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Rifugiata ucraina cacciata di casa dalla proprietaria: "Non aveva soldi per pagare le bollette"

di REMY MORANDI -
25 aprile 2022
rifugiata ucraina

rifugiata ucraina

Una rifugiata ucraina è stata cacciata di casa dalla proprietaria perché non aveva i soldi per pagare le bollette. L'episodio, accaduto a Brighton in Inghilterra, è stato denunciato da Diana Taylor, giornalista de The Guardian, ed è stato confermato dal vice capo del consiglio comunale della città, Hannah Clare. Olha (nome inventato perché la donna ha chiesto di non usare il suo vero nome), 36 anni, si era trasferita da poco tempo nella sua nuova casa dove era stata accolta nel Regno Unito, ma dopo che la proprietaria di casa ha iniziato a insistere sul pagamento delle bollette, è stata costretta a lasciare l'abitazione e ora Olha è rimasta senza casa.

Una rifugiata ucraina è rimasta senza casa dopo che la proprietaria di casa le ha chiesto i soldi per pagare le bollette (Foto Ansa)

Olha, che prima dell'inizio della guerra ha raccontato al Guardian di occuparsi di economia e finanza, ha detto di essere entrata in contatto con la proprietaria di quella casa a Brighton, una donna sulla sessantina, tramite un gruppo su Facebook. Dopo essersi registrata a Homes for Ukraine, il programma di accoglienza del Regno Unito per i rifugiati ucraini (ne avevamo parlato qui), Olha ha lasciato casa sua a Dnipro lo scorso 28 marzo, meno di un mese fa. Dopo circa due settimane è arrivata a Brighton per iniziare la sua nuova vita, lontana dalla guerra, dalle bombe, dalla distruzione e dalle brutte notizie, o almeno così sperava. Quando Olha è arrivata in quella nuova casa, in quella nuova città, in quel nuovo Paese, sembrava che tutto sarebbe andato bene e che non ci sarebbero stati problemi di alcun tipo. Tuttavia, già dal primo giorno Olha capì che c'era qualcosa che non andava in quella donna che l'aveva accolta. La proprietaria di casa infatti - racconta ancora il Guardian - le offrì la cena il giorno in cui arrivò a Brighton, ma durante il pasto le disse subito che per le prossime volte avrebbe dovuto provvedere da sola.

Le proteste a Londra per la fine della guerra in Ucraina

Così iniziarono le prime discussioni tra la rifugiata ucraina e la proprietaria di casa. E la situazione peggiorò. Perché la signora inglese cominciò anche a chiedere soldi alla donna, in quanto le bollette di casa erano diventate più pesanti. "(La proprietaria, ndr) ha contattato la società di servizi pubblici, ha chiesto loro quanto aveva speso quella settimana e mi ha detto che da quando ero arrivata le sue bollette erano aumentate molto e che dovevo darle 50 pound (circa 60 euro, ndr) a settimana per le bollette. E mi ha detto anche che se non volevo pagarla dovevo andarmene", ha raccontato Olha al quotidiano britannico. Così Olha è stata costretta a lasciare quella casa e ora è rimasta senza abitazione. Fortunatamente, dopo aver chiesto aiuto in una chiesa locale di Brighton, qualcuno si è offerto di ospitarla per alcuni giorni. Ma la situazione è temporanea e Olha deve ancora trovarsi una sistemazione stabile e duratura. "Sono in una situazione molto difficile - ha commentato Olha al Guardian - perché la mia famiglia è ancora in Ucraina. Mio fratello è un soldato e mia madre si è rifiutata di lasciare il Paese. Quello che è successo a me è qualcosa di terribile. Mi ha causato così tanto stress e mi ha fatto totalmente sentire insicura. La proprietaria di casa mi ha detto che me ne dovevo andare. Ma dove devo andare? - si domanda la rifugiata ucraina -. Sono appena arrivata nel Regno Unito".

La proprietaria di casa ha chiesto alla donna 50 pund a settimana per le bollette

Di fronte alla notizia di Olha il Dipartimento governativo britannico per l'edilizia abitativa, le comunità e il governo locale (Ministry of Housing, Communities & Local Government) è rimasto sgomento. Un funzionario del Dipartimento ha ricordato al Guardian che i proprietari di casa non possono prendere soldi dai rifugiati ucraini. I proprietari infatti, in base al programma per l'accoglienza dei profughi 'Homes for Ukraine', possono richiedere fino a 350 pound al mese da un fondo governativo per coprire i costi dell'accoglienza dei rifugiati dall'Ucraina. Il vice capo del consiglio comunale di Brighton e Hove, Hannah Clare, ha confermato che il consiglio comunale è a conoscenza del caso e ha condannato le lacune del programma di accoglienza del governo britannico.