Imprenditori si diventa. Multiversity indica la via

A luglio 2024 partirà il Contamination Lab di Universitas Mercatorum per formare studenti e ricercatori con mindset imprenditoriale, promuovendo la propensione imprenditoriale in Italia attraverso un programma innovativo e gratuito. Le attività includono learning by doing, project working e pitch day, con mentoring per i team vincenti. Multiversity si impegna a modernizzare l'istruzione superiore e promuovere competenze digitali per centrare gli obiettivi del Decennio Digitale Europeo

di Redazione Luce!
24 giugno 2024

Formare persone capaci di lavorare come se fossero imprenditori, se poi fondano startup ancora meglio. A luglio 2024 partirà il Contamination lab di Universitas Mercatorum, dove studenti e ricercatori svilupperanno un mindset imprenditoriale attraverso un programma formativo innovativo e a partecipazione gratuita. Questo percorso è fondamentale per migliorare la propensione imprenditoriale in Italia, offrendo crescita personale e competenze tecniche e trasversali. Le principali attività includono learning by doing, project working e project valorization, culminando con un pitch day. I tre migliori team vinceranno un percorso di incubazione di 6 mesi. Il bando scade il 5 luglio ed è aperto a studenti, ex studenti, familiari di studenti, dottorandi di ricerca e assegnisti di Universitas Mercatorum e il 22 luglio saranno invitati i 60 prescelti. Come spiega la coordinatrice del progetto Alessandra Micozzi: "L’obiettivo è quello di creare un luogo virtuale in cui si possa sviluppare un mindset imprenditoriale che incentivi la contaminazione attraverso lezioni, team building, business model, customer discovery e project management sia per valutare l’effetto dell’idea di impresa sia per motivare qualcuno che pensava di fare altro nella vita ma ha invece trovato la giusta ispirazione".

Le tre idee vincenti avranno accesso a sei mesi di mentoring. "Ci teniamo a proporre – spiega ancora Micozzi – un percorso che non sia utile solo a chi vuol fare l’imprenditore ma anche a chi vuole fare un percorso di crescita professionale e personale per acquisire un mindset imprenditivo con competenze trasversali che possono essere utili in qualsiasi frangente anche, ad esempio, redigere un progetto Horizon. L’importante è il learning by doing, il project working e la project valorization. Sia che si voglia diventare imprenditori sia che si voglia più semplicemente imparare un nuovo metodo di lavoro".

Il progetto è totalmente gratuito e rientra nelle attività di Universitas Mercatorum di incentivare e favorire la propensione imprenditoriale. Dal 2023, Universitas Mercatorum coordina il Gem (Global Entrepreneurship Monitor) per l’Italia. Il Contamination Lab è una sfida importante visto che l’Italia si colloca al 36° posto su 46 nazioni analizzate per propensione imprenditoriale nel rapporto Gem. Nel 2019 eravamo alla penultima posizione e un importante progresso è stato fatto ma resta ancora molta strada da percorrere per innalzare il livello di imprenditorialità in Italia. Multiversity è il primo Gruppo di Education in Italia, e il secondo in Europa, con le Università digitali Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma che erogano 72 percorsi di laurea e oltre 300 tra corsi post lauream, master e post diploma. Oltre ai tre atenei, contribuiscono a formare l’offerta didattica del Gruppo anche l’ente di certificazione Certipass, la coding factory Aulab, e la Scuola di formazione executive Sole 24 Ore Formazione, frutto della joint venture con il Gruppo 24 Ore. Multiversity ha ampliato ulteriormente il suo portafoglio con l’acquisizione di una quota di Materias, un incubatore di ricerca scientifica co-fondata e presieduta da Luigi Nicolais, già ministro per le Riforme e l’Innovazione della Pa e presidente Cnr. Una partnership che consentirà alle università digitali del gruppo Multiversity di promuovere il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche verso la società civile e il mondo imprenditoriale, accelerando così gli obiettivi di Terza Missione.

La dimensione digitale è parte integrante della nostra esistenza. Ogni giorno ci muoviamo in una sostanziale continuità tra spazio fisico e virtuale: compriamo online, lavoriamo in smart working e usiamo app per svariate esigenze. Eppure, purtroppo, bisogna constatare che sulla cultura digitale l’Italia sconta enormi ritardi: siamo 16esimi in Europa per investimenti in ricerca, sviluppo e nuove tecnologie (European Innovation Scoreboard del 2022); 20esimi per livello di digitalizzazione; 25esimi per la diffusione delle competenze digitali (Report Desi); e ben il 36% degli italiani resiste alla tecnologia sul luogo di lavoro (Indagine Cebr – Centre for Economics and Business Research). Multiversity intende contribuire alla modernizzazione dell’istruzione superiore del Paese, promuovendo una maggiore inclusione e un miglioramento della qualità dei percorsi formativi, per renderli il più possibile aderenti alle nuove esigenze del mondo del lavoro.

Secondo uno studio recentemente condotto da The European House-Ambrosetti e Microsoft, l’Italia deve lavorare per fornire queste competenze a 20 milioni di cittadini entro il 2030 per centrare l’obiettivo del Decennio Digitale Europeo di raggiungere l’80% della popolazione con conoscenza digitali di base. La didattica digitale, grazie al contributo dello strumento tecnologico, può infatti contribuire a potenziare l’offerta e a modulare i contenuti in forme che consentono di raggiungere un ampio numero di persone, arrivando in aree non servite da istituzioni accademiche tradizionali e adattandosi alle esigenze di chi non può garantire una frequentazione costante in presenza. L’obiettivo è quello di creare un legame tra cultura digitale e sapere accademico, nell’ottica di una formazione flessibile e accessibile ad un numero sempre maggiore di studenti, in linea con il programma di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Unione europea.

Il modello didattico di Multiversity, e più in generale quello della formazione online, ha nel proprio Dna il rispetto dei principali obiettivi di inclusione e di sviluppo sostenibile: dalla significativa riduzione delle emissioni generate dagli Atenei e delle disuguaglianze di genere, fino alla garanzia di un ampio e sicuro accesso ad un’istruzione di qualità anche per le categorie svantaggiate.