La storia di Kaius
Il piccolo è nato nel parco faunistico lo scorso ottobre da Kipensi, la mamma di 10 anni, e da Kisane, il padre di 17, che arriva a pesare circa 220 chili. Quest'ultimo, poco dopo la nascita, ha strappato il piccolo Kaius dall'abbraccio materno, tanto da impedirle di nutrirlo per diverse ore. "Non sapremo mai perché si è comportato così. Mi piace pensare che forse il papà abbia solo cercato di essere partecipe intuendo che ci fosse qualcosa che non andava", ha dichiarato il direttore dello zoo. Kisane ha lasciato il cucciolo dopo 14 ore, permettendo così al personale dello zoo di nutrirlo. Il giorno seguente gli operatori hanno cercato di restituire il cucciolo a sua madre e a sua nonna, ma entrambe si sono dimostrate poco interessate a prendersene cura. Un comportamento molto strano che ha impensierito lo stesso Chad Staples: "Aveva perso colore, così l'abbiamo portato subito dal veterinario".La polmonite da sepsi
Dalla visita è emersa la brutta notizia: al piccolo è stata diagnosticata una polmonite da sepsi. I medici hanno addirittura detto che non avrebbe superato la notte.Ma Staples non lo ha abbandonato. Ha trascorso tutta la notte con il piccolo gorilla che gli dormiva sul petto: "Ho fatto quello che potevo fare in quel momento, ho tenuto sotto controllo la frequenza cardiaca e la respirazione, mantenendo il contatto pelle a pelle, come avrebbe fatto la madre".
Piano piano le condizioni di Kaius sono migliorate, fino a quando non c'è stato più bisogno dei tubi di alimentazione nasale e dell'ossigeno.
Il legame tra il gorilla e il suo salvatore
Per i primi mesi il cucciolo ha dormito nella camera da letto di Staples, con il guardiano dello zoo che gli dava regolarmente il latte e gli cambiava i pannolini. Un compito difficile da svolgere su un primate molto più forte di un bambino e in grado di afferrare sia le mani che i piedi. Con il tempo è diventato autonomo, arrivando a mangiare da solo cibi solidi e poi a strisciare, camminare, fino ad arrampicarsi.
A quel punto è stato trasferito in un recinto, insieme alla mamma adottiva, G-Anne, una gorilla femmina non imparentata. Per il personale dello zoo era la scelta più giusta e più sicura rispetto a quella di far riunire Kaius con la madre naturale.
L'obiettivo era quello di stimolare i due a interagire abbastanza, tanto da condividere un recinto. Ma il reinsediamento di un cucciolo di gorilla comporta un rischio enorme. "La più grande paura? Che G-Anne potesse ucciderlo, perché è già successo in passato", ha continuato Staples.
Con il passare dei giorni quelle paure sono scemate, fino a sparire del tutto. G-Anne ha assunto il suo nuovo ruolo senza intoppi. Adesso la coppia trascorrerà un po' di tempo insieme, fino a quando Kaius non sarà pronto a fare il suo debutto pubblico allo zoo.
"Spero che il nostro legame duri per tutta la vita"
Per il momento, come racconta il direttore del bioparco, Kaius sembra riconoscerlo: "Ogni volta che gli sono vicino spinge la sua faccia verso la mia. Si aggrappa forte e cerca di baciarmi".
Infine svela il suo sogno: "Spero che il nostro legame duri per tutta la vita. Sarebbe stupendo".