Sostenibile e digitale: spesso parlando di futuro sentiamo accostare questi due aggettivi.
Ma quanto è davvero sostenibile il digitale? Facciamo due calcoli. Secondo uno studio della Royal Society riportato dal World Economic Forum, le tecnologie digitali contribuirebbero alla produzione delle
emissioni mondiali per una quota compresa
tra l’1,4% e il 5,9% del totale. Cifre impressionanti, se si pensa che
il tutto il traffico aereo internazionale è responsabile per appena il 2% del totale.
Emissioni, un server produce fino a 5 tonnellate di CO2
Questo perché è stato calcolato che un solo
server produce in un anno da
1 a 5 tonnellate di CO2 equivalente, e ogni
gigabyte scambiato su Internet emette da
28 a 63 g di CO2 equivalente; mentre un
sito web con 10.000 pagine viste al mese emette
211 kg di CO2 all’anno. Dunque se è vero che le tecnologie digitali possono aiutare, spesso in maniera determinante, a risolvere problemi di consumo energetico, è altrettanto evidente che, per essere veramente
green, a loro volta devono alimentarsi da fonti non fossili, o mettere in campo azioni che neutralizzino le emissioni.
Tim azzera le emissioni di Co2 dei propri siti web
La buona notizia di oggi è che una grande azienda come
Tim ha azzerato le proprie emissioni di CO2 generate nel 2021 dai siti commerciali e istituzionali e delle aziende del Gruppo, tra cui Noovle, Olivetti, Sparkle, Telsy, Kena Mobile e FiberCop: ben
900 tonnellate di gas serra equivalenti neutralizzate, corrispondenti a 127 giri del mondo in auto. L'obiettivo è stato raggiunto grazie a un progetto internazionale a tutela di oltre 28mila ettari di
foresta amazzonica in Brasile, realizzato in collaborazione con Maìsa REDD+, attraverso il monitoraggio della deforestazione illegale ed il coinvolgimento delle popolazioni locali per preservare la biodiversità di flora e fauna.
Tim, in arrivo due progetti di riqualificazione forestale in Italia
Tim (che per valutare le emissioni dei siti web ha utilizzato la metodologia CO 2 web ® messa a punto da Rete Clima, ente non profit specializzato nella promozione della sostenibilità e verificata dall’Ente ICMQ) sosterrà inoltre in primavera due progetti di
riqualificazione forestale in Italia per aumentare le aree verdi urbane e per generare servizi per il territorio. Il primo nel
Parco Nord di Milano, dove pianterà
80 nuovi alberi in aggiunta ai 70 dell’anno scorso che in un ciclo vitale medio di trent’anni, contribuiranno all’assorbimento di circa 50 tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di circa 500 frigoriferi in funzione per un anno. Il secondo in
Umbria, dove Tim sosterrà un progetto per la gestione della “Foresta di Città della Pieve-Piegaro”. “La neutralizzazione delle emissioni generate dai siti web si inserisce nella strategia di sostenibilità del Gruppo Tim che fa della tutela dell’ambiente una delle direttrici d’azione prioritarie, con l’obiettivo di raggiungere la
Carbon Neutrality entro il 2030. Entro il 2024 il Gruppo punta ad arricchire l’offerta di prodotti e servizi ecosostenibili con il 15% di
smartphone green” fa sapere l’azienda. Che aggiunge “per il 2025 sarà utilizzata energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, azzerando le emissioni indirette e migliorando l’ecoefficienza del 50% grazie anche all’uso della fibra e del 5G”.