Pugni e manganellate a una donna trans, uno degli agenti condannato a 10 mesi per lesioni

L’episodio risale al maggio 2023, quando alcuni poliziotti erano intervenuti su segnalazione perché una persona stava gridando contro i passanti a Milano, zona Bocconi, che era stata immobilizzata con lo spray al peperoncino

5 luglio 2024
Due frame del video che riprende il “fermo“ di una trans da parte di quattro agenti della polizia locale

Due frame del video che riprende il “fermo“ di una trans da parte di quattro agenti della polizia locale

Avevano colpito una donna trans di 43 anni con calci e manganellate, anche in testa, immobilizzandola poi col ricorso dello spray al peperoncino che ne aveva impedito la fuga dall’aggressione, avvenuta a Milano, in zona Bocconi, a maggio del 2023. Ora uno degli agenti della polizia locale che avevano malmenato la signora – esatto, avete letto bene, erano state le forze dell’ordine, lo raccontavamo qui – è stato condannato a dieci mesi con il rito abbreviato per lesioni aggravate.

La sentenza del Gup 

Lo ha deciso il gup di Milano Patrizia Nobile, accogliendo la richiesta del pm Giancarla Serafini. Rinviati a giudizio altri due vigili per lesioni e falso, e la stessa 43enne, a sua volta accusata di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazione della propria identità e ricettazione in merito a una tessera per i trasporti pubblici che le era stata trovata addosso. Altrettanti agenti, che erano accusati soltanto di falso per la relazione redatta in merito all'intervento, sono stati invece prosciolti perché il fatto non costituisce reato. Il processo comincerà il prossimo 14 novembre davanti ai giudici della Nona sezione penale.

La vicenda 

Una colluttazione in pieno giorno, una mattina di maggio dello scorso anno. La scena delle manganellate era stata ripresa da alcuni studenti affacciati alla finestra ed era diventata virale sui social in breve tempo. L’allora 42enne, difesa dall'avvocato Debora Piazza, aveva presentato denuncia sostenendo che gli agenti si fossero accaniti su di lei in quanto transessuale, e che quindi la matrice fosse transfobica. Stando alla sua versione, dopo il pestaggio e dopo che i vigili le avevano spruzzato dello spray al peperoncino in volto, la donna sarebbe stata trattenuta in auto diversi minuti.

L'intervento dei vigili era iniziato la mattina del 24 maggio 2023 in via Giacosa, vicino al parco Trotter di Milano, perché era stata segnalata una persona visibilmente agitata che gridava contro i passanti. Dopo essere stata fatta salire in auto per essere portata al Reparto radio mobile di via Custodi per l'identificazione, la donna avrebbe detto di non sentirsi bene e, scendendo dalla macchina, avrebbe tentato la fuga. Una volta raggiunta in via Sarfatti sarebbe iniziata l'aggressione. Uno dei vigili, nel corso di una delle scorse udienze, aveva offerto un risarcimento alla donna di poche migliaia di euro, accettato come acconto in caso di eventuale risarcimento per un danno maggiore. Per il vigile condannato oggi a 10 mesi con pena sospesa è stato anche stabilito un risarcimento da liquidarsi in sede civile.