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Lavoro in Italia, nel 2021 le donne guadagnano fino a 500 euro in meno degli uomini

di DOMENICO GUARINO -
28 gennaio 2022
Per le Millennial il part-time non rappresenta un'occasione. Una su tre punta sulla carriera

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Un cuoco in media guadagna 1.548 euro, una cuoca deve invece accontentarsi di 1.098 euro: un differenziale retributivo di circa il 30%. E non è l’unico caso. Secondo i dati diffusi da applavoro.it  (portale che punta sulla meritocrazia e mette in contatto domanda e offerta), nonostante i progressi degli ultimi anni, anche nel 2021 le donne hanno generalmente continuato a guadagnare meno degli uomini  in tutti i principali settori lavorativi, con un gap retributivo spesso molto pesante. E anche troppo evidente per essere ‘solo’ frutto del caso o di presunte abilità individuali.

Impiegate, commesse e agenti di commercio: quanto guadagnano le donne rispetto agli uomini

Nel settore terziario, in particolare gli agenti di commercio, coloro cioè che hanno dichiarato di guadagnare di più nel 2021, il differenziale di stipendio è del 19%: gli uomini hanno guadagnato in media 2.395 euro, mentre le donne si sono fermate a 1.922 euro. Nel settore impiegatizio il gap si attesta sul 16% (1.506 euro gli uomini contro i 1.255 euro delle donne). E anche nel settore commerciale le commesse e addette alle vendite, pur essendo molto più numerose dei colleghi maschi, guadagnano in media ben 200 euro in meno al mese: 1.008 euro contro 1.203 euro. In un unico caso la differenza è stata soltanto del 4%: quello delle segretarie che hanno guadagnato quasi quanto gli uomini (981 contro 1023).

Una differenza netta, segno di una tendenza assai radicata, e che per altro non tengono conto di eventuali detrazioni o bonus. Anche se esaminando più nel dettaglio i dati di applavoro.it, emerge il quadro di un Paese diseguale, con una certa differenza tra aree territoriali che in alcuni casi può essere anche marcata.

Addette/i alle vendite, a Bologna le donne guadagnano più degli uomini (+15%)

Prendiamo ancora il caso del commercio: nella mansione di addetto/a alle vendite, a Firenze il gap non esiste (1.220 gli uomini contro i 1.217 delle donne), a Palermo arriva a sfiorare il 27% (le donne hanno dichiarato di guadagnare 880 euro al mese), ma a Bologna sono le donne a spuntarla visto che guadagnano addirittura  il 15% in più. Sempre nel capoluogo emiliano le impiegate si portano a casa il 14% di stipendio in più rispetto ai colleghi maschi, e le cameriere circa 100 euro in più degli uomini. Per gli agenti di commercio si riscontra un differenziale a favore degli uomini del 40% a Roma, mentre a Napoli l’11% di donne che svolge questo lavoro guadagna il 42% in più (3.000 contro 2.110).

Si tratta tuttavia di eccezioni. Delle gocce in un oceano in cui la reale parità salariale, concludono gli esperti di applavoro.it , rimane una chimera.