Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Fedez: “Sono assolutamente sicuro che non farò mai politica”. La dichiarazione dopo il lancio del nuovo disco

Fedez: “Sono assolutamente sicuro che non farò mai politica”. La dichiarazione dopo il lancio del nuovo disco

Il rapper da Fazio smentisce le voci di una sua possibile candidatura arrivate dopo la promozione 'elettorale' del nuovo album: “La campagna di lancio del disco? Ci hanno creduto in tanti ed è tragicomico“

Letizia Cini
1 Dicembre 2021
Share on FacebookShare on Twitter

“La campagna di lancio del disco? Ci hanno creduto in tanti ed è tragicomico che ne abbiano parlato senza rendersi conto che era una “trollata”. Se entro in politica? Non accadrà. Facciamo un contratto qua e sottoscrivo che non accadrà mai. Sono assolutamente sicuro che non accadrà mai. Era assolutamente palese che era uno scherzo”. Così Fedez a Che tempo che fa su Raitre in merito al lancio del disco Disumano fatto con una finta campagna elettorale.

Qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo… È vero che la pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina, è andata in pensione dopo 5 anni di onorata carriera parlamentare (1987-1992) e una sola legislatura. Compiuti i suoi primi 60 anni (ora l’ex attrice hard, cantante, politica ed ex conduttrice radiofonica ungherese naturalizzata italiana ne ha messi insieme 70), dal mese successivo la legge prevede il vitalizio. Circa 3mila euro lordi. “Pensi che me l’ero persino dimenticato. Ma non mi vergogno, non ho derubato nessuno, quei soldi me li sono meritati”. Disse a suo tempo Cicciolina.
Non che sia l’unica. Analogo assegno lo percepiscono già altri parlamentari ‘lampo’ come Gino Paoli, Pasquale Squitieri, incassa persino Toni Negri, che in agosto compirà 89 anni.

La notizie di Fedez in politica è esplosa quando il rapper, il 10 novembre scorso, ha acquisito il dominio web fedezelezioni2023.it, facendo presagire una sua discesa in campo, fatto diventato subito trend topic di discussione sui social. Il dominio è stato acquistato dalla società Zdf, che appartiene appunto all’artista, ma risulta inattivo, come se – insomma – Fedez avesse solo voluto occupare uno spazio in vista di qualcosa da fare in un futuro prossimo. Immediata e virale la reazione e il tam tam di interrogativi: “Ma veramente Fedez prepara una sua discesa in politica?”.

È stato lo stesso musicista, già marito di Chiara Ferragni (sostenitrice da non pochi follower), a rispondere domenica sera, ospite da Fabio Fazio. Dissipato ogni dubbio, dunque. Resta vero che comunque negli ultimi tempi il rapper ha spesso preso posizioni politiche molto forti e definite, come quella sul ddl Zan o le sue note polemiche con Matteo Salvini.
D’altra parte, Federico Leonardo Lucia (questo il suo vero nome) ha sempre smentito di voler scendere in prima persona nell’agone politico, limitandosi solo a ‘cannoneggiare’ dall’esterno i leader a lui indigesti come, appunto, quello della Lega. Che, interrogato sull’ipotesi di un nuovo partito per Fedez aveva  commentato: “È il bello della democrazia, presenti le sue idee e poi decideranno i cittadini. Mi piacerebbe un confronto con lui sull’Italia che verrà, gliel’ho già proposto in passato senza avere risposta, sono sempre disponibile”.

E non si può non ricordare quanto accaduto al Concerto del Primo maggio (leggi qui), quando Fedez accusò la Rai di voler censurare le sue idee dopo una performance altamente polemica sui diritti Lgbt, di cui il cantante è paladino dichiarato. Lo stop al ddl Zan ha infatti provocato una sua reazione molto forte, accompagnata poi da quella della moglie, Chiara Ferragni. Insomma, gli ingredienti per fare di Fedez anche un futuro leader politico c’erano proprio tutti, ma chi frenava sull’ipotesi era proprio il suo zoccolo duro del consenso, ovvero i suoi fan e gli utenti della rete che lo seguono con maggior intensità.

Che, nei giorni scorsi, avevano ricordato i tanti progetti messi in cantiere dall’artista e accompagnati da altrettante iniziative pubblicitarie. A partire da quelle per il nuovo album appena uscito, un album Disumano.

Fra le ultime trovate della coppia più amata dai social, la possibilità di preordinare su Amazon la copia fisica del disco accompagnato da uno speciale gadget firmato Panini, prodotto per Fedez: tre trading card a tema Disumano, nome del nuovo lavoro. Ma non solo, anche la limited edition con Versace e quella in collaborazione con Uniqlo. Parte del ricavato delle vendite dell’album verrà devoluto alla Fondazione Together To Go Onlus (TOG), specializzata nella riabilitazione dei bambini affetti da patologie neurologiche complesse. E ancora, l’annuncio su Instagram, fatto condividendo la sigla nella quale canta anche la moglie, della serie The Ferragnez, che sarà in streaming su Prime Video dal 9 dicembre.

Sempre su Prime sarà trasmessa la seconda edizione di Lol, programma rivelazione dello scorso anno, che vede il rapper nella veste di conduttore. Anche in questo caso, Fedez ha annunciato via web che sta girando la sigla del programma e che a breve ci saranno altre novità.
Dunque, tramontata l’ipotesi politica, vedremo quale nuova trovata pubblicitaria i Ferragnez sapranno lanciare nella Rete.

