Reati sui minori: violenze sessuali e abusi già da bambine "lasciano orribili cicatrici"

Fondazione Terre des Hommes pubblica il nuovo rapporto InDifesa: 6.857 le vittime nel 2022, in crescita rispetto all'anno precedente

di DOMENICO GUARINO
8 ottobre 2023
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Dati che fanno rabbrividire per un fenomeno almeno apparentemente inarrestabile. Secondo la fotografia scattata dal Servizio Analisi Criminale della Direzione centrale Polizia criminale, resa nota dalla Fondazione Terre des Hommes, in Italia nel 2022 i reati che vedono come vittime minori sono stati 6.857, con un più 10% dal 2021, quando il dato aveva superato per la prima volta quota 6mila. La massima parte dell’aumento si concentra nel segmento delle violenze sessuali, cresciute del 27% in un anno, passando da 714 nel 2021 a 906 nel successivo, con un l’89% di vittime costituito da bambine e ragazze. in soli dieci anni, dal 2012 (5.103 reati) al 2022 i crimini a danni di più giovani sono aumentati del 34%.

Il dossier InDifesa

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Fondazione Terr Des Hommes pubblica il rapporto sui reati a danno dei minori nel 2022

Il dossier InDifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2023 è stato presentato a Roma, al MAXXI Museo delle Arti del XXI Secolo, anticipando per l'occasione la Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze (11 ottobre). Entrando più nello specifico, vediamo come nei confronti di minori aumentano su base annuale i reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (551 casi nel 2022, +10% dal 2021), abuso dei mezzi di correzione o disciplina (345 casi, +17%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (2.691 casi, +8%). E ancora si parla di sottrazione di persone incapaci (290 casi, +8%), abbandono di persone minori o incapaci (550 casi, +13%), detenzione di materiale pornografico (72 casi, +9%), atti sessuali con minorenne (430 casi, +4%), violenza sessuale aggravata (697 casi, +13%). Calano, invece, alcune fattispecie di reato. L’omicidio volontario consumato in un anno diminuisce del 37% (da 19 casi del 2021 a 12 casi del 2022) e, nel confronto su base decennale, si registra un meno 33%. In discesa anche la prostituzione minorile con -14% (da 43 a 37 casi), mentre il dato è sceso del 52% dal 2012. La pornografia minorile è diminuita del 10% (da 187 a 169), ma dal 2012 al 2022 è aumentata del 56%. Un calo si registra anche per la corruzione di minore, -21% in un anno (da 136 a 107 casi) e -20% dal 2012 nonostante si tratti di un reato legato alla sfera dei reati a sfondo sessuale, che, come visto, sono in crescita.

Disparità di genere: 9 vittime su 10 sono femmine

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Il 90% delle vittime sono bambine e ragazze © Antoine Tardy

Riguardo alle violenze sessuali in particolare, come detto, le vittime sono per il 90% di sesso femminile. Una tendenza che si è andata consolidando nel corso degli anni: nel 2022, erano l’87% l’anno precedente (su 714) e l’85% (su 689) nel 2012, mentre nel 2022 sono state il 65% (su 37) le bambine vittime di prostituzione minorile mentre erano state il 60% (su 77) nel 2012. In netta maggioranza bambine e ragazze sono anche le vittime di maltrattamento di familiari e conviventi minori (53%), detenzione di materiale pornografico (71%), pornografia minorile (70%), atti sessuali con minorenne (79%), corruzione di minorenne (76%), violenza sessuale aggravata (86%). Dati che, purtroppo, non sorprendono in quanto confermano quanto accade a livello globale. Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità infatti, il 31% delle donne tra i 15 e i 49 anni ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale da parte di un uomo: si tratta di 736 milioni di donne e ragazze. E la situazione potrebbe essere ancora peggiore se tutte le vittime denunciassero, cosa che invece non accade. Anzi, secondo una ricerca della Banca Mondiale condotta in 44 Paesi meno della metà (49%) delle donne vittime di violenza fisica o sessuale chieda aiuto.

La situazione globale dei reati

Nel mondi continuano ad aumentare anche le mutilazioni, mentre i dati mostrano anche il dramma dei matrimoni precoci e forzati, delle gravidanze precoci e della loro forte relazione con lo stupro per le vittime più giovani, delle violenze sessuali, del mancato diritto all’istruzione. Tra i Paesi del mondo raccontati dal dossier, l’Afghanistan dei talebani, l’Iran e le lotte delle donne per i loro diritti, il Sudan e l’Ucraina in guerra. "Le giovanissime vittime rischiano di diventare adulti che porteranno per sempre nella loro anima orribili e, spesso, invisibili cicatrici”, ha dichiarato nel rapporto di Terre des Hommes Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Che ha aggiunto “È fondamentale riservare la massima attenzione alle violenze e agli abusi sui minori online non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche nell’attività di supporto alle vittime e nella predisposizione di campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socioculturali per debellare il fenomeno nel prossimo futuro”.
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Il report rispecchia una situazione globale drammatica

Per Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes, “se vogliamo invertire la rotta dobbiamo costruire una risposta organica, sistemica, diffusa che affronti di petto questa situazione inaccettabile. Qualcosa in termini legislativi si è fatto, con l’introduzione del Codice Rosso, ma manca un piano di intervento di lungo periodo sulla parità di genere a scuola. Manca la volontà di introdurre, finalmente, materie come l’educazione sessuale e all’affettività, all’uso 'etico' dei media digitali. E i ragazzi dovranno mettersi in gioco più di tutti: se la violenza di genere riguarda tutti e tutte, il violento è sempre o quasi sempre maschio”.

La campagna #MettitiNeiSuoiPanni

In occasione della giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, l’11 ottobre, partirà la nuova campagna di raccolta fondi che con l’hashtag #MettitiNeiSuoiPanni inviterà tutti e tutte a mettersi letteralmente nei panni di chi ha subito abusi, per dimostrare loro solidarietà e sostegno. Per combattere la cultura dello stupro dobbiamo metterci tutti dalla parte delle vittime, senza se e senza ma. Le donazioni raccolte aiuteranno i progetti #InDifesa nella lotta alle discriminazioni di genere e nella protezione dei diritti e della libertà di bambine e ragazze. Tutte le informazioni su come partecipare alla campagna saranno disponibili sul sito indifesa.org a partire dalla mattina dell’11 ottobre.