Manganellate e violenza estrema. Una donna a terra, circondata da alcuni agenti. Uno di loro la colpisce con un manganello, un altro la rende inoffensiva con lo spray urticante. Poi, cercano di ammanettarla e lei riceve un ulteriore colpo. Sono i frame di un video che riprende un intervento della polizia locale,
avvenuto questa mattina a Milano commentati sul post del profilo Instagram di Luce!
Tutto sarebbe iniziato in zona
Parco Trotter, dove la donna trans avrebbe infastidito alcuni bimbi e passanti fuori da una scuola. La Locale a quel punto l’avrebbe fermata - non senza fatica -, l’avrebbe caricata in auto e avrebbe cercato di portarla negli uffici di via Custodi.
Manganellate alla transessuale
Nel tragitto, però, la donna avrebbe continuato a dare in escandescenze e avrebbe finto un malore, costringendo i
ghisa a fermarsi. Poi, dopo un tentativo di fuga e dopo aver ferito due agenti a calci, sarebbe stata bloccata come si vede nel video. Ora la Procura di Milano sta facendo accertamenti sul caso: della vicenda è stata informato il procuratore aggiunto
Laura Pedio e il procuratore
Marcello Viola. Sarà aperto un fascicolo di indagine. “Non è certo una bella immagine anzi è un fatto grave”, ha detto il sindaco di Milano,
Giuseppe Sala. Poi, ha proseguito: “Però, per potere formalmente intervenire è necessario che la polizia locale faccia una relazione, nelle more di questa relazione i vigili in questione sono stati messi in servizi interni. Poi alla luce della risultato della relazione si potranno fare due cose: prender provvedimenti, come ad esempio la sospensione o anche arrivare a fare una denuncia, cosa da non escludere, da parte nostra all’Autorità Giudiziaria”.
La senatrice dell’Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Cucchi ha annunciato: “Porteremo il caso in Aula“
La senatrice dell’Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Cucchi
La senatrice dell’Alleanza Verdi Sinistra
Ilaria Cucchi ha annunciato: “Porteremo il caso in Aula. Le immagini che si vedono sono gravissime e non devono lasciare indifferenti, perché usare i manganelli, soprattutto in quella maniera, è vietato”.
Lo sgomento di Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria: “E’ talmente rabbioso il pestaggio a una persona trans inerme a Milano che non riesco a rivedere quel video senza rabbrividire“
“Sono riuscito a vedere quel video una sola volta perché c’è una persona seduta a terra e inerme, che non stava minacciando nessuno, presa a calci, colpita, trascinata e immobilizzata non da bulli di quartiere, ma da uomini che indossano la divisa della polizia municipale a Milano”. Queste le parole dell’ex parlamentare e attivista
Vladimir Luxuria a commento del video che ritrae gli agenti della Polizia locale di Milano mentre, in servizio,prendono a manganellate una “ trans straniera” sottolineando: “Queste persone non meritano la divisa che indossano e mi auguro vengano immediatamente spogliate di quella divisa che offendono”. Luxuria invita però anche a “riflettere sul clima di odio che fomenta una certa politica che, in maniera ossessiva, parla di minaccia dell’
ideologia gender. Queste sono purtroppo le conseguenze di un clima di
transfobia e violenza da condannare senza se e senza ma”. Luxuria infine ringrazia le “donne che hanno ripreso la scena: senza di loro non lo avremmo mai saputo e chissà quanti altri episodi non sappiamo”.
