Morgana Rosano, la fata della danza: "Basta pregiudizi, vi svelo i benefici di un'arte antica"

La coreografa e insegnante "Il mito del corpo perfetto è ormai superato, conta di più l'espressività. Questa disciplina è per tutti perché unisce il divertimento all'attività fisica"

di CATERINA CECCUTI
24 giugno 2023

Morgana Rosano

“La danza è uno sport per femminucce, alimenta nelle ragazze l'ossessione per un corpo perfetto e le spinge verso una competizione sfrenata. Se sempre più maschi si avvicinano alla danza è perché sono gay”. Morgana Rosano, artista, coreografa e direttrice artistica della scuola di danza "Morgan Roses Show Academy" non sopporta più l'idea di vedere assoggettata a stereotipi e cliché di dubbio gusto un'arte antica come la danza che, oltretutto, è da sempre stata la sua grande passione.
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Morgana Rosano, artista, coreografa e direttrice artistica della scuola di danza Morgan Roses Show Academy di Latina

“Entrare in questo magico mondo sin dalla giovane età può avere un impatto molto positivo sulla crescita dei bambini - commenta a Luce! -, perché la danza è una disciplina capace di unire il divertimento all’esercizio fisico, e permette lo sviluppo muscolare armonico, un aspetto da non sottovalutare quando si parla di bambini". Inoltre, "danzare abitua il corpo a sviluppare una postura corretta e lo mette in connessione con le emozioni, è un gesto ancestrale che permette anche ai più timidi di superare alcune barriere, dando voce ai sentimenti più profondi” dice sempre Rosano. D'altronde, spiega la direttrice artistica, questa disciplina è una forma di linguaggio universale che non conosce confini. “Attraverso i movimenti del corpo possiamo esprimere e trasmettere emozioni comprensibili a tutti in modo immediato e diretto. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’autodisciplina che si acquisisce praticando questo sport, utile non solo sul palcoscenico ma nella vita di tutti i giorni”. Una passione – quella di Morgana Rosano, 43 anni nata a Castellamare di Stabia – che l'ha portata a insegnare e a voler sensibilizzare il pubblico sui benefici e sui vantaggi che la disciplina offre. “La passione per la danza è sempre stata una costante della mia vita, fin dalla più tenera età. Amo associarla alla mia natura più intima perché l’ho sempre avvertita dentro di me" spiega.
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L'artista ha 43 anni ed è nata a Castellamare di Stabia (Instagram)

E aggiunge "Hp acquisito una grande concretezza quando da piccola vedevo ballare in tv i famosi ballerini degli anni Ottanta e Novanta, da Lorella Cuccarini a Heather Parisi, André De La Roche e Steve La Chance. Personaggi straordinari che nel corso del tempo sono diventati anche i miei insegnanti e mentori di riferimento, permettendomi così di coronare il mio sogno e il mio percorso di formazione, iniziato alla tenera età di quattro anni". "Ho quindi iniziato a studiare in una piccola scuola della provincia di Napoli per poi proseguire altrove, dove ho potuto sperimentare e sentire sul mio corpo la vera danza. I miei maestri, come accennavo prima, sono stati André De La Roche, Steve la Chance, Ranko, Giuliana Pensi, Mauro Astolfi e tanti altri" dice. "Parallelamente al percorso di perfezionamento allo IALS, il Centro Nazionale di danza, musica e teatro di Roma, alla danza affiancavo lezioni di recitazione e canto, con professionisti di talento che hanno saputo accendere in me la scintilla per il musical” racconta.
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La ballerina: "La danza è una disciplina capace di unire il divertimento all’esercizio fisico" (Instagram)

