“Se hai perso qualcuno abbracciami”. L’idea di un giovane: “Ho sofferto tanto, ora voglio esserci per gli altri”

Donato Simone, di Ponsacco, è già stato in piazza a Lucca: “Dopo la morte dei miei genitori e del mio amato cane Nutella, ho deciso di lanciare un messaggio: ’Se hai bisogno sono qui’”

di ANTONIA CASINI
28 novembre 2024

Pisa, 28 novembre 2024 – Dal dolore al dono, un concetto insito nel suo nome. Donato Simone, giovane commesso di Ponsacco, ha ideato un tour dopo molta sofferenza, decidendo di trasformare le sue perdite in qualcosa di positivo da regalare, come gli abbracci. Il suo viaggio nelle piazze della Toscana è cominciato da Lucca e approderà presto a Pisa. “Tutto è iniziato il 23 novembre, un sabato mattina freddissimo”, racconta parlando del suo progetto di “sensibilizzazione e partecipazione”.

"Se hai perso qualcuno abbracciami". Il tour di Donato Simone nelle piazze per aiutare gli altri
"Se hai perso qualcuno abbracciami". Il tour di Donato Simone nelle piazze per aiutare gli altri

Perché proprio Lucca?

“È una città che adoro. Mi piace la sua eleganza, ma si dice spesso che è una realtà un po’ chiusa, così non è stato. Un domani mi piacerebbe viverci”.

Come funziona l’iniziativa?

“Con il cartello “Se hai perso qualcuno abbracciami” che ’indosso’ e una benda sugli occhi perché gli altri fossero più liberi, mi sono messo da una parte in piazza Napoleone in attesa”.

Risultato?

“Si sono fermati in tantissimi: si sono aperti con me, chi mi ha raccontato a parole, chi attraverso un abbraccio anche molto lungo”.

Chi incontra?

“Persone che hanno perso qualcuno o qualcosa”.

Da dove è partita l’idea?

“Ho visto all’estero un ragazzo che abbracciava i passanti che lo desideravano. Ho perso i miei genitori da dodici anni e il mio cane Nutella da due mesi, dopo gran parte della vita trascorsa assieme”.

Un grande amico.

“Gli ero molto affezionato, perché mi è stato regalato subito dopo la morte dei miei genitori, con lui ho vissuto tantissimo, mi ha restituito il sorriso e siamo pian piano diventati una cosa sola”.

Crescerà altri animali?

“No, non riuscirei. Vorrei donare affetto alle altre persone attraverso questo progetto e il volontariato in ospedale con l’associazione Avo”.

Una consolazione per lei e per le persone che accoglie.

““Una canzone recente dice: “nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età”, io forse ho pianto poco e quando mi succede cerco di pensare che il mio sorriso possa arrivare alle persone che non ci sono più, quindi faccio un bel respiro e riparto””.

Un vero e proprio tour, il suo.

“La prossima tappa sarà Pisa, poi vorrei andare a Livorno, Firenze, Empoli, Volterra e, magari, Bologna. Sono davvero felice di poter dare un sostegno con un abbraccio a tutti coloro che si fermeranno”.

E tutto viene documentato.

“Sì, devo ringraziare la mia compagna di avventura Letizia Cassioli che produce video-ricordo delle giornate”.