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Home » Attualità » Rifugiati ucraini, volete scrivere un messaggio di solidarietà direttamente ai profughi? Ecco come fare dall’Italia

Rifugiati ucraini, volete scrivere un messaggio di solidarietà direttamente ai profughi? Ecco come fare dall’Italia

L'iniziativa di Preply: sulla piattaforma è possibile scrivere un messaggino che sarà tradotto e fatto vedere ai rifugiati nella stazione centrale dei treni a Varsavia, in Polonia. Ecco cosa si deve fare per inviare la propria solidarietà alle famiglie in fuga dalla guerra

Remy Morandi
28 Marzo 2022
I messaggi di solidarietà diffusi su cartelloni digitali alla stazione centrale dei treni di Varsavia, Polonia

I messaggi di solidarietà diffusi su cartelloni digitali alla stazione centrale dei treni di Varsavia, Polonia

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In tanti si sentono impotenti di fronte alla guerra in Ucraina. In tanti vorrebbero fare qualcosa di più per aiutare i rifugiati e i profughi ucraini. In tanti desidererebbero che la propria solidarietà arrivasse davvero a destinazione, che il proprio “Basta!” o “Fermate la guerra!” fosse veramente ascoltato, e non rimanesse un semplice messaggino scritto su Twitter, Facebook, Instagram, TikTok o chi più ne ha più ne metta. Con un’iniziativa volta ad appagare questi desideri, da oggi si può scrivere un messaggio di solidarietà che i rifugiati ucraini potranno direttamente leggere e ascoltare nella stazione centrale dei treni a Varsavia, in Polonia, una delle principali mete raggiunte dalle migliaia di persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

La piattaforma Preply condivide i messaggi di solidarietà per i rifugiati ucraini alla stazione ferroviaria di Varsavia, Polonia

Come far arrivare il proprio messaggio alla stazione di Varsavia

Certo, non servirà a far fermare la guerra, non servirà a risolvere la vita di persone che hanno perso tutto, ma solo il fatto di poter far arrivare a uno sconosciuto il proprio messaggio di vicinanza e solidarietà, chissà, forse potrebbe essere di grande conforto per quella persona. Per questo motivo sono già oltre 5mila i messaggini pervenuti da 115 Paesi in tutto il mondo sulla piattaforma ‘Message to Ukraine’ di Preply. Il meccanismo è semplice: basta entrare sulla pagina. Nella schermata che ci si trova davanti appena atterrati sul sito si vede un riquadro dove inserire “Il tuo messaggio”. Dopo aver scritto il messaggino di solidarietà, il sito ci chiede di inserire “Nome”, “Città” e “Paese”. Fine, nient’altro da fare. Una volta inviato il messaggio (anche in italiano, si può scrivere in qualsiasi lingua) la piattaforma provvederà a tradurre i messaggi in ucraino grazie all’aiuto di alcuni traduttori professionisti. Dopo la traduzione, i messaggi verranno mostrati ai rifugiati ucraini su alcuni cartelloni digitali affissi alla stazione centrale di Varsavia, in Polonia, attualmente il più grande hub per le persone in fuga dalla guerra.

Dalla Cina all’Italia i messaggi inviati: “I nostri cuori sono con voi, siate forti!”

Dalla Cina Dai scrive: “Mi dispiace che stiate attraversando cose del genere in questo momento. Ma voglio che sappiate che il mondo intero sta pensando a voi”. “I nostri cuori sono con voi e che Dio sia con voi e vi protegga”, è il messaggio di Michael dall’Egitto. “Siate forti! Siamo tutti veramente sbalorditi dal vostro coraggio e dalla vostra forza”, scrive Jenna dagli Stati Uniti. Dall’Italia invece Flavia invia questo messaggio: “Sento tutta l’impotenza di questa situazione e so che non posso neppure immaginare la vostra sofferenza. Spero che tutto questo finisca presto, la gente del mondo vuole la pace!”. Questi sono alcuni dei messaggi che sono stati pubblicati sulla piattaforma di Preply, e poi sui cartelloni affissi alla stazione di Varsavia, in Polonia. Ma come riporta la stessa piattaforma, più di 5.200 messaggi pervenuti da 115 Paesi in 84 lingue sono già stati scritti, tradotti e inviati alla stazione polacca.

Anche dall’Italia sono pervenuti messaggi di solidarietà alla stazione di Varsavia, Polonia

Quanti rifugiati ucraini sono arrivati in Polonia

Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite Unhcr, dall’inizio dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio, sono 3.866.224 i rifugiati in fuga dall’Ucraina (dato aggiornato al 27 marzo 2022). In Polonia, il Paese con il numero più alto di rifugiati ucraini, sono arrivate già oltre due milioni di persone. Secondo l’Unhcr, sempre secondo i dati aggiornati al 27 marzo, i rifugiati ucraini in Polonia sono 2.293.833. Al secondo posto della classifica per numero di rifugiati ucraini ospitati, c’è la Romania (595.868), la Moldavia (383.627), l’Ungheria (354.041). In Italia secondo il Viminale sono arrivati 71.940 profughi ucraini (dato aggiornato al 27 marzo 2022). Di questi, 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 minori (molti dei quali non accompagnati).

