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Home » Attualità » Peppa Pig parla ucraino in tv, su RaiPlay arrivano film e cartoni animati dedicati ai bambini profughi

Peppa Pig parla ucraino in tv, su RaiPlay arrivano film e cartoni animati dedicati ai bambini profughi

La solidarietà della Rai nei confronti di tutti i piccoli rifugiati arrivati in Italia. Tanti programmi per ragazzi sono stati tradotti in ucraino. Ecco dove poterli guardare

Remy Morandi
4 Aprile 2022
Peppa Pig tradotto in ucraino su RaiPlay

Peppa Pig tradotto in ucraino su RaiPlay

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I bambini ucraini arrivati in Italia sono 25.938, secondo le ultime stime. Tantissimi visto e considerato che in totale i profughi ucraini in Italia sono circa 67mila. Lontana dalle bombe, dalla devastazione, dalla guerra, la nuova vita dei piccoli rifugiati è già iniziata. Adesso per loro è il tempo delle cure, dei primi alloggi, dell’accoglienza. Deve essere strano per i bambini ucraini – se non traumatico – arrivare in un Paese che non conoscono. Vedere volti nuovi, persone nuove, città nuove e ascoltare una lingua, l’italiano, che non conoscono. La imperareanno, certo, ma per il momento la loro lingua madre rimane l’ucraino. I bambini sono sempre stati abituati a guardare la tv in ucraino, a sentir parlare i loro personaggi preferiti dei cartoni animati in ucraino. E arrivare in Italia, accendere la televisione, e sentire che i loro cartoni animati preferiti sono in un’altra lingua che non capiscono, deve essere scioccante, sicuramente deludente. Per questo motivo, la Rai ha deciso di cambiare un po’ la sua programmazione, e per essere solidale con i piccoli profughi che non capiscono l’italiano, ha voluto tradurre in ucraino alcuni cartoni animati e programmi per bambini, come Peppa Pig e 44 Gatti.

Peppa Pig tradotto in ucraino dalla Rai per solidarietà ai bambini ucraini in Italia

Dove guardare i cartoni animati in ucraino sulla Rai

Da Brave Bunnies a Foxter & Max, sono tantissimi i cartoni animati e programmi per bambini tradotti in ucraino dalla Rai. Per guardarli, basta accedere alla sezione dedicata su RaiPlay, “Benvenuti bambini – Вітаємо дітей”. Entrando sul sito, si nota una vasta programmazione di cartoni, film e programmi per bambini. Tra i migliori film e cartoni resi disponibili in ucraino, oltre a Peppa Pig e 44 Gatti, ci sono: Le avventure di San Nicola, Un disegno per la pace, Vlady & Mirò, SuperPapà, Artoonic, Molang, One Love, e molti altri ancora. Per guardarli, basta cliccare su uno dei cartoni e in automatico partirà la riproduzione in streaming, già in lingua ucraina. Molti altri contenuti – fa sapere la Rai – saranno progressivamente aggiunti.

“Benvenuti bambini – Вітаємо дітей”, su RaiPlay arriva una sezione dedicata per i bambini ucraini arrivati in Italia. Tantissimi i film e cartoni animati (Foto / Rai Play)

La presidente della Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Carlo Fuortes hanno così commentato l’iniziativa: “La Rai vuole essere vicina alle famiglie ucraine che devono allontanarsi dal proprio Paese e dalle proprie case a causa dell’invasione delle truppe russe. Offrire programmi di qualità nella loro lingua – proseguono Soldi e Fuortes – servirà a favorire momenti di svago mentre bambini e ragazzi sono messi alla prova tra l’altro dal distacco dalle proprie abitudini”.

Disponibili in ucraino su Rai Play anche i famosi 44 Gatti, il cartone italiano di maggior successo degli ultimi anni (Foto / RaiPlay)

