Simone Pellistri, papà vedovo: "Senza la comunità non ce l'avrei fatta"

Il 36enne di Pignone (La Spezia) un anno fa ha perso la moglie Ylenia Bardi, morta mettendo al mondo la piccola Greta: "Dopo tanto dolore voglio ringraziare tutti quelli che ci sono stati accanto"

di CORRADO RICCI
24 aprile 2023

Simone Pellistri, 36 anni, insieme con la figlia Greta che ha appena compiuto un anno

Simone Pellistri, 36 anni di Pignone (La Spezia), dal 23 aprile del 2022 è papà e vedovo allo stesso tempo: la moglie Ylenia Bardi è morta un anno fa all’ospedale San Martino di Genova dando alla vita la figlia Greta, nata prematura, e consentendo allo stesso tempo, grazie all’espianto di reni e fegato, di assicurare l’esistenza ad altre tre persone a rischio di perderla. Lei aveva soltanto 34 anni.
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Simone Pelistri e Ylenia Bardi il giorno del loro matrimonio

Nell’anniversario della scomparsa dell’adorata compagna, Simone, residente a Pignone, in Val di Vara, sente forte il desiderio di ringraziare tutti coloro che sono stati al suo fianco in questo anno terribile e tenero allo stesso tempo. «Greta – ha spiegato ieri prima della messa di suffragio – ha i miei lineamenti, ma ha lo stesso entusiasmo per la vita della mamma. Questo, insieme alla solidarietà ricevuta, mi dà tanta forza».

Papà Simone Pellistri, vedovo da un anno

«Voglio oggi abbracciare idealmente tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo periodo difficile: familiari, amici, colleghi di lavoro e della Protezione civile. In questi casi il valore della comunità è fondamentale». Simone ha scandito questo anno con un adempimento quotidiano: ogni santo giorno, nel pomeriggio, dopo il lavoro, si è recato al cimitero di Casale (borgo del comune di Pignone di cui era originaria Ylenia) per raccogliersi davanti alla sua tomba, per pregare, per continuare a coltivare nella dimensione dello spirito l’amore coniugale. Un amore che si riflette sulla piccola, che ancora non sa.
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Ylenia Bardi è morta un anno fa all’ospedale San Martino di Genova dando alla vita la figlia Greta

"A volte porto con me anche Greta. Voglio che pian piano capisca che c’è un angelo che veglia su di noi", dice Simone, che condivide l’impegno per la crescita della piccola con i suoi genitori. Riavvolgere il nastro di quello che accadde un anno fa è, ogni volta, doloroso. Ma aiuta a capire sofferenza e dignità di quest’uomo semplice, dipendente di una fonderia di Piana Battolla, volontario della Protezione civile.

Mamma Ylenia Bardi

La moglie Ylenia Bardi, un passato da lavoratrice nel campo alberghiero prima della gravidanza, non fece nemmeno in tempo a vedere il frutto dell’amore; tutta colpa di un’emorragia cerebrale che la colpì tra le mura domestiche. Si accasciò di botto, senza un lamento, senza una parola. Ma aveva continuato a respirare, ad alimentare con l’ossigeno il suo corpo per portarlo a generare la vita. Uno sforzo sovrumano. Un’impresa che si intrecciò con il tempismo dei militari della Pubblica assistenza di Pignone, dell’equipe medico-infermieristica del 118, dei sanitari del San Martino dove la donna era stata trasferita a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco.
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Simone Pellistri, 36 anni, insieme con la figlia Greta che ha appena compiuto un anno

Nacque così Greta, per effetto di un taglio cesareo ’al volo’ quando la mamma si stava spegnendo. Ora grazie a lei oltre alla piccina, con gli organi che ha donato, vivono tre persone.

Il ricordo

Due messe per ricordare la mamma rimasta fisicamente tale per i minuti necessari a dare la vita alla figlia. Così ieri il ricorso di Ylenia Bardi, nella chiesa di Casale e nel santuario di Soviore, ad un anno di distanza dalla sua scomparsa e dalla crescita di Greta, la bimba che ha dato alla luce dopo essere stata colpita dall’emorragia cerebrale. Grande commozione e grande solidarietà a Simone Pellistri padre e vedovo nello stesso momento. Lui ringrazia la comunità di Pignone dove risiede: "Mi ha dato la forza per guardare avanti e accudire Greta con le premure che merita. La vivacità della piccina mi ricorda ogni giorno la passione per la vita di Ylenia. Il suo spirito vive in lei. E questo è un grande conforto". Simone, dipendente della fonderia Boccacci di Piana Battolla, accudisce Greta insieme ai genitori. Le visite al cimitero di Casale dove riposa Ylenia sono quotidiane. "Spesso andiamo insieme; così piano piano la piccola capirà che abbiamo in cielo un angelo custode". "La forza, la volontà e la sensibilità di Simone sono ammirevoli. Saremo sempre al suo fianco per sostenerlo, per accompagnare la crescita del frutto di un grande amore che resterà un riferimento per la nostra comunità" dice il sindaco Ivano Barcellone.