Toscana Pride: orario di partenza e percorso. Tutto quello che c’è da sapere

Presentato oggi in Regione il corteo che ci sarà a Lucca, sabato 7 settembre, al quale sono attese oltre 15mila persone

di AMBRA NARDI -
4 settembre 2024

Sono attese migliaia di persone a Lucca in occasione del Toscana Pride 2024. Una comunità festante ed “infestante” è pronta ad invadere la città e far sentire la propria voce, per “denunciare la violenza istituzionale del governo Meloni che non tutela i diritti delle minoranze”, è l’obiettivo del comitato promotore. 

La parata

Il ritrovo del corteo è atteso per sabato 7 settembre dalle 16 presso Piazzale Risorgimento e la partenza è prevista intorno alle 16.30. Il percorso prevede il passaggio in Viale Cavour, Viale della Repubblica, Piazzale Umberto I, Porta San Pietro, Via Carrara, Corso Garibaldi, Baluardo San Paolino, Via delle Mura Urbane, Baluardo San Donato e terminerà a Piazzale San Donato. Durante la manifestazione sono previste performance di artisti, marching band e musica dai carri. 

Toscana pride
Il percorso del corteo (Instagram)

La Regione ci sarà

"La libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro paese e la Toscana, in occasione del Pride, ribadisce il suo impegno per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti – dichiara il governatore Eugenio Giani – Il Pride non riguarda solo la comunità arcobaleno ma tutta la Toscana e le istituzioni. La marea arcobaleno che si troverà a Lucca, saprà anche quest’anno lanciare un forte messaggio per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni.”

L’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini riafferma l’importanza del Pride in un periodo storico che vedrebbe alcune istituzioni – Governo e amministrazioni locali – voltare le spalle alla comunità LGBTQIA+: “La destra si riempie la bocca della parola famiglia, ma non esiste una sola famiglia, esistono le famiglie e vanno tutelate, tutte. Perché famiglia è dove c’è amore”. 

L’importanza di una legge nazionale 

Sia Alessandra Nardini che Monia Marcacci, portavoce del Toscana Pride, sottolineano l’importanza di una legge nazionale contro le discriminazioni. Sebbene la Toscana sia stata, 20 anni fa, la prima regione a dotarsi di una legge contro le discriminazioni per orientamento, è incomprensibile che il Parlamento non ne abbia ancora approvata una. 

"Vogliamo che nessuna persona in questo paese rischi più di essere insultata, picchiata o ammazzata perché si bacia in strada o in spiaggia con la sua compagna o con il suo compagno o perché decide di fare un percorso di transizione. Vogliamo che nessun giovane sia più bullizzato per il colore degli indumenti che indossa e che arrivi persino a pensare di farla finita perché non si sente accettato. Ecco perché penso sia vergognoso aver affossato il ddl Zan”, afferma Nardini.