Quali cartoni animati e film in ucraino ci sono su RaiPlay

Nel comunicato che ha annunciato l’iniziativa – partita venerdì 1 aprile 2022 – si legge che su RaiPlay si parte con tre grandi successi di Rai Yoyo: le 52 puntate della serie tv Brave Bunnies, i simpatici coniglietti coraggiosi ideati dallo studio Glowberry di Kiev, la più popolare serie dell’animazione ucraina; i famosi 44 Gatti, il cartone italiano di maggiore successo degli ultimi anni; l’amatissima Peppa Pig con ben 104 puntate in lingua ucraina. Disponibili inoltre due film, tra i quali Foxter&Max che racconta l’amicizia tra un ragazzo e un cane robot, e l’avventurosa serie Rai a cartoni animati Farhat. Il principe del deserto. Questa prima offerta, spiega ancora la Rai, a cui si aggiungeranno prossimamente altri titoli, è accompagnata da una selezione di cartoni animati senza dialoghi, tra i quali le popolari serie Molang, One Love, Vlady e Mirò, Artoonic. La Rai ci tiene a ringraziare le case di produzione Kidsme, Rainbow, Betafilm, eOne e MondoTV per le colonne in ucraino, e le altre che aderiranno alla proposta di Rai Ragazzi di creare un’offerta dedicata ai bambini rifugiati nel nostro Paese.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
I bambini ucraini arrivati in Italia sono 25.938, secondo le ultime stime. Tantissimi visto e considerato che in totale i profughi ucraini in Italia sono circa 67mila. Lontana dalle bombe, dalla devastazione, dalla guerra, la nuova vita dei piccoli rifugiati è già iniziata. Adesso per loro è il tempo delle cure, dei primi alloggi, dell'accoglienza. Deve essere strano per i bambini ucraini - se non traumatico - arrivare in un Paese che non conoscono. Vedere volti nuovi, persone nuove, città nuove e ascoltare una lingua, l'italiano, che non conoscono. La imperareanno, certo, ma per il momento la loro lingua madre rimane l'ucraino. I bambini sono sempre stati abituati a guardare la tv in ucraino, a sentir parlare i loro personaggi preferiti dei cartoni animati in ucraino. E arrivare in Italia, accendere la televisione, e sentire che i loro cartoni animati preferiti sono in un'altra lingua che non capiscono, deve essere scioccante, sicuramente deludente. Per questo motivo, la Rai ha deciso di cambiare un po' la sua programmazione, e per essere solidale con i piccoli profughi che non capiscono l'italiano, ha voluto tradurre in ucraino alcuni cartoni animati e programmi per bambini, come Peppa Pig e 44 Gatti.
Peppa Pig tradotto in ucraino dalla Rai per solidarietà ai bambini ucraini in Italia

Dove guardare i cartoni animati in ucraino sulla Rai

Da Brave Bunnies a Foxter & Max, sono tantissimi i cartoni animati e programmi per bambini tradotti in ucraino dalla Rai. Per guardarli, basta accedere alla sezione dedicata su RaiPlay, "Benvenuti bambini - Вітаємо дітей". Entrando sul sito, si nota una vasta programmazione di cartoni, film e programmi per bambini. Tra i migliori film e cartoni resi disponibili in ucraino, oltre a Peppa Pig e 44 Gatti, ci sono: Le avventure di San Nicola, Un disegno per la pace, Vlady & Mirò, SuperPapà, Artoonic, Molang, One Love, e molti altri ancora. Per guardarli, basta cliccare su uno dei cartoni e in automatico partirà la riproduzione in streaming, già in lingua ucraina. Molti altri contenuti - fa sapere la Rai - saranno progressivamente aggiunti.
"Benvenuti bambini - Вітаємо дітей", su RaiPlay arriva una sezione dedicata per i bambini ucraini arrivati in Italia. Tantissimi i film e cartoni animati (Foto / Rai Play)
La presidente della Rai Marinella Soldi e l'amministratore delegato Carlo Fuortes hanno così commentato l'iniziativa: "La Rai vuole essere vicina alle famiglie ucraine che devono allontanarsi dal proprio Paese e dalle proprie case a causa dell'invasione delle truppe russe. Offrire programmi di qualità nella loro lingua - proseguono Soldi e Fuortes - servirà a favorire momenti di svago mentre bambini e ragazzi sono messi alla prova tra l'altro dal distacco dalle proprie abitudini".
Disponibili in ucraino su Rai Play anche i famosi 44 Gatti, il cartone italiano di maggior successo degli ultimi anni (Foto / RaiPlay)

Quali cartoni animati e film in ucraino ci sono su RaiPlay

Nel comunicato che ha annunciato l'iniziativa - partita venerdì 1 aprile 2022 - si legge che su RaiPlay si parte con tre grandi successi di Rai Yoyo: le 52 puntate della serie tv Brave Bunnies, i simpatici coniglietti coraggiosi ideati dallo studio Glowberry di Kiev, la più popolare serie dell'animazione ucraina; i famosi 44 Gatti, il cartone italiano di maggiore successo degli ultimi anni; l'amatissima Peppa Pig con ben 104 puntate in lingua ucraina. Disponibili inoltre due film, tra i quali Foxter&Max che racconta l'amicizia tra un ragazzo e un cane robot, e l'avventurosa serie Rai a cartoni animati Farhat. Il principe del deserto. Questa prima offerta, spiega ancora la Rai, a cui si aggiungeranno prossimamente altri titoli, è accompagnata da una selezione di cartoni animati senza dialoghi, tra i quali le popolari serie Molang, One Love, Vlady e Mirò, Artoonic. La Rai ci tiene a ringraziare le case di produzione Kidsme, Rainbow, Betafilm, eOne e MondoTV per le colonne in ucraino, e le altre che aderiranno alla proposta di Rai Ragazzi di creare un'offerta dedicata ai bambini rifugiati nel nostro Paese.
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