Stati Uniti, gli uomini gay potranno finalmente donare il sangue

La nuova politica valuterà le abitudini e non l'orientamento sessuale degli individui. Ma le critiche non si fermano

di EDOARDO MARTINI -
11 agosto 2023
Anche negli Stati Uniti, alcuni uomini gay potranno donare il sangue (Instagram)

Anche negli Stati Uniti, alcuni uomini gay potranno donare il sangue (Instagram)

Il segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani della Carolina del Nord, Kody Kinsley finalmente potrà donare il suo sangue. Praticamente un sogno solidale che si realizza per il politico statunitense.

"Questo è un cambiamento enorme"

L'uomo, fin da bambino ha aiutato a gestire le raccolte di sacche, ma essendo gay non ha mai potuto compiere quel gesto così nobile visto che per le persone omosessuali è espressamente vietato dalla Food and Drug Administration. Da qualche giorno, però, la Croce Rossa, l'organizzazione che fornisce circa il 40% del sangue e dei suoi componenti, negli Stati Uniti utilizzerà un esame individuale più inclusivo per valutare l'idoneità della donazione, indipendentemente dall'orientamento sessuale della persona.
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Per valutare l'idoneità della donazione si utilizzerà una pratica più inclusiva, indipendentemente dall'orientamento sessuale (Instagram)

"Sono entusiasta di fare la mia piccola parte. Questo è un cambiamento enorme", ha dichiarato il segretario. Nel gennaio 2022, quando la Carolina del Nord stava affrontando una carenza di plasma senza precedenti, il governatore Roy Cooper ha donato per sensibilizzare la causa.

Vietare la donazione di sangue ai gay: "Politica basata sullo stigma"

"In quel momento mi sono trovato in difficoltà perché ho dovuto spiegare alle persone il motivo per il quale non hanno potuto prendere parte a quel servizio a causa di una politica basata sullo stigma che la FDA ha mantenuto per 40 anni", ha continuato Kinsley.

Questa politica è stata creata all'inizio dell'epidemia di AIDS, quando il chirurgo generale degli Stati Uniti ha stimato che il 70% delle persone con HIV erano uomini gay o bisessuali.

Nel corso degli anni, le banche del sangue sono diventate più in grado di controllare l'HIV tra gli uomini gay e bisessuali, ma la politica della FDA è rimasta la stessa. Col tempo, il divieto si è allentato un po', ma ha comunque escluso la maggior parte degli uomini gay dalla donazione.

La svolta negli Stati Uniti

Lo scorso 11 maggio però è arrivata la svolta. La guida della FDA si è aggiornata e ha deciso di valutare il rischio in base al comportamento piuttosto che all'orientamento. Alcuni uomini gay saranno ancora esclusi, ma intanto il cambiamento è stata definito come una "pietra miliare significativa per l'agenzia e la comunità Lgbtqi+".

"La Croce Rossa ritiene che questo sia uno dei cambiamenti più significativi nella storia delle banche del sangue", ha commentato Rodney Wilson, uno specialista delle comunicazioni biomediche con la Croce Rossa.

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Nonostante l'allentamento della politica permangono alcune difficoltà: solo il 3% degli americani infatti dona sangue (Instagram)

E ancora: "Sappiamo che, per molti decenni, le politiche della FDA hanno ovviamente causato molto dispiacere alla comunità Lgbtq. Lo riconosciamo e ci rammarichiamo per questo. Ma quello che vogliamo è che la gente sappia che tutti siano i benvenuti nella nostra missione".

Le critiche

Gli studi dimostrano però che solo circa il 3% degli americani dona sangue e che spesso ci sono carenze durante l'estate.

Jason Cianciotto, vicepresidente delle comunicazioni e della politica presso GMHC, la prima organizzazione di servizi HIV/AIDS al mondo, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero avere ancora più donatori, e che la nuova guida della FDA non basta.

"C'è una percentuale significativa di persone LGBT, in particolare uomini gay e bisessuali che fanno sesso con uomini, e per questo saranno ancora esclusi dalla donazione di sangue e non dovrebbero esserlo", ha dichiarato il vicepresidente.

"Questo cambiamento perpetua ancora lo stigma e il danno che la politica della FDA ha fomentato per così tanti anni", le sue parole.

La situazione degli altri Paesi

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Il Regno-Unito è stato il primo paese ad adottare donazioni di sangue più inclusive (Instagram)

Il Regno Unito è stato il primo paese ad adottare politiche di donatori più inclusive. Insieme a lui l'anno scorso si è aggiunto il Canada che ha posto fine a una politica che è stata a lungo criticata come discriminatoria e priva di giustificazioni scientifiche. In Australia invece si continua ad applicare la restrizione trimestrale, mentre l'Israele già seleziona i donatori in base alle abitudini e non all'orientamento sessuale. Infine in Francia, i mesi di astensione dal sesso per donare il sangue erano quattro, fino alla nuova ordinanza adottata che li ha aboliti.