Pietro Morello pestato, il video su Instagram: “La cultura fa più paura delle botte”

Il musicista e operatore umanitario che lavora coi bambini è stato picchiato da cinque persone. “Urlavano il mio nome e il mio cognome quindi sapevano benissimo chi io fossi”

di Redazione Luce!
6 luglio 2024

Pietro Morello è stato picchiato da 5 persone (Instagram)

“Ahia”. Un’esclamazione che descrive perfettamente la sofferenza di Pietro Morello, come se il volto pieno di lividi e l’espressione amareggiata negli occhi non fossero abbastanza. Torinese, classe ‘99, musicista, attivista e content creator da oltre 3,5 milioni di followers su Tiktok, Morello racconta in un video su Instagram di aver subito un’aggressione violenta da parte di cinque persone che sapevano benissimo chi lui fosse e che quindi era evidentemente preparata. 

“Ho lividi dappertutto. Occhi, labbro, schiena, braccia. Mi hanno pestato, in cinque. Vigliacchi – racconta il 25enne, molto noto per le sue attività benefiche a favore dei bambini in ospedale e le missioni in Africa sempre a sostegno dei minori –. Urlavano il mio nome e il mio cognome quindi sapevano benissimo chi io fossi, ma questo non conta niente. Quello che non ho capito è: perché?”, si domanda. 

Forse per aver parlato di “fascisti” in un video di qualche giorno fa, ipotizza. Allora lo ripete, “a testa alta: Fascisti!”. Oppure la ragione del pestaggio è da cercarsi in un’altra sua dichiarazione, quella in cui definisce “l’omofobia una malattia”. Quest’ultima affermazione chiude un video in cui il musicista risponde a un commento in cui un utente gli ha scritto “con questi atteggiamenti di frociaggine hai rotto”, utilizzando la stessa espressione usata da Papa Francesco per i seminaristi e in generale il clero omosessuale all’interno del Vaticano. 

Pietro Morello (Instagram)
Pietro Morello (Instagram)

"Bravi. Bravi. Così riconfermate solamente una delle cose in cui credo di più in assoluto. Ovvero che le parole e la cultura, se usate bene possono fare molta più paura delle botte. Stro*zi”, conclude Pietro Morello. Sotto il video sono stati tanti i followers che hanno espresso solidarietà al poliedrico musicista, ringraziandolo anche per le sue parole e la volontà di rispondere con cultura e rispetto alla violenza.