Pena di morte: arcaica ma ancora attuale: 600 esecuzioni quelle dichiarate nel 2021

Il 30 novembre è la giornata contro la pena di morte, in ricordo dell'abolizione voluta nel 1786 dal Granducato di Toscana. "Strumento inumano di cui non si è mai dimostrata l'efficacia come deterrente"

di LISA GIORNI -
30 novembre 2023
Un frame tratto dal film:" Il Miglio Verde"

Un frame tratto dal film:" Il Miglio Verde"

Il 30 novembre di 237 anni fa veniva abolita, per la prima volta nella storia, la pena di morte. A fare da apripista in questo senso, nel 1786, fu il Granducato di Toscana con Pietro Leopoldo. Oggi, "Festa della Toscana", la giornata è quindi dedicata a quell'avvenimento rivoluzionario, numerose le iniziative per alzare la voce contro questa pena inumana. Si riflette su quanta strada è stata fatta riguardo a questa pratica, che ha origini nell'antichità, ma ancora non è sufficiente, per mettere un punto definitivo alle esecuzioni capitali emesse ancora oggi in numerosi stati del mondo.

La storia

La pena di morte esiste da sempre. Se ripercorriamo brevemente la storia di questa degradante pena ci accorgiamo che già Il codice di Hammurabi (1700 a.c.) la prevedeva. Successivamente fu applicata anche nel mondo greco-romano e nel Medioevo. La pena capitale veniva inflitta per colmare un desiderio di vendetta e punire chi si era macchiato di reati come: omicidio, spionaggio, furto e sacrilegio. Inoltre era ritenuta utile per la sicurezza della società ed era considerata un deterrente per i potenziali criminali. Nel mondo antico e nel Medioevo numerosi intellettuali si schierarono contro la pena di morte. Il vero dibattito sul tema però iniziò durante l'Illuminismo, nel Settecento, grazie al libro: "Dei delitti e delle pene" del filosofo Cesare Beccaria che definì l'esecuzione inumana e inutile alla riduzione dei crimini. Le sue idee iniziarono a circolare e molti Paesi riconsiderarono i reati per cui era prevista la pena capitale. Finché Il 30 novembre 1786 il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolirla ufficialmente.
pena-di-morte-30-novembre

Cesare Beccaria: autore "Dei delitti e delle pene"

Con il passare degli anni molti altri l'hanno abolita principalmente appellandosi a motivi etici, in quanto la pena dovrebbe essere finalizzata alla rieducazione del reo e  poi perché non è mai stato dimostrato che abbia un effetto deterrente nei confronti dei potenziali criminali e che quindi contribuisca in qualche modo a ridurre i crimini.

La pena di morte oggi

Eppure ancora oggi si discute molto della pena capitale, in vigore e applicata in 53 Stati del mondo, per lo più afroasiatici. Altri Paesi, invece, pur prevedendola nel loro ordinamento giuridico non la emettono ormai da molti anni. Quante persone vengono condannate a morte nel mondo? Non è chiaro. Amnesty International ha calcolato che nel 2021 sono state eseguite almeno 579 esecuzioni. Il numero è sicuramente più alto, perché molti Stati non rendono pubblici i dati relativi all'inumana pena. Primo tra tutti la Cina, secondo Amnesty le esecuzioni sarebbero emesse per un migliaio di persone ogni anno. Seguono a ruota in questo triste primato: Iran, Egitto e Arabia Saudita. Tra i reati per i quali è prevista la pena di morte oggi ci sono: l'omicidio volontario, lo spionaggio, il terrorismo, la blasfemia, in qualche caso l'adulterio e l'omosessualità. Nell'ordinamento cinese la pena di morte è prevista anche per alcuni illeciti finanziari. Le condanne sono eseguite con metodi diversi: la fucilazione, l'iniezione letale (ad esempio di farmaci che provocano la morte), l'impiccagione, la decapitazione e la lapidazione. Le esecuzioni avvengono principalmente nelle carceri e in luoghi pubblici.

Le iniziative del 30 novembre

Dal Colosseo a Roma alla fontana di piazza De Ferrari a Genova, oggi, 2000 monumenti saranno illuminati per dire no alla pena di morte. La giornata è dedicata anche ad una mobilitazione mondiale in favore di Kenneth Smith, detenuto nel braccio della morte in Alabama, la cui esecuzione con l'azoto è stata fissata il prossimo 25 gennaio.
pena-di-morte-30-novembre

Il Colosseo illuminato contro la pena di morte

La Comunità di Sant'Egidio, che negli ultimi anni ha portato avanti una campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale, invita tutti oggi, alle 18, ad una manifestazione al Colosseo, accanto all'Arco di Costantino, dal titolo "Cities for Life - Città contro la pena di morte" trasmessa in live streaming sui canali web della Comunità. Tra le personalità che interverranno Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio e Gary Drinkard, ex condannato a morte dall'Alabama. "Dal 1786 molta strada è stata fatta nel cammino che porta all'abolizione della pena capitale nel mondo- afferma la Comunità- ma tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, di cui non si è mai dimostrata l'efficacia come deterrente, mentre degrada la dignità degli Stati, riducendoli a meri esecutori di ingiustizia". Rai Cultura propone alle 18.50 su Rai 5, un suggestivo percorso tra note e parole, ideato da Sandro Cappelletto e dal pianista Simone Soldati, per ricordare la storica decisione presa dal Granduca Pietro Leopoldo. Durante il concerto musiche di Franz Schubert e Ludwig van Beethoven, con citazioni anche dal Codice leopoldino. Oggi al Teatro della Compagnia a Firenze si è tenuta "La Festa della Toscana". Hanno partecipato all'iniziativa anche la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra e Rosy Bindi. Quest' edizione è stata dedicata a Don Milani.