A scuola con le mestruazioni? La maggior parte delle ragazze prova imbarazzo

Più di una studentessa su due dichiara di nascondere di avere le mestruazioni mentre è a scuola e solo il 32% ne parla con gli insegnanti

di AMBRA NARDI
5 settembre 2024
mestruazioni

Mestruazioni a scuola: oltre il 60% delle ragazze prova imbarazzo

A scuola con le mestruazioni? Un report di INTIMINA – che ha intervistato mille ragazze tra 12 e 17 anni – esplora il rapporto delle ragazze con il ciclo mestruale in ambito personale e scolastico, rivelando un forte senso di inadeguatezza e imbarazzo nelle giovani adolescenti.

  • solo il 32% delle studentesse si sente a suo agio a parlare di mestruazioni con i propri insegnanti.
  • secondo la ricerca, il 65% delle ragazze ha dichiarato di provare vergogna o di cercare di nascondere le mestruazioni mentre è a scuola.
  • solo l'11% non si sente mai in imbarazzo durante le mestruazioni.

Le esigenze di salute e igiene mestruale vengano spesso trascurate a seguito di un accesso limitato alle informazioni consone, ai giusti prodotti e all’accesso di servizi sanitari adeguati. 

Educazione sessuale e congedo mestruale

Cosa ci dicono questi dati? Che in un ambiente didattico che non riesce a far fronte alle necessità delle studentesse, è importante tornare a parlare di educazione sessuale e congedo mestruale. Il corpo docenti dovrebbe disporre delle competenze e conoscenze necessarie per essere in grado di affrontare i diversi aspetti della salute sessuale in modo adeguato. Realtà purtroppo lontana dall’essere raggiunta. 

Inoltre, viene spesso sottovalutato il dolore provato durante le mestruazioni, a volte accompagnato da sintomi invalidanti che bloccano le giovani donne per alcuni giorni sul fronte dello studio. Per questo è importante ribadire nel dibattito politico il tema del congedo mestruale scolastico, due giorni di assenza giustificata per le ragazze che hanno mestruazioni così dolorose da impedire loro una regolare frequenza a scuola. 

Al momento, non esiste una legge che regoli il congedo mestruale scolastico in Italia. Di conseguenza non esiste una protezione legale per le studentesse che si trovano fisicamente impossibilitate a svolgere le loro solite attività quotidiane durante il ciclo mestruale, di fatto discriminandole nel loro percorso scolastico. 

Il caso della scuola di Ferrara 

Se da una parte sono state presentate alcune proposte di legge in merito, l’ultima è del 2023, dall’altra le scuole hanno iniziato a muoversi in autonomia. Il liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna è stata la prima scuola italiana a riconoscere il congedo mestruale per le studentesse afflitte da dolori insopportabili durante il ciclo; poi lo ha seguito l'Istituto superiore Sulpicio Veroli, in provincia di Frosinone. A volerlo sono stati proprio gli studenti e le studentesse, che hanno chiesto e ottenuto una modifica del regolamento d’istituto, prendendo come modello la Spagna.