Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Test di accesso a medicina: solite preoccupazioni, nuove domande. I consigli per affrontare la prova del 6 settembre

Meno quesiti di cultura generale a vantaggio di argomenti come biologia, chimica, fisica e matematica. Gli esperti: "Non limitarsi allo studio teorico ma occorre anche fare molta pratica"

di NICOLÒ GUELFI -
3 settembre 2022
Test medicina

Test medicina

Il test di accesso a Medicina si avvicina. Gli esami per le facoltà a numero chiuso sono tra le prime grandi sfide che gli studenti devono affrontare dopo il diploma e quest’anno il questionario più temuto ha subito delle modifiche (che i ragazzi non sembrano gradire). Prima di scoraggiarsi però ci sono degli accorgimenti che è possibile adottare.

Il 6 settembre è la data della prova. L'esame è un quiz a risposta multipla di 60 domande da svolgere in 100 minuti

Il cambiamento che preoccupa l'82% dei candidati

Il 6 settembre è la data della grande prova: i candidati di tutta Italia dovranno affrontare un quiz a risposta multipla di 60 domande da svolgere in 100 minuti, ma con una diversa divisione degli argomenti rispetto al passato. Il decreto n. 583 del 24 giugno 2022, firmato dalla ministra dell’Università e della Ricerca Cristina Messa, infatti, segna il cambio di rotta sulle domande dei test d’ingresso a Medicina e Chirurgia, che avranno meno quesiti di cultura generale e ragionamento logico a vantaggio dei quesiti di biologia, chimica, fisica e matematica. Nello specifico, gli argomenti saranno così ripartiti: 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 di ragionamento logico e problemi; 23 di biologia; 15 di chimica e 13 di fisica e matematica. Gli studenti dovranno aspettare qualche settimana prima di conoscere la graduatoria nazionale per merito che verrà pubblicata da Cineca, per conto del ministero dell’Università e della Ricerca, sul sito Universitaly entro fine settembre.

Secondo un sondaggio effettuato dalla startup Ed-Tech Futura su 1700 aspiranti medici, il cambiamento preoccupa l’82% dei candidati e il 55% ha dichiarato di preferire la distribuzione dei quesiti del test 2021. Le materie più temute dagli studenti italiani sono proprio Matematica e Fisica (48%), Chimica (32%) e Biologia (16%), ovvero quelle che hanno subito un incremento nel numero di quesiti presenti nella prova, rendendo sicuramente più sfidante la preparazione.

Una scelta di buon senso, si potrebbe pensare: negli scorsi anni il test di accesso a Medicina è stato varie volte criticato anche per le domande di cultura generale. Il problema però è un altro, la decisione non incontra il favore dei candidati perché cade in un momento di particola fragilità. Gli attuali neodiplomati hanno affrontato per oltre due anni la didattica a distanza e tutte le relative restrizioni, con ripercussioni riguardo le conoscenze acquisite durante gli anni di scuola.

Francesco Salvatore insieme ai suoi colleghi di Ed-Tech Futura

I 3 consigli pratici per superare la prova

Come si può fare fronte al problema? Francesco Salvatore, CPO di Futura, offre tre consigli pratici per i giovani aspiranti medici. Il primo è di non limitarsi allo studio teorico ma fare anche molta pratica, prima con esercizi singoli e poi con simulazioni complete. Il secondo è di utilizzare sempre esercitazioni aggiornate e specifiche, e qui Futura offre un aiuto in più: la piattaforma, a partire dalla terza settimana di agosto, ha messo a disposizione gratuitamente 30mila quiz commentati, simulazioni create appositamente e test per singola materia, aggiornati secondo le direttive ministeriali. Inoltre, grazie all'intelligenza artificiale, Futura offre un percorso personalizzato, fornendo simulazioni sempre più difficili con l’avanzare della preparazione. Infine, la cosa più importante è focalizzarsi e capire i propri errori: ciò consente di ragionare sulle nozioni imparate e di assimilarle maggiormente. Anche qui Futura agevola gli studenti nel compito grazie alla funzione “Ripasso errori”, che consente loro di visualizzare i quesiti sbagliati ed esercitarsi finché a tutti non viene data la risposta corretta.

La piattaforma è disponibile gratuitamente per tutti gli studenti, che possono esercitarsi senza limiti in vista della prova di ammissione a medicina. Tutti gli aggiornamenti sulla prova gratuita e le modalità di iscrizione verranno forniti sulla pagina Instagram @accademiadeitest.

I posti disponibili per l’ammissione negli atenei italiani sono 13.663, che diventano 14.740 se si contano anche quelli per l'Imat (il test di Medicina in lingua inglese). Un aumento significativo rispetto allo scorso anno, ma con una evidente sproporzione tra domanda e offerta: nel 2021, a fronte di 14.020 posti erano state presentate 55.117 domande, in pratica un ammesso su quattro su scala nazionale. Consulcesi, network legale che si occupa della tutela dei medici e degli aspiranti dottori, ha messo a disposizione gratuitamente online il “Manuale di sopravvivenza al Test di Medicina 2022”, che racchiude informazioni dettagliate sulle domande, ma anche consigli su come gestire il tempo prima dell’esame tra ripasso teorico e simulazioni. I dati nazionali saranno disponibili dopo la prova, ma già Consulcesi segnala un aumento del numero dei candidati registrato all’Università Bicocca di Milano, all’Università di Messina e nelle toscane Università di Pisa e di Siena.

Quella di quest’anno sarà l'ultima prova a svolgersi in maniera tradizionale. Il prossimo anno verrà sostituita dal test online Tolc, come già in uso per altri corsi a numero chiuso. Non ci sarà più una sola data, ma un iter che consentirà agli studenti di prepararsi, autovalutarsi e poter tentare più volte nel corso dell'anno il test a partire dal quarto anno delle superiori.

Il numero chiuso negli anni ha suscitato non poche polemiche. Introdotto come decreto nel 1987 e poi divenuto legge nel 1999, la norma si scontra idealmente con il principio del diritto allo studio, ma presenta anche dei problemi pratici, come la cronica carenza di medici e infermieri (divenuta lampante nel periodo dell’emergenza sanitaria). Presidenti di Regione, anche di opposto schieramento politico, come quello del Veneto, Luca Zaia, e quello dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si sono espressi a favore dell'eliminazione del numero chiuso, ma la ministra Messa ha affermato di recente che il numero chiuso resterà. Ciò che potrebbe cambiare è un ulteriore aumento dei posti disponibili ma, con una domanda simile, colmare il divario sembra molto difficile.