Il calo demografico sta spaventando il governo giapponese ormai da decenni: il Paese non registra un tasso di natalità al livello di sostituzione dal 1974. La stressante cultura del lavoro, il deterioramento delle opportunità di carriera per i giovani e la tradizionale disparità di genere, sono tra le cause di questo fenomeno. Ci si sposa sempre più tardi o si rimane single.
Il calo demografico è accompagnato dal crescente spopolamento rurale: nella metropoli di Tokyo vivono oltre 14 milioni di abitanti che, da soli, costituiscono il 12% dell’intera popolazione giapponese. Il risultato è che la capitale risulta fortemente sovraffollata, mentre le zone rurali soffrono del problema opposto e nessuno ci vuole andare a vivere.
L'esecutivo, guidato dal premier conservatore Fumio Kishida, ha pensato a delle iniziative –alcune andate in porto e altre naufragate subito – con l’obbiettivo di invertire la tendenza demografica del Giappone.
L’offerta di denaro alle donne di Tokyo
L’idea – ampiamente ridicolizzata e subito abbandonata – prevedeva di offrire denaro alle donne di Tokyo per indurle a sposare uomini residenti in aree rurali. Si è parlato di 600mila yen (circa 3.730 euro) per le single della capitale che si fossero sposate e trasferite fuori Tokyo nell'ambito degli sforzi per ridurre il divario di genere nelle campagne.
Alle donne sarebbero stati pagati anche i biglietti ferroviari per partecipare eventi di match-making, ma il ministro di Stato per la rivitalizzazione regionale – Hanako Jimi – ha dichiarato di aver incaricato i funzionari di rivedere il piano, ribadendo che le notizie sull'entità dei pagamenti ”non sono vere”. Questa settimana le fughe di notizie sul piano hanno attirato disprezzo sui social media.
Lo spopolamento delle aree rurali in Giappone
Con l'avanzare dell'età, molte aree rurali della quarta economia mondiale stanno affrontando una crisi di spopolamento, con alcune piccole città che non hanno quasi nessun bambino, o addirittura zero. Sempre più giovani donne, rispetto ai giovani uomini, lasciano i villaggi nativi per trasferirsi nelle grandi città – soprattutto a Tokyo – che offrono migliori opportunità di istruzione superiore e lavoro.
Secondo le stime, più del 40% dei comuni giapponesi "rischiano di scomparire” a causa del previsto calo del numero di donne tra i 20 e i 30 anni. Una tale flessione, prosegue il rapporto, porterebbe a un forte calo delle nascite, causando un'inarrestabile diminuzione della popolazione e l'eventuale scomparsa delle stesse municipalità.
L’app di incontri contro il calo demografico
Per far fronte al calo demografico il governo giapponese ha risposto con “Tokyo Futari Story”, un’app di incontri made in Japan. Al momento della registrazione, l’app richiede documentazioni dettagliate: gli utenti devono dimostrare di essere legalmente single, presentando la documentazione necessaria e firmare una lettera in cui dichiarano di essere disposti a sposarsi. Ma non solo, gli utenti devono inoltre fornire informazioni fiscali per dimostrare il proprio reddito, la loro altezza, il livello di istruzione e l’occupazione.
La popolazione giapponese è culturalmente riluttante ad usare siti di incontri, spesso visti come piattaforme che violano la privacy e la sicurezza. Il governo spera che con il proprio supporto possa conferire un’ulteriore sensazione di sicurezza e affidabilità.
Ai giapponesi piace rimanere single
Il problema di fondo del problema demografico del paese del Sol Levante si trova nello scarso interesse della popolazione più giovane ad intraprendere una relazione. Secondo un sondaggio della Recruit Holding, oltre un terzo degli uomini e donne adulti non sposati tra i 20 e i 40 anni in Giappone non ha mai avuto un legame sentimentale, e uno su quattro non ha alcuna intenzione di sposarsi.
La principale ragione – indicata dal 42,5% – era la pressione finanziaria della vita coniugale. Per quanto riguarda le donne, il 40,5% ha dichiarato di non voler compromettere la propria libertà e indipendenza. Sebbene il 46,1% del campione preso in esame abbia dichiarato di voler eventualmente sposarsi, il numero è in diminuzione.