Cantanti spagnole in topless, Amaral: "Non so perché il nostro seno faccia paura"

Alcune artiste stanno compiendo questo gesto radicale affermando la loro libertà e dignità in nome della difesa dei diritti delle donne

di MARIANNA GRAZI -
20 agosto 2023
Eva Amaral

Eva Amaral

"Nessuno può toglierci la dignità della nostra nudità. La dignità della nostra fragilità, della nostra forza. Perché noi siamo troppe". Parola di Eva Amaral, che nel bel mezzo della sua esibizione ad un festival nel nord della Spagna, sabato scorso, stava per intonare il brano Revolución quando si è tolta la canotta di paillettes rosse mostrandosi in topless. "Questo è per Rocío, per Rigoberta, per Zahara, per Miren, per Bebe, per tutte noi", ha detto, elencando i nomi delle colleghe artiste al pubblico presente.

Solidarietà con le artiste e grido di libertà

Nell'esibizione per i 25 anni di carriera della band spagnola, il topless della 51enne era un modo per difendere la dignità e la libertà delle donne di stare nude, e "un momento molto importante", ha dichiarato Amaral a El País.
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Amaral, durante l'esibizione per i 25 anni di carriera, si è tolta la maglia mostrando il seno nudo, e ha dichiarato: "Nessuno può toglierci la dignità della nostra nudità"

Perché importante? Perché si tratta una dimostrazione di solidarietà con un numero crescente di artiste spagnole che hanno fatto ricorso al topless in difesa dei diritti delle donne, e che di conseguenza sono state censurate o aggredite.

Cantanti in topless per i diritti delle donne

Ad esempio a giugno è stato interrotto un concerto della cantante Rocío Saiz durante il Pride di Murcia, dopo che la ragazza si era tolta il reggiseno per eseguire la sua canzone Como yo te Amo, cosa che la cantante sostiene di aver fatto durante tutte le sue esibizioni per oltre 10 anni. La polizia locale si è scusata e ha aperto un'inchiesta sull'incidente, aggiungendo che l'agente ha agito "in modo scorretto".
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La cantante Rigoberta Bandini

L'anno scorso, invece, la popolarissima ode alla maternità Ay Mamá di Rigoberta Bandini è diventata una sorta di inno femminista in tutto il Paese, grazie a frasi come "non so perché le nostre tette facciano così paura" e "tirare fuori il seno, alla Delacroix" (riferimento al dipinto "La Libertà che guida il popolo, ndr). Eva Amaral ha anche fatto riferimento a Bebe, che nel 2011 è stata ridicolizzata per aver mostrato un seno durante un concerto, e a Zahara, un'artista il cui poster per un nuovo album è stato censurato a Toledo due anni fa, dopo che gruppi cattolici lo avevano definito un'offesa alla Vergine Maria.

Le reazioni al gesto di Amaral

Le politiche femministe spagnole hanno subito applaudito il gesto della 51enne. Tra queste c'è la vice primo ministro Yolanda Díaz, che l'ha ringraziata per "rappresentare tutte le donne del Paese" e per "difendere diritti che oggi sono minacciati". La ministra dell'Uguaglianza Irene Montero ha ritwittato una foto di Amaral con la scritta "per la dignità della nostra fragilità, della nostra forza". Per Nuria Varela, che ha partecipato alla creazione del primo ministero dell'Uguaglianza nel 2008 ed è autrice di diversi libri, tra cui Femminismo per principianti, il gesto di riecheggia un sentimento di "stanchezza".
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L'ex politica e scrittrice di libri sul femminismo Nuria Varela

"Dal 2018 c'è una richiesta molto chiara di diritti per le donne e negli ultimi anni (questa battaglia) ha subito una significativa battuta d'arresto – dice al Guardian –. C'è la sensazione che si stia tornando indietro a cose che pensavamo di aver superato". Due anni fa, in effetti, il partito di estrema destra Vox ha portato avanti un'iniziativa per far rimuovere un murale a Madrid che celebrava una serie di donne illustri, da Nina Simone a Frida Kahlo, che a suo dire conteneva un "messaggio politico".

Il corpo delle donne è ancora un campo di battaglia

Varela spiega che con il passaggio alla democrazia, negli anni '70 e '80, la nudità femminile è diventata un atto di ribellione e liberazione sessuale in un sistema cattolico rigido. "Il messaggio lanciato da Amaral dimostra che abbiamo lavorato duramente per le nostre libertà e siamo stanche di doverle riconquistare ogni 10 minuti", dichiara. "Sembra che i nostri corpi non ci appartengano ancora, nonostante le tante lotte. Quindi il corpo delle donne continua a essere un campo di battaglia". Il gruppo femminista Femen, noto per l'organizzazione di proteste in topless, è parte integrante del movimento femminista spagnolo: "Non è solo riconosciuto, ma anche rispettato", sostiene la scrittrice.
 
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Il seno nudo femminile non è più accettato in spiagge e piscine

Il diritto delle donne a mettersi in topless in pubblico sembra essere minacciato anche in spiaggia e in piscina, dove è stato ampiamente accettato per decenni. Sebbene la Spagna continui a essere il Paese in cui il maggior numero di donne lo sceglie di prendere il sole a torso nudo, un sondaggio francese svolto da Ifop ha rilevato che questa pratica è in calo, con le più giovani in testa a questa tendenza. La metà di coloro che scelgono di coprirsi ha dichiarato che lo fa per "paura di aggressioni sessuali".