli abitacoli delle vetture parcheggiate".
Il salvataggio di Lucky da parte degli attivisti cinesi (Foto Credit Humane Society International)