Affitti a studenti: in casa solo coinquilini dello stesso sesso? Meglio condizionatore e wi-fi

di FEDERICO MARTINI -
7 settembre 2021
UNIVERSITA'

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La convivenza con coinquilini dello stesso sesso non è più una condizione necessaria nella scelta di un’abitazione da condividere: è ormai l’ultima motivazione (7%) che guida la ricerca della stanza. Sono invece sempre più richiesti comfort quali un impianto di aria condizionata (9%), lavastoviglie e lavatrici (17%), un arredamento moderno e soprattutto una veloce connessione Wi-Fi (entrambi al 35%). Lo annuncia SoloAffitti, marchio nazionale  nel campo della intermediazione  immobiliare, indicando come siano cambiati gli atteggiamenti di chi cerca sistemazioni temporanee per studio o lavoro. Le esigenze principali dei ragazzi che si spostano per studio si confermano tuttavia la vicinanza all’università (67%), ai mezzi pubblici (59%) e la disponibilità di una stanza singola (65%). Non ci sono variazioni di rilievo per le tipologie contrattuali più utilizzate. Rimane una forte prevalenza nelle città universitarie dei contratti a canone concordato (3+2, studenti universitari, transitorio). Le eccezioni più evidenti sono Milano e Bologna dove il “canone concordato” viene utilizzato sempre meno a causa della forte crescita dei canoni di locazione negli ultimi anni e dei prezzi fissati dagli accordi territoriali, che non sono molto convenienti, specie per appartamenti con metrature ampie.