Quando e perché ha deciso di insegnare? “La cultura è la vera spina dorsale di una società. Coinvolgere i giovani, ovvero il nostro futuro, è una missione primaria che andrà perseguita con costanza e determinazione. Laboratori, corsi e iniziative sociali dal valore formativo riconosciuto potrebbero essere una strada percorribile per aumentare l'interesse dei giovanissimi verso forme d'arte che, spesso, si trasformano poi in vere e proprie carriere al di fuori dei percorsi accademici. Ho iniziato a insegnare danza quando avevo 18 anni, per cercare di diffondere la bellezza di questa nobile arte a partire dai più piccoli”. È bene ricordare che la danza ha risvolti positivi anche nei rapporti con gli altri. Secondo alcune indagini, tra cui uno studio dell'Università di Londra e dell'Università delle Isole Baleari pubblicato sul “Journal of Experimental Psychology”, la danza avrebbe il potere di sviluppare una maggiore empatia e sensibilità nei confronti del prossimo. Le risulta? “È vero. Eppure ancora oggi vige una sorta di pregiudizio nei confronti di questo mondo. Molti genitori, ma non solo, hanno l’idea che non essendo uno sport di squadra, non porti a sviluppare la socializzazione con gli altri bambini, e che anzi ci sia una competizione molto elevata. Niente di più errato. I bambini ballando instaurano dei rapporti profondi e sinceri con i loro compagni, ricordiamoci sempre che nelle fasce di età più giovani si approccia il ballo come gioco. Inoltre la competizione è un elemento presente sia nel gioco quotidiano che negli altri sport ma in questo caso parliamo di una competizione costruttiva che può aiutare e stimolare il bambino a voler imparare sempre di più”.
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Una passione che l'ha portata a insegnare e a voler sensibilizzare il pubblico sui benefici e sui vantaggi che la danza offre (Instagram)

Gli stereotipi da abbattere però sono ancora parecchi, per esempio il mito del corpo perfetto o l'intendere la danza come uno sport prettamente femminile... “Nella danza è ancora molto radicata l’idea che per essere un bravo ballerino si debba avere un fisico perfetto; per fortuna la mentalità sta cambiando e si inizia a diffondere la consapevolezza che la qualità della danza risieda in primis nell’espressività del ballerino, nella sua capacità di trasmettere emozioni, indipendentemente dalla propria fisicità. Nella mia esperienza di insegnante mi è capitato di incontrare diversi genitori che erano dubbiosi sul fatto che il figlio maschio, o magari in sovrappeso, fosse idoneo alla danza; ma vedere il sorriso sui volti dei ragazzi, l’entusiasmo con cui si muovevano, il modo in cui la danza in definitiva contribuisse ad arricchire le loro vite, fortunatamente li ha fatti ricredere. La danza non è solo movimento del corpo, ma anche dell’anima. Alcuni ballerini possono affrontare critiche per il loro aspetto fisico, ma quando abbracciano il proprio corpo e danzano con l’anima si crea qualcosa di speciale che va oltre la mera fisicità”.
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La coreografa: "Questo sport non è solo movimento del corpo, ma anche dell’anima" (Instagram)

Quali sono le fasce di età in cui principalmente i maschi si avvicinano alla danza? E' vero che le quote azzurre stanno aumentando? “È vero, sempre più maschi, bambini o adolescenti, si avvicinano a questa disciplina, anche se a volte sono frenati dalle preoccupazioni di genitori “ostaggio” di vecchi stereotipi. Vorrei si smettesse definitivamente di pensare per categorie, e si iniziasse a permettere ad ogni individuo di esprimersi come meglio crede. Attraverso il linguaggio del corpo e del movimento, i ragazzi trovano la possibilità di far emergere la loro forza, ma anche la grazia e la creatività”.

Dal web al palcoscenico: gli appuntamenti con la danza

E proprio per avvicinare i piccoli al ballo, Rosano ha aperto il canale Youtube “Morgana & Mirko” dove grandi e piccini possono imparare a muovere i primi passi di danza. Oltre all'impegno sul web, Morgana è pronta a ripartire in tour da ottobre 2023 con lo spettacolo “Love Story Transylvania”, che dal 2021 registra sold out nei teatri delle più importanti città italiane. Milano, Torino, Bologna e Napoli sono solo alcune delle tappe dove sarà possibile vivere nel corso dell’anno lo spettacolo in attesa di scoprire tutte le novità sul palcoscenico dei prossimi mesi.