La polemica politica e la condanna dei social
Un frame del video girato durante il “fermo“ di una transessuale da parte di quattro agenti della polizia locale di Milano
Ha scatenato la polemica anche sui social il video che ritrae quattro agenti della Polizia locale di Milano che cercano di immobilizzare una transessuale e la prendono a manganellate. C’è chi parla di "comportamento sproporzionato" dei vigili milanesi, "spero che vengano denunciati" aggiunge qualcuno perché "di fatto già immobilizzata ma si sono scagliati con
spray al peperoncino, calci, con manganellate al torace e testa". C’è poi chi chiede che i vigili vengano rimossi dal loro incarico, "uno scempio aberrante!! Trovateli e cacciateli a calci" o chi osserva, "mi aspetto la stessa foga nella lotta al crimine contro gli spacciatori armati di coltelli e bottiglie in stazione Centrale". "Barbarie - ha scritto
Marco Furfaro - Se la persona in questione infastidiva come pare dei bambini all’ingresso di una scuola e minacciava i vigili di
infettarli con l’Aids la questione cambia" c’è chi gli ha replicato.
Un frame del video girato durante il “fermo“ di una transessuale da parte di quattro agenti della polizia locale di Milano
"Odio trasfobico" è un’altra accusa ai vigili che si ripete in molto post su Twitter. E di Transfobia torna a parlare anche
Vladimir Luxuria: "E' talmente rabbioso il pestaggio a una persona trans inerme a #Milano che non riesco a rivedere quel video senza rabbrividire. Quegli omuncoli non meritano la divisa che portano".
Mario Colamarino, Circolo Mieli
“Rabbrividiamo di fronte all’atroce crudeltà delle immagini che vengono da Milano, indegne di un Paese civile, e che mostrano il pestaggio senza sosta di una donna transgender da parte di quattro agenti di polizia", ha dichiarato
Mario Colamarino, presidente del
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. "Naturalmente è già partita la carovana delle richieste di contestualizzazione del video diffuso sui social, guarda caso proprio dai rappresentati delle forze dell’ordine. Che si tratti di un abuso di potere da parte di chi deve
garantire la sicurezza dei cittadini è palese a tutti; che l’uso sproposito di forza bruta nasconda la sempre dura a morire transfobia è più che probabile", prosegue “Condannare subito questo ignobile gesto dovrebbe essere l’immediata reazione di ogni rappresentante delle istituzioni. Chiediamo che sia
fatta chiarezza velocemente, senza perdere tempo, e soprattutto che siano presi tutti i provvedimenti necessari”. "Queste immagini sono di una gravità inaudita e non possono lasciare indifferenti, perché ci mostrano ancora una volta l’accanimento delle forze dell’ordine ai danni delle persone più fragili, che avrebbero invece bisogno di assistenza e cura. Non è questa la società che vogliamo costruire e per cui vogliamo lottare, una società in cui nessuno deve rimanere indietro”, conclude Mario Colamarino.
In difesa degli agenti
Su Facebook c’è anche chi difende l’operato degli agenti della polizia locale: "Era un trans brasiliano che
molestava bambini ed è scappato aggredendo agenti. Prima di dare contro a priori a chi fa rispettare la legge si informi" commenta Andrea. Mentre secondo Marco "in altri Paesi il ragazzo/a avrebbe ricevuto lo stesso trattamento". "In quel momento non sono persone, sono
Stato e lo Stato non dovrebbe manganellarti nel fianco mentre sei disamato e seduto a terra e colpirti nella testa per metterti disteso…follia!", aggiunge Manuel.
La voce del sindacato
Gli agenti della polizia locale ritratti in un video in cui bloccano usando anche spray al peperoncino e manganellate una trans a Milano "sono ora al servizio interno. Sono già stati condannati dall’assessore prima di sapere cosa è successo. E noi non consentiamo di farlo, né a lui, né a Sala né a nessun altro". Questo il commento a quella che considera una "vergogna" è di
Daniele Vincini del sindacato unitario del lavoratori di polizia locale di Milano. "Vorrei vedere se ci fossero stati i loro figli davanti a quella scuola. Noi - spiega -
difendiamo i nostri colleghi che sono agenti che hanno salvato vite. Agenti
pluridecorati che sono stati premiati dal sindaco per le attività di alto livello che hanno svolto".