Sofia Rebughi: “Io danzatrice nonostante mio padre. La mia rivincita a Miss Italia”

La 18enne è Miss Milano e ha una storia tormentata da raccontare: “Ora mi sento più sicura ma in passato non è stato facile. Ora vorrei diventare una poliziotta perché è bello lavorare per aiutate gli altri”

di ENRICO SALVADORI -
7 settembre 2024
Sofia Rebughi

Sofia Rebughi

Numana (Ancona) 7 settembre 2024 – Una ragazza dolcissima, che dimostra più dei suoi 18 anni. Minuta di statura, ma dal carattere grande. Anche perché ha vissuto sulla sua pelle una delle tante storie, diventate purtroppo ordinarie, di dissidi familiari. Una diatriba tra i suoi genitori che non stanno più insieme dopo una vita tormentata che la figlia ha dovuto sopportare.

Sofia Rebughi, nata e cresciuta a Milano, è una delle semifinaliste nazionali di Miss Italia. È arrivata nelle Marche con il prestigioso titolo di Miss Milano conquistato a Locate Triulzi. Spera di andare avanti e di approdare alla finalissima ma la sua gara in realtà l’ha già vinta. Perché è giustamente orgogliosa di una fascia prestigiosa e poi perché il concorso le ha permesso di raccontare la sua storia.

L’amore per la danza e i no del padre

“Ero una bimba piccola, di cinque anni, e la danza classica mi affascinava. L’ho detto a mia madre Roberta che era entusiasta di questa mia passione. Mio papà invece no e questo mi ha creato problemi. Mamma voleva iscrivermi all’accademia del Teatro alla Scala, io non stavo nella pelle. Ma mio padre invece è stato irremovibile – ricorda Rebughi –. Una chiusura totale la sua. Voleva che mi vestissi da maschietto, diceva che quella della danza era solo una spesa per lui e che non mi avrebbe aperto delle prospettive. Invece io volevo danzare perché mi piaceva e una bimba di quell’età non pensa certamente agli sbocchi che quella scelta le può dare in futuro”.

Sofia Rebughi
Sofia Rebughi

La volontà di Sofia e della mamma, comunque, sono stati più forti di tutti gli ostacoli. “Anche se mio padre non ci sosteneva economicamente l’iscrizione è stata fatta. Era dura avere la retta da pagare, era duro allenarsi dalle 14 fino a tarda sera. Ma io l’ho fatto con grande determinazione e piacere anche se sono stati anni difficili per me e mamma. Mio padre non lo vedo da tempo, ma non posso perdonare il fatto che mi abbia tarpato le ali per quella che era la mia passione – spiega ancora la diciottenne –. La considerava un ostacolo alla mia crescita. Alla lunga, anche per un infortunio, ho dovuto mollare la danza che resterà comunque per sempre una pagina bella stampata nel libro dei miei ricordi”.

L’approdo a Miss Italia 

Poi nella vita di Sofia Rebughi irrompe Miss Italia. “Frequento il liceo delle Scienze umane e nella tarda primavera non attraversavo un momento felice. Ero delusa e insicura. Ho visto sui social che erano aperte le iscrizioni per Miss Lombardia che è la strada per arrivare a Miss Italia. Mi sono detta: ho perso le mie sicurezze e per ritrovarle mi voglio iscrivere. Il contatto con le altre ragazze e con il pubblico mi servirà”.

È arrivata la fascia di Miss Milano e ora c’è un’altra grande occasione. “Ho praticato anche equitazione – afferma Sofia – e vorrei diventare una poliziotta. E’ bellissimo lavorare per aiutate gli altri. Però mi attira molto pure la carriera televisiva. Comunque, al di là di come andrà a finire, detengo il titolo della città capitale della moda che è anche la mia città. E questo mi riempie di orgoglio. Io Miss Italia la vedevo in Tv sin da quando ero piccola”. Da quando cioè i suoi sogni di bambina rischiavano di essere infranti da un genitore che non la capiva. Ma ora è un’altra storia.