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
In tanti si sentono impotenti di fronte alla guerra in Ucraina. In tanti vorrebbero fare qualcosa di più per aiutare i rifugiati e i profughi ucraini. In tanti desidererebbero che la propria solidarietà arrivasse davvero a destinazione, che il proprio "Basta!" o "Fermate la guerra!" fosse veramente ascoltato, e non rimanesse un semplice messaggino scritto su Twitter, Facebook, Instagram, TikTok o chi più ne ha più ne metta. Con un'iniziativa volta ad appagare questi desideri, da oggi si può scrivere un messaggio di solidarietà che i rifugiati ucraini potranno direttamente leggere e ascoltare nella stazione centrale dei treni a Varsavia, in Polonia, una delle principali mete raggiunte dalle migliaia di persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
La piattaforma Preply condivide i messaggi di solidarietà per i rifugiati ucraini alla stazione ferroviaria di Varsavia, Polonia

Come far arrivare il proprio messaggio alla stazione di Varsavia

Certo, non servirà a far fermare la guerra, non servirà a risolvere la vita di persone che hanno perso tutto, ma solo il fatto di poter far arrivare a uno sconosciuto il proprio messaggio di vicinanza e solidarietà, chissà, forse potrebbe essere di grande conforto per quella persona. Per questo motivo sono già oltre 5mila i messaggini pervenuti da 115 Paesi in tutto il mondo sulla piattaforma 'Message to Ukraine' di Preply. Il meccanismo è semplice: basta entrare sulla pagina. Nella schermata che ci si trova davanti appena atterrati sul sito si vede un riquadro dove inserire "Il tuo messaggio". Dopo aver scritto il messaggino di solidarietà, il sito ci chiede di inserire "Nome", "Città" e "Paese". Fine, nient'altro da fare. Una volta inviato il messaggio (anche in italiano, si può scrivere in qualsiasi lingua) la piattaforma provvederà a tradurre i messaggi in ucraino grazie all'aiuto di alcuni traduttori professionisti. Dopo la traduzione, i messaggi verranno mostrati ai rifugiati ucraini su alcuni cartelloni digitali affissi alla stazione centrale di Varsavia, in Polonia, attualmente il più grande hub per le persone in fuga dalla guerra.

Dalla Cina all'Italia i messaggi inviati: "I nostri cuori sono con voi, siate forti!"

Dalla Cina Dai scrive: "Mi dispiace che stiate attraversando cose del genere in questo momento. Ma voglio che sappiate che il mondo intero sta pensando a voi". "I nostri cuori sono con voi e che Dio sia con voi e vi protegga", è il messaggio di Michael dall'Egitto. "Siate forti! Siamo tutti veramente sbalorditi dal vostro coraggio e dalla vostra forza", scrive Jenna dagli Stati Uniti. Dall'Italia invece Flavia invia questo messaggio: "Sento tutta l'impotenza di questa situazione e so che non posso neppure immaginare la vostra sofferenza. Spero che tutto questo finisca presto, la gente del mondo vuole la pace!". Questi sono alcuni dei messaggi che sono stati pubblicati sulla piattaforma di Preply, e poi sui cartelloni affissi alla stazione di Varsavia, in Polonia. Ma come riporta la stessa piattaforma, più di 5.200 messaggi pervenuti da 115 Paesi in 84 lingue sono già stati scritti, tradotti e inviati alla stazione polacca.
Anche dall'Italia sono pervenuti messaggi di solidarietà alla stazione di Varsavia, Polonia

Quanti rifugiati ucraini sono arrivati in Polonia

Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite Unhcr, dall'inizio dell'invasione russa lo scorso 24 febbraio, sono 3.866.224 i rifugiati in fuga dall'Ucraina (dato aggiornato al 27 marzo 2022). In Polonia, il Paese con il numero più alto di rifugiati ucraini, sono arrivate già oltre due milioni di persone. Secondo l'Unhcr, sempre secondo i dati aggiornati al 27 marzo, i rifugiati ucraini in Polonia sono 2.293.833. Al secondo posto della classifica per numero di rifugiati ucraini ospitati, c'è la Romania (595.868), la Moldavia (383.627), l'Ungheria (354.041). In Italia secondo il Viminale sono arrivati 71.940 profughi ucraini (dato aggiornato al 27 marzo 2022). Di questi, 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 minori (molti dei quali non accompagnati).
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