Potrebbe interessarti anche

FS Italia: sono stati avviati percorsi di training e iniziative dedicati a mamme e papà per migliorare la conciliazione vita-lavoro
Lifestyle

Festa del papà, i padri di oggi più motivati ed energici rispetto alle mamme

19 Marzo 2023
Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca
Lifestyle

Giustizia, il linguaggio corretto per la parità di genere

21 Marzo 2023
Una coppia di albatros
Scienze e culture

Cambiamento climatico, aumentano i divorzi tra gli albatros

19 Marzo 2023

Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
"La campagna di lancio del disco? Ci hanno creduto in tanti ed è tragicomico che ne abbiano parlato senza rendersi conto che era una "trollata". Se entro in politica? Non accadrà. Facciamo un contratto qua e sottoscrivo che non accadrà mai. Sono assolutamente sicuro che non accadrà mai. Era assolutamente palese che era uno scherzo". Così Fedez a Che tempo che fa su Raitre in merito al lancio del disco Disumano fatto con una finta campagna elettorale. Qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo... È vero che la pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina, è andata in pensione dopo 5 anni di onorata carriera parlamentare (1987-1992) e una sola legislatura. Compiuti i suoi primi 60 anni (ora l’ex attrice hard, cantante, politica ed ex conduttrice radiofonica ungherese naturalizzata italiana ne ha messi insieme 70), dal mese successivo la legge prevede il vitalizio. Circa 3mila euro lordi. "Pensi che me l’ero persino dimenticato. Ma non mi vergogno, non ho derubato nessuno, quei soldi me li sono meritati". Disse a suo tempo Cicciolina. Non che sia l’unica. Analogo assegno lo percepiscono già altri parlamentari 'lampo' come Gino Paoli, Pasquale Squitieri, incassa persino Toni Negri, che in agosto compirà 89 anni. La notizie di Fedez in politica è esplosa quando il rapper, il 10 novembre scorso, ha acquisito il dominio web fedezelezioni2023.it, facendo presagire una sua discesa in campo, fatto diventato subito trend topic di discussione sui social. Il dominio è stato acquistato dalla società Zdf, che appartiene appunto all’artista, ma risulta inattivo, come se – insomma – Fedez avesse solo voluto occupare uno spazio in vista di qualcosa da fare in un futuro prossimo. Immediata e virale la reazione e il tam tam di interrogativi: "Ma veramente Fedez prepara una sua discesa in politica?". È stato lo stesso musicista, già marito di Chiara Ferragni (sostenitrice da non pochi follower), a rispondere domenica sera, ospite da Fabio Fazio. Dissipato ogni dubbio, dunque. Resta vero che comunque negli ultimi tempi il rapper ha spesso preso posizioni politiche molto forti e definite, come quella sul ddl Zan o le sue note polemiche con Matteo Salvini. D’altra parte, Federico Leonardo Lucia (questo il suo vero nome) ha sempre smentito di voler scendere in prima persona nell’agone politico, limitandosi solo a 'cannoneggiare' dall’esterno i leader a lui indigesti come, appunto, quello della Lega. Che, interrogato sull'ipotesi di un nuovo partito per Fedez aveva  commentato: "È il bello della democrazia, presenti le sue idee e poi decideranno i cittadini. Mi piacerebbe un confronto con lui sull’Italia che verrà, gliel’ho già proposto in passato senza avere risposta, sono sempre disponibile". E non si può non ricordare quanto accaduto al Concerto del Primo maggio (leggi qui), quando Fedez accusò la Rai di voler censurare le sue idee dopo una performance altamente polemica sui diritti Lgbt, di cui il cantante è paladino dichiarato. Lo stop al ddl Zan ha infatti provocato una sua reazione molto forte, accompagnata poi da quella della moglie, Chiara Ferragni. Insomma, gli ingredienti per fare di Fedez anche un futuro leader politico c’erano proprio tutti, ma chi frenava sull’ipotesi era proprio il suo zoccolo duro del consenso, ovvero i suoi fan e gli utenti della rete che lo seguono con maggior intensità. Che, nei giorni scorsi, avevano ricordato i tanti progetti messi in cantiere dall’artista e accompagnati da altrettante iniziative pubblicitarie. A partire da quelle per il nuovo album appena uscito, un album Disumano. Fra le ultime trovate della coppia più amata dai social, la possibilità di preordinare su Amazon la copia fisica del disco accompagnato da uno speciale gadget firmato Panini, prodotto per Fedez: tre trading card a tema Disumano, nome del nuovo lavoro. Ma non solo, anche la limited edition con Versace e quella in collaborazione con Uniqlo. Parte del ricavato delle vendite dell'album verrà devoluto alla Fondazione Together To Go Onlus (TOG), specializzata nella riabilitazione dei bambini affetti da patologie neurologiche complesse. E ancora, l’annuncio su Instagram, fatto condividendo la sigla nella quale canta anche la moglie, della serie The Ferragnez, che sarà in streaming su Prime Video dal 9 dicembre. Sempre su Prime sarà trasmessa la seconda edizione di Lol, programma rivelazione dello scorso anno, che vede il rapper nella veste di conduttore. Anche in questo caso, Fedez ha annunciato via web che sta girando la sigla del programma e che a breve ci saranno altre novità. Dunque, tramontata l’ipotesi politica, vedremo quale nuova trovata pubblicitaria i Ferragnez sapranno lanciare nella Rete.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto