Barbara Masini: "Ho fatto un casino, ma gli italiani si sono riconosciuti nelle mie parole e la politica mi ha abbracciata, al di là dei colori"

di SOFIA FRANCIONI -
16 luglio 2021
Masini

Masini

Con il suo intervento a cuore aperto in aula (leggi l'articolo), la senatrice di Forza Italia, Barbara Masini, ha commosso i cittadini, ma ha rotto per qualche ora le fila degli schieramenti politici. “Ho fatto un casino”, dice ridendo. “Avevo la chat di Facebook piena di messaggi: tutti belli. Tantissime testimonianze di persone che si sono riconosciute nelle mie parole e che hanno voluto raccontarmi quelle che hanno usato, parlando ai loro figli o quelle che si sono sentite dire dai loro genitori, una volta fatto coming out. Ma un grande abbraccio l’ho ricevuto anche dalla politica, al di là dei colori. Colleghi di destra e di sinistra mi hanno dimostrato la loro commozione, mi hanno telefonato, abbracciato, scritto. In queste ore - ammette – sono in una bolla. Ma la notorietà, si sa, dura venti secondi”. La sua battaglia a favore del Ddl Zan contro l’omolesbobitransfobia, lo ribadisce a ventiquattro ore dal suo intervento, non è personale “nonostante in passato abbia subito episodi spiacevoli”, ma una conquista di civiltà: “Vengo da un partito, Forza Italia, che fa della libertà la sua bandiera. E non c’è libertà più sacra di poter vivere la propria vita naturalmente e senza paura”. 

Barbara Masini

Senatrice, la destra ha tra i suoi valori portanti la famiglia tradizionale. Non crede di aver rotto un tabù e di aver dimostrato con il suo intervento che non c’è contraddizione tra essere omosessuali e di destra?  “Mi sta parlando di un centrodestra che vuole convincere se stesso di essere soltanto questo. Non solo perché avrà nelle sue fila, per la legge della statistica, degli omosessuali, ma anche perché sappiamo tutti che anche la famiglia tradizionale mostra delle criticità. E per affermarlo, basta guardare al numero di divorzi che ogni anno si registrano in Italia. Il centrodestra è plurale, come il centrosinistra. E io, soprattutto in una destra moderata quale è Forza Italia, non mi sento a disagio per la mia storia personale. In Aula, forse, ho proprio voluto rivendicarlo. Anche io rappresento il centrodestra, rappresento anche io una parte di elettori che vogliono votare il centrodestra. Sono una liberale e non vedo perché questa mia visione dello Stato debba tenere fuori la parte dei diritti: mi rifiuto di pensare che i cittadini laici e moderni debbano per forza votare a sinistra”.  Per la sua omosessualità ha mai avuto problemi con i suoi colleghi?  “Nel mio partito mai”.  Lei vede un cambiamento valoriale nel centrodestra? “Il centrodestra rappresentato da Forza Italia ha sempre avuto questa natura liberale. Negli ultimi anni hanno preso più forza partiti di destra che hanno impostato una linea tradizionale, più conservatrice: ma il centrodestra è nato con noi”.  Rispetto al Ddl Zan ha visto un cambiamento nell’atteggiamento del centrodestra? “Sì, alla Camera l’atteggiamento era molto scettico: erano tanti gli interventi che sostenevano ‘Non serve’, ‘Non è necessario’, ‘Non esistono queste situazioni’. Andando avanti anche il centrodestra ha iniziato a sottolineare l’esigenza di legiferare. Poi, se questo mio mettermi a nudo, che sicuramente mi porterà anche tante critiche, ha contribuito ad accelerare il percorso per un centrodestra moderno ed europeo, come dev’essere, ben venga”.  Al di là del Ddl Zan, lei che cosa ne pensa della possibilità di adottare per le famiglie omogenitoriali? “Sono favorevole”  Le è mai capitato di essere stata vittima di discriminazione o gesti d’odio?  “Sì, sono come delle piccole rughe dell’anima che fanno parte del tuo percorso. Alcune sono state delle ‘cose piccole’, ma non vanno comunque bene. Ci sono stati, poi, anche altri episodi che però non metterei in piazza: chi sa, rifletterà. Le discriminazioni comunque avvengono anche ultimamente: chi sotto il mio intervento scrive ‘pervertita’, invece che ‘non sono d’accordo’, sta ovviamente giudicando in maniera discriminatoria”.