Un numero sempre maggiori di città in tutta la
Corea del Sud sta sponsorizzando
appuntamenti al buio per single. Una politica curiosa, a prima occhiata, che però ha una motivazione di fondo ben precisa: è un (disperato) tentativo delle istituzioni di spingere i giovani adulti verso il matrimonio e la famiglia, visto che il Paese ha registrato il
tasso di natalità più basso al mondo per tre anni di fila. Il problema, secondo loro, è che i giovani non vogliono sposarsi, né avere figli, in un Paese in cui solo il 2% delle nascite avviene al di fuori del talamo nuziale.
I giovani non vogliono sposarsi
"Ne
lla società sudcoreana continua a diffondersi un atteggiamento negativo nei confronti del matrimonio", ha dichiarato al New York Times Shin Sang-jin, sindaco di Seongnam, città vicina a Seoul che ha recentemente ospitato l'evento di matchmaking.
Due giovani a cui è stato organizzato un appuntamento mentre giocano ai videogames a Seongnam
"Penso che sia
compito dei governi locali creare le condizioni affinché le persone che vogliono sposarsi possano trovare il proprio partner". Gli appuntamenti al buio si sono rivelati
popolari. Questo mese a Seongnam sono arrivate più di 1.000 domande per soli 100 posti. I partecipanti hanno espresso pareri entusiasti su questi incontri.
L'opinione dei single sud coreani
Molti giovani, tuttavia, sostengono che i veri
ostacoli alla crescita della natalità sono i costi vertiginosi dell'assistenza all'infanzia, la mancanza di case a prezzi accessibili, le poche prospettive occupazionali e gli orari di lavoro massacranti. Per loro, inoltre, questo tipo di aventi organizzati, servono a poco per affrontare questi problemi. Le donne, in particolare, dicono di essere state scoraggiate a causa della forte
discriminazione nei confronti delle
madri lavoratrici. Altre sostengono che, facendo da mediatore, il governo invada sfere (riproduttive) personali.
Il crollo della natalità
Il Paese registra un crollo dei matrimoni a cui si accompagna quello dei nuovi nati. I funzionari: "Giovanni annoiati"
La percentuale di persone che si sposano è diminuita in tutto il mondo, ma è
crollata soprattutto in Corea del Sud. Nel 2021 negli Stati Uniti si sono celebrati sei matrimoni ogni 1.000 persone, contro i 3,8 ogni 1.000 persone in Corea del Sud. A questa statistica si accompagna un
minor numero di nascite nel Paese. Nel 2022, il tasso di natalità della nazione è diminuito per il settimo anno consecutivo, raggiungendo quota 0,78 figli per ogni donna in età riproduttiva e spingendo i funzionari a cercare modi per evitare una crisi demografica. Secondo gli esperti di politica, le misure adottate sono state però finora
insufficienti. E allora, anche se la quota di sudcoreani interessati ad avere figli si riduce, i funzionari si aspettano che l'interesse per gli incontri sponsorizzati dal governo continui.
Questi incontri organizzati funzionano davvero?
Seongnam, che conta circa un milione di abitanti, ha stanziato circa 192.000 dollari del suo bilancio per questi appuntamenti e prevede di ospitarne altri quest'anno. "Quello che ci è piaciuto vedere è che i giovani sorridevano, arrossivano e si sentivano elettrizzati ", ha detto Kang Mi-jeong, capo del team cittadino incaricato di affrontare il problema, che ha organizzato l'evento. Gli amministratori cittadini hanno dichiarato che il programma di incontri al buio non è stato pensato come
soluzione definitiva alla crisi demografica della città. Ma ritengono che soddisfino un bisogno sociale: su 200 persone arrivate da sole, 78 sono uscite in coppia.
A Seongnam questi eventi sembrano essere molto apprezzati, tanto che il sindaco spera di organizzarne altri molto presto
Anche in altri Paesi con un basso tasso di natalità, come
la Cina e il Giappone, sono stati organizzati programmi di questo tipo. In Corea del Sud, molte piccole città sponsorizzano da anni
iniziative simili, rivolte a persone di età compresa tra i 27 e i 39 anni che vivono o lavorano nelle loro comunità. I risultati sono però contrastanti. A Jinju, nel sud-est del Paese, sono nate 11 coppie in 12 anni di programma. Nella città industriale di Gumi dal 2016 si sono sposate 13 coppie che sono nate grazie a questi incontri. Ma in entrambi i casi i funzionari dichiarano di non sapere (se e) quanti figli siano nati da queste.
Le critiche: "Progetto artificioso e invadente"
Sui social media, intanto, continuano a diffondersi anche le critiche a questo tipo di iniziative istituzionali: "Non credo che aiutino a risolvere il problema della diminuzione delle nascite", ha detto Jeon Seolhee, 27 anni, studentessa laureata in una località vicina alla capitale. "Per le giovani donne la preoccupazione maggiore è che fare figli possa
interrompere la loro carriera", agginge. Lei ha un fidanzato, ha detto, ma non ha ancora deciso se vuole diventare mamma.
Molti giovani sudcoreani ritengono che queste misure non siano però efficaci per risolvere il problema della bassa natalità, e le ritengono invasive della propria sfera personale
Anche altri giovani sudcoreani hanno
liquidato il progetto come artificioso e invadente.
"È strano che il governo cerchi di intervenire nelle relazioni personali", ha detto Park Soomin, 30 anni, che lavora in una società di media a Incheon, un'altra città fuori Seoul. Secondo
Jung Jae Hoon, professore di Benessere sociale all'Università femminile di Seoul, che ha studiato il declino demografico della nazione, la riduzione dell'orario di lavoro, una cultura occupazionale favorevole alla famiglia e l'uguaglianza di genere all'interno della stessa sarebbero più efficaci del matchmaking.