"Questo è un cambiamento enorme"
L'uomo, fin da bambino ha aiutato a gestire le raccolte di sacche, ma essendo gay non ha mai potuto compiere quel gesto così nobile visto che per le persone omosessuali è espressamente vietato dalla Food and Drug Administration. Da qualche giorno, però, la Croce Rossa, l'organizzazione che fornisce circa il 40% del sangue e dei suoi componenti, negli Stati Uniti utilizzerà un esame individuale più inclusivo per valutare l'idoneità della donazione, indipendentemente dall'orientamento sessuale della persona. "Sono entusiasta di fare la mia piccola parte. Questo è un cambiamento enorme", ha dichiarato il segretario. Nel gennaio 2022, quando la Carolina del Nord stava affrontando una carenza di plasma senza precedenti, il governatore Roy Cooper ha donato per sensibilizzare la causa.Vietare la donazione di sangue ai gay: "Politica basata sullo stigma"
"In quel momento mi sono trovato in difficoltà perché ho dovuto spiegare alle persone il motivo per il quale non hanno potuto prendere parte a quel servizio a causa di una politica basata sullo stigma che la FDA ha mantenuto per 40 anni", ha continuato Kinsley.
Questa politica è stata creata all'inizio dell'epidemia di AIDS, quando il chirurgo generale degli Stati Uniti ha stimato che il 70% delle persone con HIV erano uomini gay o bisessuali.
Nel corso degli anni, le banche del sangue sono diventate più in grado di controllare l'HIV tra gli uomini gay e bisessuali, ma la politica della FDA è rimasta la stessa. Col tempo, il divieto si è allentato un po', ma ha comunque escluso la maggior parte degli uomini gay dalla donazione.
La svolta negli Stati Uniti
Lo scorso 11 maggio però è arrivata la svolta. La guida della FDA si è aggiornata e ha deciso di valutare il rischio in base al comportamento piuttosto che all'orientamento. Alcuni uomini gay saranno ancora esclusi, ma intanto il cambiamento è stata definito come una "pietra miliare significativa per l'agenzia e la comunità Lgbtqi+".
"La Croce Rossa ritiene che questo sia uno dei cambiamenti più significativi nella storia delle banche del sangue", ha commentato Rodney Wilson, uno specialista delle comunicazioni biomediche con la Croce Rossa.
E ancora: "Sappiamo che, per molti decenni, le politiche della FDA hanno ovviamente causato molto dispiacere alla comunità Lgbtq. Lo riconosciamo e ci rammarichiamo per questo. Ma quello che vogliamo è che la gente sappia che tutti siano i benvenuti nella nostra missione".
Le critiche
Gli studi dimostrano però che solo circa il 3% degli americani dona sangue e che spesso ci sono carenze durante l'estate.
Jason Cianciotto, vicepresidente delle comunicazioni e della politica presso GMHC, la prima organizzazione di servizi HIV/AIDS al mondo, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero avere ancora più donatori, e che la nuova guida della FDA non basta.
"C'è una percentuale significativa di persone LGBT, in particolare uomini gay e bisessuali che fanno sesso con uomini, e per questo saranno ancora esclusi dalla donazione di sangue e non dovrebbero esserlo", ha dichiarato il vicepresidente.
"Questo cambiamento perpetua ancora lo stigma e il danno che la politica della FDA ha fomentato per così tanti anni", le sue parole.