Patrick Zaki: “Rimosso il mio video su Rafah, è censura”

L’attivista egiziano aveva pubblicato sul suo profilo Instagram un video dell’attacco a Rafah, ma gli è stato rimosso: “Dietro il pretesto delle politiche di Meta, il tentativo di reprimere le accuse al governo israeliano”

30 maggio 2024
PATRICK ZAKI

PATRICK ZAKI

“Sono profondamente turbato/a dalla recente censura dei miei video da parte di Meta”. E’ la denuncia che fa l'attivista egiziano Patrick Zaki sul suo profilo Instagram, nel condividere la sospensione del post pubblicato ieri sulla strage di Rafah a Gaza. Il motivo della cancellazione sarebbe la violenza esplicita delle immagini, ma secondo Zaki c’è altro.

"È sconcertante vedere che i miei contenuti sono stati rimossi sotto il pretesto delle politiche di Meta, quando il vero motivo sembra essere il loro tentativo di reprimere qualsiasi video che accusi il governo israeliano”.

"La strage di Rafah - prosegue Zaki - è stata un evento tragico che ha causato la perdita di vite innocenti, ed è importante che il mondo sia a conoscenza di tali atrocità. Rimuovendo i miei video, Meta sta zittendo le voci di coloro che cercano giustizia e responsabilità per le vittime di questo atto aberrante. La censura serve solo a perpetuare il ciclo di violenza e ingiustizia, ed è fondamentale che piattaforme come Meta permettano un dialogo aperto e la condivisione di diverse prospettive. È deludente vedere un’azienda che privilegia gli obiettivi politici rispetto alla libertà di espressione e alla ricerca della verità". 

L’attivista, in conclusione, esorta il gigante dei social “a riconsiderare la loro decisione e a consentire la diffusione di informazioni sulla strage di Rafah e su altre questioni importanti che meritano attenzione globale”.