Volontari Lgbtq+ al Muro della Gentilezza: “Aggrediti con insulti omofobi e pugni da un gruppo di tedeschi”

“In Italia facciamo come ci pare” avrebbero detto i componenti del gruppo

3 luglio 2024
Il Muro della Gentilezza a Milano (Ansa)

Il Muro della Gentilezza a Milano (Ansa)

“Un’aggressione violenta, senza apparente motivo se non l’omofobia e l’odio di fondo”. A denunciare sono alcuni volontari Lgbtqai+ del Muro della Gentilezza di Milano, “Aggrediti da una gang omofoba tedesca in Lamborghini e Ferrari”.

“In Italia facciamo come ci pare” avrebbero detto questi ultimi. Ci sarebbero stati calci, pugni e insulti contro i ragazzi del Tempio del futuro perduto, il centro culturale che nel 2023 ha vinto il bando comunale per l'uso in concessione degli spazi abbandonati dell'ex Fabbrica del Vapore, dove ogni giorno vengono distribuiti alle persone meno fortunate abiti e generi alimentari.

Il tir dei tedeschi blocca le operazioni al Muro della Gentilezza

Nella denuncia, pubblicata dal Corriere della Sera, si legge che lunedì mattina, mentre stava iniziando la consueta distribuzione davanti al Muro della Gentilezza, via Luigi Nono è stata bloccata da un tir da cui sono scese Lamborghini, Ferrari e Porsche. I proprietari di queste ultime erano appunto i tedeschi. Alla richiesta cortese dei volontari di spostarsi per poter procedere con le operazioni, questi hanno invece rivendicato il diritto di “fare in Italia quello che gli pare”.

L’aggressione al volontario

“Hanno bloccato la strada senza autorizzazione – racconta Alessandro Vaccari, 31enne dimesso dal pronto soccorso del Fatebenefratelli con una prognosi di 15 giorni – per scattare foto e fare riprese ai loro veicoli causando disagi al traffico e, quando abbiamo chiesto loro di spostarsi, ci hanno risposto con arroganza e violenza. Ci hanno dato dei comunisti – aggiunge –, riempito di insulti omofobi e domandato se il nostro centro culturale non fosse in realtà un bordello per omosessuali”. 

“Sono finito in ospedale con ferite e un grande shock psicofisico dopo esser stato aggredito dal responsabile del loro servizio d'ordine. Questa esperienza – conclude il 31enne – mi ha fatto riflettere sull'importanza di lottare contro l'omofobia e l'arroganza dei potenti. Dobbiamo continuare a resistere e costruire una società più giusta e inclusiva”. I carabinieri hanno identificato i presunti partecipanti all’aggressione. 

L’appello su Instagram

Il Tempio del Futuro Perduto ha lanciato quindi un appello via Instagram: “Vogliamo entrare in contatto con le associazioni, i club e le realtà politiche di Monaco di Baviera dove ha sede la società responsabile dell'aggressione. Chiunque abbia contatti ci scriva in privato” chiedono.

“Abbiamo denunciato gli aggressori, confidiamo nel sistema giuridico e nell'indignazione dei cittadini” e ora chiedono che “l'episodio di violenza che abbiamo subito non venga strumentalizzato per promuovere paura o senso di insicurezza. In 6 anni di vita questo è l'episodio di violenza più grave che abbiamo subito”.